Luci cittadine
Mi chiedo cosa siano,
artificiosi lumi,
stelle senza roccia
nella volta cittadina;
E mi chiedo cosa sentano,
fiamme senza calore,
nel ferro forgiate
tra gelate scintille;
E mi chiedono Chi sei?
False lucciole,
vuoti involucri
senza anima e ragione;
E mentre sussulti di nere dita
mi macchiano senza rimedio
mentre la Notte mi accoglie
e di essa parte divengo
Rispondo, Sono la Prossima
mentre similmente a loro,
senza un suono, ora annego
nel dolce abbraccio del nero velo.
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