11. Il Primo Bacio

Era diventato davvero fantastico andare a scuola, ritrovare Michele lì ogni mattina ad aspettarla era il miglior modo per cominciare la giornata.
Ogni momento era buono per chiacchierare, come se dovessero recuperare il tempo perso, quello che solo qualche giorno prima sembrava così difficile fare era diventato naturale, quasi una necessità.
Entrambi arrossivano ancora toccando alcuni argomenti o davanti alle battute dei compagni e amici,testimoni di questo avvicinamento.
Il passo dall'amicizia all'amore fu davvero breve.
Quella mattina trovò Michele come sempre ultimamente,lì ad attenderla e come scese dall' autobus le chiese se le andava di camminare un po'.
Irene rispose di sì e sentì il cuore come impazzito,quando lui le prese la mano,la teneva così delicatamente che sembrava sfiorarla appena e s'incamminarono verso il paese.
Michele le mostrò il campo dove si allenava o giocava semplicemente con gli amici,le indicò i locali che era solito frequentare,come se volesse coinvolgerla nella sua vita di tutti i giorni e lei non poteva che esserne  felice.
Arrivati alla piazzetta si sedettero su una panchina, fra loro scese il silenzio come se a quel punto aspettassero che accadesse qualcosa.
Michele avrebbe voluto davvero dirle quanto desiderava che diventasse la sua ragazza, ma le parole rimanevano bloccate nella gola.
La campana suonò un quarto dopo le 8.00 e spezzò quel silenzio era ora di andare e Michele in un gesto d'impeto le diede un bacio a stampo sulla bocca,le strinse la mano e la tirò giu'dalla panchina cominciando  a correre all'impazzata tirandosela dietro,ridendo come due bambini arrivarono a scuola senza fiato.
Irene fu distratta durante tutte le lezioni,non faceva che pensare a quel bacio che le aveva rubato, era chiaro che gli  piaceva.
Durante la pausa le si avvicinò chiedendole di uscire nel corridoio e Giulio in tono scherzoso ma severo disse a Michele:
- Trattamela bene ! -
Tra i due ci fu uno sguardo d'intesa e Irene sorrise davanti a quell'ulteriore dimostrazione d'affetto da parte di Giulio che si comportava con  lei come un fratello maggiore.
Uscirono dalla classe e lui si fermò davanti alla macchinetta per prendere uno snack al cioccolato e seduti sugli scalini lo divise in due.
Mangiava molto lentamente, lanciandole ogni tanto uno sguardo,Irene sapeva bene che era un modo per stemperare l'imbarazzo conosceva bene certe dinamiche,usando questi stratagemmi a sua volta.
Pensò che fosse tenero il modo in cui si stavano avvicinando così attenti, come se avessero paura di fare un passo falso e compromettere tutto,ma lei lo desiderava da così tanto che non sognava altro che il momento in cui l'avrebbe baciata.
Michele si accorse che era presa dai suoi pensieri, i suoi occhi lo lasciavano trasparire, il suo sguardo si estraniava sembrava sognante ed era veramente fantastico stare lì a guardarla.
Seduti così vicini il suo profumo gli faceva perdere la testa,cercava di trovare il momento giusto e il coraggio per baciarla,sopratutto senza fare la figura dell'imbranato.
L'indomani ci sarebbe stata la festa di compleanno di Roberto, alla quale erano stati invitati entrambi e Michele le chiese se ci sarebbe andata:
- Si e tu? -
- Se tu ci vai non mancherò -
Entrambi pensarono che sarebbe stata una buona occasione per passare un po' di tempo insieme,senza la stretta dell'orario e magari chissà si
sarebbero dati quel fatidico bacio che sognavano da tempo.
Quando Irene arrivò alla festa,vide Michele sulla porta insieme a Roberto;indossava un paio di jeans e una maglietta nera aderente,era così bello con quel ciuffo ribelle ...
Anche Michele la guardò arrivare splendida come sempre in quei jeans stretti e una maglietta semplice che esaltava le sue forme,arrivò con la sua scia di profumo e si fermò a salutare e fare gli auguri al festeggiato,mentre lui la stava a guardare.Lei sentì il suo sguardo addosso e si lasciò guardare con una punta di civetteria,voleva che lui la desiderasse.
Entrarono insieme e dopo aver mangiato e scherzato con gli altri,uscirono nel cortile con la scusa di prendere una boccata d'aria, per cercare un po' d'intimità.
Seduti su di un muretto avevano cominciato a parlare e ridere di alcune situazioni divertenti che si erano create alla festa e Michele approfittò di quel momento di spensieratezza per avvicinarsi a lei,si guardarono negli occhi che si fecero seri,le sue labbra si appoggiarono teneramente sulle sue e chiudendo gli occhi si assaporarono in quel semplice, quanto intimo gesto capace di far sognare e desiderare nient'altro che quello.
Le prese il viso fra le mani e la sensazione della sua pelle morbisa sotto le sue dita,aumentò l'intensità di quel bacio che sapeva d'amore.
Si abbracciarono e rimasero in silenzio,le parole non servivano più, quel bacio aveva appena parlato per loro,la felicità era tutta dentro quelle nuove emozioni.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top