CAPITOLO XI - UNA SETTIMANA "DIVERSA" - 2°Parte
mercoledì (primo pomeriggio)
«Ragà oggi non venite agli allenamenti?»
«No, Alex oggi non possiamo», rispondono in coro Andrew e Filippo.
«Come mai?»
«Io ho tanto da studiare, poi verso le 18:00 mi vedo con Rossana»
«Eh no, amico proprio non puoi, alle 18:00 no! Hai dimenticato che devi accompagnarmi da tuo fratello al comune? Dai, avevi promesso che mi avresti fatto compagnia».
«Uh Filippo avevo dimenticato, eh, non possiamo rimandare? Dai? Mica devi andare per forza oggi?»
«No Andrew non posso rimandare, quella ricerca mi serve per domani mattina, dai non lasciarmi da solo, non conosco nessuno lì e figurati se qualcuno mi da retta. Per fare quella ricerca sul nostro territorio ho bisogno di dati demografici e senza l'aiuto del vice-sindaco mi sa che non mi faranno accedere all'archivio. Ne ho bisogno. Ed ho bisogno di te. NO! Non posso rimandare, e tu non mi puoi lasciare da solo... Dai su! Me l'avevi promesso!».
Andrew è scoraggiato, glielo si legge in volto. Immagino non abbia assolutamente voglia di barattare la sua uscita con Rossana con questa faccenda di Filippo! Ma acconsente. Io invece ho uno strano presentimento, qualcosa non torna!
Scuoto la testa in segno di disapprovazione e spero di restare a breve da solo con Andrew, voglio metterlo in guardia, deve tenere gli occhi aperti su questa faccenda, non mi convince. Purtroppo però Filippo già si sta portando via Andrew sotto braccio ed io rimango fermo al palo, non mi resta che salutarli.
(...nel tardo pomeriggio).
Sono a telefono con Tullio, cerco di mantenere la calma per non dare adito a nuove tensioni. Sto vivendo male questo rapporto e la cosa inizia a darmi veramente fastidio, perché a prescindere cerco sempre di legare con tutti, ma il fatto che lui mi urta così tanto, riesce a far venire fuori solo il peggio di me ed io non voglio essere così. Dobbiamo organizzare le prime prove congiunte con tutti i componenti dello spettacolo.
«Va bene, quando ci vogliamo vedere?»
«Questa settimana evitiamo, non c'è nemmeno Iris.»
«O.K. Tullio per me non ci sono problemi»
Mentre sto per staccare il cellulare vedo sfrecciare Rossana sul suo motorino, ad un'andatura abbastanza elevata. Alzo la mano per salutarla, ma lei non mi vede. Non ha nemmeno il casco, cosa impensabile per lei. Rimango perplesso, non è di sicuro un suo atteggiamento tipico. A primo impatto vorrei seguirla per chiederle se è successo qualcosa, ma poi pensandoci bene non ho tutta questa confidenza.
Incontro il Presidente della squadra in cui gioco e rimango a chiacchierare con lui per qualche minuto.
«Arrivederci Presidente ci vediamo domani al campo...», cerco di tagliare corto.
«Mi raccomando non fare tardi, come tuo solito...»
«Non si preoccupi».
Butto uno sguardo all'orologio, sono abbastanza in anticipo per l'appuntamento che ho fissato con Ezio e i ragazzi, per andare al cinema. Mi incammino lo stesso verso casa sua, fermandomi al bar per acquistare una busta di patatine. Lì trovo Rossana e una strana sensazione mi morde lo stomaco.
«Ciao Rossana...»
«Ohi, ciao, Alex»
«Prima ti ho salutato, ma non mi hai visto...»
«No, eh...», sembra in imbarazzo.
«Scusa, non sono affari miei», cerco di scusarmi per essere stato troppo diretto.
«No, ma che!?! Tranquillo, la verità è che vado di fretta, mi sono fermata giusto perché avevo voglia di patatine...»
«È una di quelle voglie che proprio non si riesce ad ignorare», affermo scherzosamente. Osservo mentre apre il suo borsellino per pagare e dal tremolio delle sue mani noto una certa agitazione. «Pippo, Pippo, alla ragazza offro io...»
«Dai Alex lascia stare»
«No, veramente lascia stare, me la vedo io...»
«Devo insistere?»
«Non servirebbe!»
«Grazie Alex».
Aspetto che Pippo, il proprietario anziano del bar, finisca di preparare un caffè ad un cliente per poi pagare e andare via. Esco fuori a testa bassa.
«Alex... Alex...», mi sento chiamare.
«Wè, Rossana ancora in giro? Guarda che non li prendo i soldi delle patatine!»
Tento di essere ironico visto che anche se sta ridendo a me sembra combattuta.
«Sì, ehm...»
Non ho più dubbi si vede che è indecisa sul confidarmi o meno un segreto, deve evidentemente dirmi qualcosa e si sta trattenendo.
Poi fa un sospiro e attacca:«Alex in verità ho bisogno di parlarti...»
Eh, lo sapevo!
«Dimmi!?!»
«Non so se lo sai, ma oggi dovevo vedermi con Andrew».
«Sì, lo so! Però so anche che doveva fare una ricerca con Filippo!»
«Esattamente...», afferma lei sconfortata.
«Dai, vi rivedrete nei prossimi giorni», cerco di rincuorarla.
«No, il fatto è che secondo me, Filippo lo ha fatto di proposito»
Lo sapevo! Quel comportamento non mi era piaciuto sin dall'inizio e adesso provo rammarico nel non averlo fatto notare al mio amico. Perché non ho detto nulla!?! Che rabbia! Come ho fatto a non capire che era tutto montato!?!
«In che senso, scusa?», cerco una spiegazione...
martedì pomeriggio
«Rossana, tu mi piaci. So che Andrew è un mio amico e sta cercando di conquistarti, ma anche io nutro dei sentimenti verso di te e se devo scegliere tra te e lui... scelgo TE!!! Lui è un amico, io di te sono innamorato...»
Non so che dire, resto imbambolata! Passo le mani tra i capelli, cerco di prendere tempo, poi anche se con il cuore che mi batte a mille dico a Filippo:«Non so che dirti, vorrei trovare le parole adatte e cercare di non ferire i tuoi sentimenti, ma forse è più facile essere subito chiara con te, proprio perché siamo buoni amici e non voglio prenderti in giro. Tra noi non potrà mai esserci nulla, ti ripeto sei un caro amico e non riesco ad immaginarti diversamente e poi è giusto che tu lo sappia a me piace Andrew».
Sono riuscita a tirare fuori tutto e mi sento più leggera. Guardo lui il volto scuro, le guance rosse un sospiro e poi aggiunge:«Rossana è proprio questo il problema, tu mi hai sempre visto come tuo amico, ma se tu mi dai la possibilità ti farò vedere che sono sempre stato innamorato di te!»
«Credimi Filippo, difficilmente cambierebbe qualcosa!».
Rossana mi racconta tutto, senza tralasciare particolari, di come il precedente martedì pomeriggio ha incontrato Filippo. Di come lui ha fatto la sua mossa. Ha messo in gioco i suoi sentimenti, confidandosi apertamente. E soprattutto non ha esitato a dire che rinuncerebbe all'amicizia di Andrew per lei Bene! Cioè male! Adesso litigheranno! Credo che questo sia l'inizio della "partita finale," se così si può chiamare. Ora che tutti e due sono scesi in campo in maniera decisa, non resta che vedere chi ha più gambe per vincere la partita.
«Alex...», Rossana mi tocca una spalla per riportarmi alla realtà.
«Allora? Che pensi? Cosa devo fare? Non voglio perderlo come amico comunque lo siamo da tanto tempo...»
«Guarda Rossana, credo di comprendere il tuo stato emotivo! Non vuoi perdere nessuno dei due, ma credo proprio che sarà difficile, in questo triangolo qualcuno si farà male...»
«Ma perché?»
«Perché è così! Nessuno dei due potrà esserti amico dopo che tu avrai fatto una scelta!»
Restiamo per un attimo in silenzio come per riordinare un po' le idee.
«Sai, ora che ci penso... è stato lui a far saltare il mio incontro di oggi con Andrew!», sono parole amare quelle di Rossana, che anticipano i miei pensieri.
«Appunto...», affermo tristemente.
Ancora del silenzio cala su di noi. Come se entrambi sapessimo che questo è solo l'inizio di un periodo che sta per diventare "pesante".
«Rossana, posso farti una domanda?»
Lei annuisce senza dire nulla.
«Come mai hai detto a me queste cose? Lo sai, io e Andrew siamo come due fratelli, quindi tu sai che non riuscirei a tenermi dentro un simile segreto».
«All'inizio non volevo dirti nulla, ma voglio che tu mi faccia una cortesia».
«Che cosa?», chiedo stranito.
«Devi parlare con Filippo, farlo ragionare, solo così possiamo evitare uno scontro tra loro. Non voglio che litighino a causa mia, ti prego fagli capire che non deve fare più questi giochi meschini... tutto qui...»
«Però così mi chiedi di agire alle spalle di Andrew, e so che lui potrebbe prendersela».
«Ma è per il suo bene...»
«Tu dici?»
«Allora ci conto?»
«Rossana ci provo, farò qualcosa, promesso. Spero solo che alla fine valga a qualcosa...»
Non risponde, ma quel sorriso finale mi regala molte più certezze di mille parole non dette.
giovedì
«Filippo scusami hai cinque minuti, devo parlarti di una cosa...»
Lo incontrato per caso in piazza, mentre sto per andare al caseificio.
«Dimmi Alex qualcosa non va?»
«Sai, Rossana mi ha detto di voi e di com'è andata a finire».
«Veramente?», sembra a disagio, non si aspettava che ne fossi al corrente.
«Sì...», dico in modo deciso.
«E che ti ha detto?», incalza lui
«Mi ha detto di come tiene alla tua amicizia e a come non vuole perderla», cerco di essere diplomatico per non farlo indispettire.
«Se è per questo non credo che la perderà... anzi...»
«Anzi cosa?», alla fine quello indispettito sono io.
«Credo proprio che presto si convincerà che noi due siamo destinati a stare insieme...»
«Da quello che mi ha detto, non credo. Comunque non volevo dirti questo, nel vostro triangolo non c'entro».
«E allora stanne fuori...», sbotta, poi preferisce voltarmi le spalle e allontanarsi velocemente. Quest'atteggiamento proprio non mi va giù!
«Aspetta», tento di seguirlo,
«Voglio dirti solo un'ultima cosa».
«Che c'è Alex?», è seccato si sente dalla voce.
«Ti chiedo solo di non giocare sporco, siamo tutti amici, e poi non ti conviene...»
Si ferma e fa due passi verso di me con aria di sfida.
«È una minaccia? Tanto lo so che stai dalla sua parte!»
«Dai Filippo non fraintendere, sono anche tuo amico, sto solo cercando di dirti che a quanto pare Rossana ha scelto Andrew e quindi non so quando ti convenga comportarti così. Rischi solo di perdere l'amicizia di entrambi».
«Alex, questo lo decido io, ok? Rossana mi piace e mi giocherò tutto».
«Io ti ho chiesto solo di non giocare sporco, per non litigare con entrambi».
«Per amore si fa tutto».
«Hai ragione, però conta anche l'amicizia, non dimenticarlo, noi siamo cresciuti insieme».
«Nella vita le cose cambiano».
«Filippo...»
«Basta, Alex! Va bene ho capito cosa vuoi dire!». Dal tono alterato e da come si dimena capisco che non ha colto il senso delle mie parole, così lo lascio andare. "Litigheranno!", penso mentre lo vedo andare via a testa bassa. Prendo subito il cellulare e chiamo Andrew, voglio vederlo il prima possibile per raccontargli tutta questa storia. So che sto tradendo la parola data a Rossana, ma è più importante l'amicizia di Andrew che tenergli nascosto un simile episodio.
Devo metterlo in guardia.
« Pronto, Alex... »
« Ciao Andrew, dove sei?»
«Sono con mio fratello a Napoli, perché?»
« Ma quando torni?»
« Non lo so di preciso, ma è successo qualcosa?»
«No, no, tranquillo, ma vorrei vederti il prima possibile, devo parlarti di una cosa...»
« Ma cos'è successo?»
« Niente di che, devo solo dirti una cosa su te, Rossana e Filippo...»
« Ora inizio a preoccuparmi... tu che c'entri?»
« È una lunga storia, ti racconto tutto quando ci vediamo».
«OK, ma sicuro che non mi devo preoccupare?»
«Salutami Fortunato...»
«OK... se necessario, chiamami...»
«Va bene, ciao!»
venerdì
Ho bisogno di parlare con Andrew il prima possibile. Sono molto preoccupato per lui e devo assolutamente dirgli quello che mi ha riferito Rossana. Purtroppo non sono riuscito ad incontrarlo nella giornata di Giovedì, ma fortunatamente riuscirò a farlo tra pochi minuti. Sono in anticipo quando arrivo al chiosco e inaspettatamente incontro Giovanni e Piero che non vedevo da un po'.
Come sempre Giovanni mi viene incontro con un sorriso contagioso, una sua immancabile caratteristica, insieme insistono per offrirmi un caffè al quale non riesco ad oppormi. Mentre ci aggiorniamo delle ultime novità e delle cose accadute in questo periodo, Piero riceve una telefonata e si allontana dal tavolino al quale siamo seduti. Giovanni si avvicina e ne approfitta per chiedere chiarimenti sullo spettacolo che stiamo mettendo su in chiesa. Un comportamento molto strano, il suo, visto che non è mai stato poi così interessato alle vicende della nostra chiesa.
Inizio a pensare che voglia chiedermi qualcosa.
Mi ricorda di quando da piccolo danzava, ma poi come un orologio svizzero arriva al punto: «Immagino che adesso siate a contatto con tante ragazze, vero Alex?», mi domanda disorientandomi.
«Beh sì, diciamo di sì!», rispondo.
«E dimmi, quella ragazza col seno prosperoso... la gemella... si chiama Alba...dimmi, è forse fidanzata?»
«Ehm, non saprei con certezza Giovanni, ma sembra di si!».
Quando Giovanni inizia a pormi questo genere di domande mi sento sempre in difficoltà e non so mai cosa rispondergli, così rimango sul vago e cerco di calmare i suoi spiriti bollenti. È Piero a salvarmi, quando ritornando da noi dice a Giovanni che devono andare via perché lui ha da sbrigare una faccenda importante.
Vedo Giovanni sbuffare deluso dalla conclusione forzata della nostra discussione, mi saluta mestamente.
Andrew arriva con più di quaranta minuti di ritardo.
«Ehi ma che è successo?», domando preoccupato.
«Scusa per il ritardo, ma quelli erano Piero e Giovanni... e vanno via così velocemente?»
«Sì, sì, Piero aveva da fare».
«Comunque ho incontrato Filippo», dice Andrew sorprendendomi.
«Veramente? E che ti ha detto?», chiedo incuriosito e anche abbastanza preoccupato.
«Mi ha raccontato tutto, del fatto che ha parlato con Rossana di come gli ha fatto delle avance, di come tu hai tentato di farlo ragionare e soprattutto mi ha detto che hai visto Rossana... ma quando? E perché non mi hai detto nulla? Alex da quando mi nascondi le cose?»
Dovevo aspettarmi una simile mossa da Filippo, non ha cambiato registro sta continuando a giocare sporco solo che adesso sta puntando in una direzione diversa ed è quella di far litigare me e Andrew, facendomi passare per una specie di traditore.
«Prima che ti allarmi, fatti spiegare tutto...», meglio essere sinceri. Spiego ogni cosa senza tralasciare nessun particolare. Andrew mi ascolta con molta attenzione.
«Comunque mi ha detto che si è messo l'anima in pace, e che non vuole litigare né con me, né con Rossana, né con te. Ha detto che è stato tutto un fraintendimento, che lui si è fatto prendere dalla paura di perdere l'amicizia di Rossana, che la sua era solo un'infatuazione e non è assolutamente innamorato di lei...»
«E dobbiamo credere a questa storia? Io ho i miei dubbi, non vedi come ha provato a creare confusione tra me e te!?!»
«Sì, infatti devo tenere gli occhi aperti, continuerà la sua caccia solo che questo mezzo passo indietro gli fa perdere ancora maggiore credibilità».
«Ehi Andrew ora devo scappare, ma tu ascoltami bene sbrigati a dichiararti con Rossana, oramai è chiaro che anche lei tiene a te. Non vorrei che Filippo facesse qualcosa che possa rompere quello che c'è tra voi. I tempi sono maturi».
«È ciò che voglio fare... solo che devo trovare il momento adatto... sai l'atmosfera romantica...»
«È questo quello che volevo sentire... sicuro che sarà un gran momento».
---->>> FINE SECONDA PARTE <<<-----
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