In un cammino perduto nel vuoto

tra rovi e cipressi, nel nero più ignoto

le membra pesanti, ferite che ardono

le lacrime scorrono, dolori che strepitano

L'Inferno la mia meta,

Il Paradiso un sogno.

Lontano il suo candore

a cui non farò ritorno.

Ma è lì che mi aspetterai

è lì che ti ritroverò

perciò stringerò i denti

proseguirò il cammino

verso le tue braccia accoglienti

mio Volto serafino...

...

mi riconoscerai?

Mio dolce Assassino,

mi ricorderai?

E dimmi mio caro,

Di nuovo lo farai?

Con quella lama candida

con quello sguardo cremisi

in quella luce fulgida

le mie membra esili

con l' affilato pennello

di rosso tingerai?

...

mio Amore

dimmi

mi hai amato mai?