12. Semplicemente...Innamorati
Il primo bacio per Irene era stato ancora più bello,di come se l'era immaginato,forse perché a darglielo era stata la persona che da tempo sognava e desiderava.
Alcune amiche avevano sfatato la magia di quel momento, descrivendo quella prima esperienza poco esaltante,quasi deludente. Irene penso' che forse in quel momento erano poco coinvolte,per lei quel bacio era stato fantastico, non avrebbe più potuto dimenticare quelle sensazioni ,forse non si sarebbero più ripetute nello stesso modo,quell'attesa, quel batticuore,quell'imbarazzo avevano sicuramente contribuito a farle toccare il cielo dalla felicità.
Ripensava a tutte quelle volte che aveva trovato troppo smielate alcune frasi, ma ora queste avrebbero descritto a pennello tutto quello che sentiva e provava nel cuore.
Allora era quello l'amore non aveva più dubbi,quello che ti fa perdere la testa e ti fa ragionare col cuore.
Irene non vedeva l'ora di incontrare Michele per poterlo abbracciare e baciare ancora, sentiva di non riuscire più a vivere senza di lui.
Anche lui ripensò tutta la notte a quel bacio,alle emozioni che aveva provato e si scoprì piacevolmente romantico.
Aveva già baciato delle ragazze quando era alle medie,ma erano stati
baci dati cosi' più per fare esperienza che non gli avevano dato nessuna emozione particolare.
Irene gli era entrata nel cuore e stava scatenando in lui sensazioni forti,rendendolo vulnerabile per questo provava imbarazzo di fronte a lei.
Ora non riusciva piu' a farne a meno,sentiva ancora forte il gusto di quel bacio e il suo corpo stretto a lui in quell'abbraccio,dove aveva sentito il suo respiro caldo soffiargli sul collo,provocandogli una serie di piccoli brividi di piacere.
I suoi capelli così profumati e morbidi,il suo viso,le sue labbra...era così bella che non stava più nella pelle per sentirla ancora così sua.
Irene sull'autobus sembrava seduta sulle spine,era impaziente di arrivare a scuola,come arrivò cercò con lo sguardo Michele che le fece un cenno con la mano e le andò incontro.
La prese per mano e si avviò con lei verso la piazzetta, appena si allontanarono dalla confusione, la bacio' sulla guancia sussurrandole:
- Sei bellissima ... -
Ed era vero ,il suo sorriso era più smagliante che mai,si vedeva lontano un miglio che era felice e il merito era anche un po' suo ne era certo.
Si sedettero sulla stessa panchina dove solo due giorni prima,gli aveva rubato quel bacio a stampo e ora sicuramente più audace di allora,le prese entrambe le mani nelle sue e guardandola negli occhi non senza un lieve imbarazzo le disse:
- Credo proprio di essere cotto di te...non ho fatto che pensare a noi ,al bacio di ieri sera e niente ...vuoi essere la mia ragazza? -
Irene pensò che non ci fosse neanche bisogno di chiederglielo,ma se lui voleva dare quest'ufficialità,non poteva che esserne felice e molto candidamente rispose:
- Io mi sento già la tua ragazza! -
Michele sorrise a quest'affermazione così spontanea,le si avvicinò e la bacio';le loro labbra s'incontrarono nuovamente,esplorandosi e ricercando le sensazioni che gli facevano battere forte il cuore.
Rimasero così a baciarsi tutto il tempo,finché la campana arrivò a spezzare quel momento e loro malvolentieri si staccarono e s'avviarono lentamente verso la scuola mano nella mano.
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