8. Giustizia Fatta

Irene non riusciva che pensare a come fare a difendersi da quelle infamie,di quanto fossero state malefiche e macchiavelliche quelle due stronze,nell'architettare il tutto. Altrettanto doveva fare  lei,studiare per bene il modo per farle cadere nella trappola,e magari riuscire a mostrare a tutti quanto fossero meschine e troie,se per caso qualcuno non se ne fosse ancora accorto;sì, perché tutto quello di cui avevano accusato lei,era quello che rientrava nella loro vita quotidiana.
Finalmente aveva trovato un piano, ma a parte Giulio  aveva bisogno dell'aiuto fidato di altri amici e su suggerimento di quest'ultimo, pensarono a Roberto ed Ernesto che secondo lui avrebbero fatto qualsiasi cosa per lei;ma perché il piano funzionasse aveva bisogno di una ragazza da "infiltrare" in quel duo maledetto.
Avuta la disponibilità dei due compagni, si consultarono per decidere chi delle ragazze avrebbero potuto coinvolgere, dovevano andare a colpo sicuro,altrimenti sarebbe potuto saltare tutto.Concordarono tutti su Antonella, perché secondo loro sarebbe stata felice di farla pagare a quelle due oche che la usavano solo per i compiti.
Ernesto e Roberto, aspettarono il momento propizio per parlare con lei,non avrebbero destato sospetti, mentre Irene doveva tenersi alla larga per non compromettere tutto.Il piano era che Antonella fingesse di disprezzarla a tal punto, da riuscire a conquistare la simpatia e la fiducia di quelle due,per formare magari un terzetto di vipere.Ernesto e Roberto in qualche modo dovevano entrare in contatto con i due tipi ,che avevano fornito i particolari più scabrosi dando peso a tutta la storia
Su questo Irene non era molto sicura, ma secondo loro lei non sapeva quanto i maschi amassero parlare di queste cose ed erano convinti ,che sarebbero riusciti nel loro intento.
Giulio avrebbe avuto occhi e orecchie dappertutto, mentre lei doveva solo avere pazienza e non fare assolutamente niente.
Il piano era pronto, non era più tempo di tirarsi indietro.
Passò qualche giorno prima che le cose iniziassero ad andare per il verso giusto, Antonella riuscì a conquistare le grazie di quelle due vipere proprio come avevano previsto ,denigrando la povera Irene che continuava ad essere derisa e umiliata;finché non contente di tutto cio' cominciarono a vantarsi,prendendosi il merito di quella situazione in cui si era venuta a trovare,di come avevano messo in giro quelle voci e soprattutto a farle arrivare alle orecchie di Michele, che Sara sapeva bene essere il suo desiderio segreto.
Era quello che stavano aspettando e Antonella prontamente registrò quella conversazione;la prima parte era fatta.
Ora mancava la confessione degli altri due e stavano lavorando per questo.Da qualche giorno grazie ad alcuni amici in comune, si erano avvicinati al gruppo dove bazzicavano i due deficienti,gettando le basi per il loro piano.Irene era impaziente di porre fine a tutta questa storia, ma bisognava attendere per non rovinare tutto;questa situazione le provocava uno stato d'ansia pazzesco e forse per questo,una mattina di punto in bianco durante una lezione,non riuscì a trattenere le lacrime che cominciarono ad uscire come un fiume in piena.Imbarazzata e sconvolta chiese al prof.di francese di poter uscire dalla classe e con gli occhi bassi uscì fra gli sguardi perplessi dei suoi compagni.Solo i componenti coinvolti nel piano, capivano la sua reazione e quanto fosse dura per lei vivere sentendosi additata e giudicata per quello che non era;rivolsero gli sguardi sdegnati verso le colpevoli che sembravano divertite per quello che le avevano fatto.
Michele la guardò uscire dall'aula e dopo un po'si girò verso Giulio chiedendogli cosa fosse successo,ma questi molto seccamente gli rispose :-É un po'anche colpa tua!-
Quelle parole inaspettate lo gelarono all'istante e si voltò imbarazzato,continuò a pensare a quelle parole e che cosa intendesse dire e quando Irene rientrò visibilmente distrutta,le domande si moltiplicarono.
Roberto convenne con Ernesto che era tempo di agire,non sopportavano più di vedere la loro amica soffrire in quel modo.
L'indomani incontrarono Mirko e il suo compare Gianni,e quando Irene passò davanti a loro Roberto con fare sornione disse:-Oh,la conoscete bene la nostra compagna di classeeh!Allora com'è ,é così figa come sembra?Dai dimmi come hai fatto che ci voglio provare anch'io - continuò incalzando verso Mirko.
- Macché! - rispose Gianni - Gli sarebbe piaciuto non l'ha cagato proprio! -
- Che se mi hanno raccontato che vi ha fatto dei bei servizietti... - disse a Gianni che sembrava il più loquace
- Magari! Era solo uno scherzo che dovevamo fare a uno...-
- Piantala! -invei' Mirko seccato.
Ma a loro bastava così, quello che avevano detto era più che sufficiente per incastrarli Ernesto aveva registrato tutto.
Durante la pausa quel giorno ,decisero insieme cosa fare di quelle registrazioni e Giulio ebbe una brillante idea,l'avrebbero inviate tramite Whatsapp nel gruppo di classe e poi ci sarebbe stato il passaparola.
Irene non sapeva davvero come ringraziare i suoi amici per tutto quello che avevano fatto per lei,ma a loro bastava tornare a vederla sorridere come prima ed erano orgogliosi di essere riusciti nell'impresa,quel giorno stesso tutti avrebbero conosciuto la verità.
Giulio esordì con una semplice frase :
Guardatevi le spalle! Dopodiché inviò il primo audio con la conversazione di Marta e Sara con Antonella;alla fine di questo scrisse un'altra frase: la vittima é stata la nostra Irene,ed inviò anche il secondo audio quello dei complici e alla fine scrisse:
Ora chiedete scusa.
Poche e semplici mosse che ebbero un effetto immediato;quel pomeriggio le chat del gruppo diventarono bollenti.
Ci fu un bombardamento di scambi di messaggi,d'insulti,di rabbia ,d'incredulità ,di solidarietà e di scuse.Irene si commosse per la vicinanza che molti le stavano dimostrando, ma un messaggio inaspettato più di altri la colpì, quello di Michele: - Scusami - una parola che ne valeva più di mille,giustizia era fatta.

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