6.Spiritelli

La pioggia si scagliava funesta sulle strade di Atene, e tutti i passanti si affrettavano a tornare a casa a scaldarsi, tutti tranne uno, Simon infatti spingeva con lentezza la sua bicicletta, borbottando tra se e se;

"Raphael, prima di vedere Alexander, grandinava giuramenti che ero io il suo principe ma quando la grandine il calore di Alec ha sentito Raphael si è dissolto e con lui i giuramenti di rito"

Stanco e affaticato, si fermò in mezzo alla strada per riprendere fiato, e come un lampo un idea gli balenò in testa;

"Gli rivelerò che il dolce Alec vuole fuggire, così nel bosco domani notte lo andrà a inseguire"

E le sue parole non furono solo idee dette al vento, Simon quello stesso giorno rivelò il piano di fuga ideato dai due amanti, e la notte seguente con la pioggia che ancora batteva, Raphael lasciava le mura d'Atene e con la sua fidata bicicletta, avviandosi lungo il sentiero boscoso, seguito a debita distanza da un silenzioso Simon.

E mentre i quattro giovani si rincorrevano, due di loro senza saperlo, delle dolci lucciole colorate viaggiavano leggere nell'aria fino ad arrivare sotto una piccola caverna, situata nel bosco all'interno tutte le creature fatate si dilettavano, con giochi, danze e musiche.

Tra tutti, uno solo si mescolava silenzioso, seduto a mangiare le sue bacche a squadrare tutti i presenti nella caverna;

"Eilà spiritello! Dove te ne vai?"

Una fata dalle ali color oro, si avvicinò al folletto canticchiando quella che era la sua storia.

"Per cespugli, per verzieri, per colli, per vallate, per parchi, per sentieri, per flutti, per fiammate ovunque mi aggiro leggera, più lesta della luna nella sua sfera- queste parole provocarono un leggero risolino da parte del fauno- della fata regina son servetta, irrorando le sue orme sull'erbetta"

Non appena finì il suo monologo la fata osservò meglio il suo interlocutore, e boccheggiò non appena lo riconobbe.

"O io mi inganno, o tu sei quel folletto bugiardo e malizioso che tutti chiamano Robin Bravomo, non sei tu quello che spaventa le ragazze sul più bello?"

la serva di Titania era entusiasta, e con occhi illuminati dallo stupore, chiamò una sua amica invitandola ad unirsi alla conversazione.

"Che screma il latte, che il burro si diverte a raggrumare e la massaia si affanna in vano a rimestare, non sei tu quello?"

Ormai tre spiritelli lo stavano mettendo alla prova, così ruotando gli occhi in Un espressione annoiata, il folletto si affrettò a rispondere;

"Si hai indovinato, sono il matto che gira di notte beato, il buffone di Oberon, io lo so allietare se riesco lo stallone invogliato ad ingannare, nitrendo come una bella puledrina"

Gli spiritelli scoppiarono a ridere e con loro una parte delle creature presenti, ridevano tutti tranne uno, un fauno dalla barba lunga, a cui lo spiritelli giocò uno scherzetto che non venne affatto gradito, tanto che gettò il calice che teneva in mano, dentro al focolare, allontanandosi con grandi falcate.

Votate e commentate ^-^

Cupido

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top