3. L'incontro con Giuseppe

Irene era in un periodo buio della sua vita quando conobbe Giuseppe,lui si avvicinò a lei come un amico,era una spalla forte su cui piangere.
Con Michele le cose andavano male,non facevano che litigare rovinando i pochi momenti che avevano a disposizione per stare insieme;Giuseppe ascoltava i suoi dubbi e le sue paure e cercava di consolarla come meglio poteva consigliandola ma anche aprendole gli occhi su quel rapporto che avrebbe finito per rovinarle la vita.
-Non puoi rinunciare a laurearti per lui,glielo rinfacceresti per tutta la vita.
Tu hai le tue ambizioni fai in modo di realizzarle come lui sta già facendo-Giuseppe aveva ragione,non era giusto che lei sacrificasse la vita per un amore che sarebbe potuto finire e che le avrebbe lasciato un vuoto incolmabile.
Così quando prese quella decisione irrevocabile,lui era lì,era presente nella sua vita e le fece capire che insieme avrebbero potuto realizzare un progetto di vita comune.
Fu la sua concretezza a conquistarla giorno dopo giorno,non s'innamorò mai follemente di lui ma le dava una stabilità emotiva,che era qualcosa forse di più prezioso una complicità d'intenti.
Irene si laureò a ventitré anni solo qualche mese più tardi rispetto a Giuseppe che di anni ne aveva ventiquattro. I suoi genitori erano fieri di lei perché nonostante avesse dovuto affrontare difficoltà personali,era riuscita a laurearsi nei tempi previsti.
Dopo un anno di specializzazione Irene fu pronta ad iniziare il suo primo lavoro;le avevano offerto un posto in una ditta importante di import -export,dove Giuseppe stava lavorando già da qualche mese.
Proprio in vista di quel trasferimento da lui,decisero di sposarsi per cominciare insieme la loro vita in quella nuova città.
Avevano programmato gran parte della loro vita,a partire da quel matrimonio che colse di sorpresa i suoi,soprattutto suo padre che in cuor suo sperava tornasse con Michele.
Ne avevano fatta di strada da quando ragazzini li aveva ostacolati rendendo loro la vita impossibile,ma una volta che si era ricreduto su di lui,lo aveva trattato come un figlio e lo aveva continuato a fare fino alla fine dei suoi giorni.
Giuseppe era un uomo sicuro,concreto forse anche troppo rigido su alcuni suoi pensieri, non sapeva davvero se fosse stato in grado di rendere felice Irene che aveva una personalità fragile, complicata,contraddittoria.
Se da una parte ricercava la stabilità, dall'altra aveva bisogno di emozioni che la facessero sentire viva,ma forse era proprio di lui che aveva bisogno per tenere a bada quel suo lato oscuro.
Roberto non avrebbe mai saputo che i suoi dubbi su quel rapporto gli avrebbero dato ragione,non era stato l'uomo giusto per Irene ,ma a lui non fu dato modo di saperlo perché soltanto tre mesi dopo aver accompagnato sua figlia all'altare, morì in quel tragico incidente dove un tir per un sorpasso azzardato lo prese frontalmente ;non ci fu scampo morì nell'impatto .
Irene passò un periodo di depressione dopo l'incidente, ci volle del tempo per elaborare il lutto,trovò consolazione pensando che almeno non avesse sofferto.
Si era trasferita da sua madre per qualche settimana per trarre forza a vicenda,ma Giuseppe la richiamò all'ordine reclamando la sua presenza di moglie,dimostrando per la prima volta la sua poca sensibilità.
S'immerse a capofitto nel lavoro per non pensare al dolore che era diventata una costante nella sua vita.
Fece carriera nella ditta diventando responsabile dell' ufficio vendite,e di fatto un superiore di suo marito che visse molto male questa sua promozione.
La sua visione maschilista uscì fuori tutto di un botto,cominciò a pressarla sul fatto di volere dei figli ,affermando che quella mansione poco si addiceva ad una futura mamma.
Anche Irene voleva dei figli ed era convinta che il lavoro non avrebbe rappresentato un ostacolo per il loro progetto di famiglia.
Cominciarono a provare ad avere un figlio,Irene aveva meno di trent'anni ed era fiduciosa, non c'era niente in lei che le impedisse di rimanere incinta ma questo desiderio,per quanto intenso non si realizzava .
Giuseppe cominciò ad accusarla che il problema fosse lei che per togliersi ogni dubbio si sottopose a diversi controlli che non rilevarono alcun ostacolo;riluttante ,anche lui di seguito si sottopose a dei controlli che anche nel suo caso non rilevarono alcun problema.
Perché allora non rimaneva incinta?

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