Senilità


Della pelle liscia e morbida

che un tempo mi apparteneva

non serbo che il ricordo

Assassinato dallo specchio


della gioia d'un giorno nei prati

a correre con le nuvole

non possiedo che l'eco

Tra i lobi tatuato.


Ma dei rimorsi e delle pene

ho imparato ad apprezzare

il dolce che in eterno

l'amaro accompagnerà.


Qui, tra ciò che resta

di soli spenti e tinte pallide

Io accetto, e ho ringraziato

questa mia Senilità.


[Ispirata da "Le tre età della donna" di Gustav Klimt]

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