Sorella Ira
Suo il mio nome,
mio il suo volto.
Ridente figura che mai mi da ascolto.
Sguardo perverso
povero, attraente
mi affascina, mi incanta
demone latente.
Bianca purezza
chimera, innocente
mi confonde, mi stupisce
mostro intelligente.
Volto bellissimo
crudele, malevolo
le mie lacrime beve,
mischiate a sangue nero.
Bocca scarlatta
ghignante, deformata
i miei brandelli mangia
con fame sconfinata.
Sua la lama
Mie le mani
Lei, la bambola
Io, il burattinaio
Mio il suo volto,
suo il mio nome.
Orrida figura che mi lacera il cuore.
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