PROLOGO

Sabato, 10 Giugno 2006, ore 21:30.

Caro Quaderno,
Oh Dio, alla fine ti ho trasformato in un diario. È vero, mi ero ripromesso di non scrivere mai data e ora perché odio i diari, ma questo giorno per me è importante, quindi concedimelo!
Credo che questa sarà l'ultima volta che ti scriverò, quindi volevo ringraziarti per la compagnia che mi hai fatto in tutto questo tempo.

Sei stato per me un vero amico, un amico silenzioso ma prezioso; mi hai aiutato ad ascoltare i miei pensieri, a tirare fuori tutto ciò che mi tenevo dentro e senza di te forse non ce l'avrei fatta.
Sai, Quaderno, ho sentito dire che ogni strada ha una fine, che ogni percorso è destinato a terminare. Detto così sembra necessariamente qualcosa di negativo, che fa male. Io invece, non lo penso, ma credo che la fine di un percorso sia l'inizio di qualcosa di nuovo.
Se
ripenso alla mia storia è tutta strana.
Se ripenso alla mia vita, a quello che ho vissuto negli ultimi nove mesi, tutto appare incredibile, inaspettato, surreale.
Sono sempre io Alessandro Bernardi, quello che gli amici chiamano Alex, ma questi ultimi nove mesi mi hanno decisamente trasformato.
Intendiamoci, i miei capelli sono ancora neri e gli occhi castano scuro, sono sempre tranquillo e il mio fisico regge.
Il cambiamento è avvenuto dentro di me, sento di essere diventato più maturo, come se d'improvviso avessi dieci anni in più, e pure ho solo diciannove anni.
Non dico che tutto ciò sia brutto, ma non posso neanche dire che sia buono. Dico solo che ora le cose stanno così e che io sto bene, se è questo che vuoi sapere. Il mio percorso sembrava già definito: diplomato in ragioneria, iscritto al primo anno di Giurisprudenza e saltuariamente nel caseificio ad aiutare mio padre. Insomma, avevo la mia strada e la stavo percorrendo ad un buon ritmo, niente sembrava ostacolarmi, credevo in ciò che facevo.

La vita è come un viaggio sai? e spesso ti capitano degli imprevisti. Dovresti essere pronto a tutto, solo in teoria però, in pratica non lo sei mai veramente, e a me è capitato qualcosa del genere. E' come se mi fossi trovato davanti a uno di quei segnali che trovi per strada quando ci sono dei lavori in corso - ALT - hai presente quel triangolo rosso con dentro un omino intento a spalare ( che resti tra noi, non ho mai capito cosa) e che ti obbliga a cambiare strada? Io non l'ho visto, l'ho decisamente travolto! E una volta rialzato, non sono stato neanche abbastanza lucido da imboccare la giusta direzione, anzi ho finito per perdere la mia strada e solo con fatica sono riuscito a ritrovarla. E' stata dura, lo ammetto, ma l'unica cosa che conta è essere qui.

Sapevo che un giorno mi sarei trovato nel punto esatto in cui mi trovo ora, ma non immaginavo che ci sarei arrivato così in fretta e in questo modo.  Il "mio" tempo ha subito un'accelerazione improvvisa grazie ad una sola variabile: l'Amore. 

Ora sono qui, tanti ricordi affollano la mia mente. Ricordi di lei, della mia famiglia, dei miei cari amici. Questa sera doveva essere la "nostra" serata, ma tra loro il mio posto resterà vuoto. Chissà se guardando quella sedia penseranno a me. La mia mente è leggermente offuscata, ma sono sereno e soprattutto felice e convinto di ciò che sto per fare. Avrei tanta voglia di rivivere quei momenti oramai andati, ma solo per il gusto di riprovare quelle emozioni, non cambierei nulla e non sono ipocrita nello scriverlo.

Ti chiedi perché?

Semplice, sono i miei e solo miei e così voglio che restino per sempre... ...  



----- >>>  SPAZIO AUTORE <----------

PRESENTANDO I PROTAGONISTI:

Pensando al Protagonista del mio romanzo avevo in testa Silvio Muccino poi però pensandoci bene, l'età di Silvio non è compatibile con quella di Alex e allora ho pensato che Lui: GUGLIEMO SCILLA possa essere il vero Alex Bernardi. 


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