15. Visita A Sorpresa

Irene non vedeva l'ora di fare quella sorpresa a Michele, moriva dalla voglia di vedere la sua faccia perché non se lo poteva aspettare proprio di vederla piombare lì.
Sapeva che dovendo lavorare non le avrebbe potuto prestare molta attenzione,ma voleva comunque rivederlo ed era curiosa di conoscere il suo ambiente di lavoro.Quando Luigi e Angela, passarono a prenderla intorno alle 20.30,lei era già pronta da un pezzo.Arrivati al locale non trovarono molta gente,era ancora molto presto e pensarono fosse meglio così, almeno avrebbero potuto scambiare qualche parola con lui.
Si guardarono un po'intorno cercandolo fra i tavolini e non vedendolo,Luigi chiese a un altro cameriere:
- Ciao scusa ci potresti chiamare Michele? -
-Certo,lo faccio venire subito-
Dopo pochi secondi lo videro affacciarsi per controllare chi lo stesse cercando e li salutò con la mano,non vide Irene che si era nascosta dietro ai suoi amici cercando di non farsi vedere fino all'ultimo,solo quando si avvicinò uscì da dietro le loro spalle
- Sorpresa! -
-Ehi...-Michele non se l'aspettava davvero, l'abbraccio' e le diede un bacio guardandosi attorno sperando di non essere visto.
- Che ci fai qui?-
-Sono venuta a divertirmi un po'-
- Non ce la faceva più a stare senza di te,questa é la verità-intervenne Luigi
-Venite, sedetevi di là così vi servo io e sto un.po' con voi-
Il gruppo si diresse al tavolino indicatogli e Irene si sedette in modo da poterlo guardare ogni volta che passava di lì, mandandogli bacetti volanti che lui ricambiava sorridendole
-Allora ragazzi cosa vi porto?Mi raccomando pensateci un po' disse cercando di guadagnare tempo.
-É carino qui-disse Irene guardandosi in giro
-Non quanto te-
Lei sorrise a quell'affermazione,felice di essere lì con lui.
Michele prese le loro ordinazioni e andò al bancone dove trovo' Laura
- Sono amici tuoi? -gli chiese avendoli osservati da un po'
-Si...-
-É quella la tua ragazza, quella riccia?Carina...-
Michele si sentì improvvisamente agitato,come se  temesse che potesse rivelargli qualcosa.
Lei aveva un sorriso che non prometteva niente di buono,forse aveva intuito la sua paura e ci
stava giocando un po'sopra
-Me la presenti?
-No!-non voleva credere che stesse succedendo veramente, lei giocava con lui come il gatto con il topo;come aveva potuto cadere così stupidamente nella sua trappola?
-Tranquillo,non racconterò il nostro piccolo segreto-disse ammiccando.
Quando Michele tornò al loro tavolo sembrò aver cambiato umore,sembrava preoccupato
-Tutto bene?-chiese Luigi notando questa sua trasformazione
-Si,si...é che non mi posso fermare con voi ragazzi-
-Ti hanno forse ripreso?Che bastardi in fondo abbiamo solo scambiato due parole!-continuò Luigi infervorandosi
Irene era dispiaciuta ,non voleva causargli problemi al lavoro.
-Non ti preoccupare per me-
Quando Michele si allontanò, Irene chiese agli altri
-Pensate che ce ne dovremmo andare?
-No perché?Siamo qui a consumare e a  sentire la musica come tutti -
Dopo qualche istante si avvicinò al loro tavolo una ragazza
-Tutto bene ragazzi?Avete bisogno di qualcosa?-
-No grazie-
-Io sono Laura la responsabile, quindi non fatevi problemi a chiedere-
Irene sentendo quel nome ebbe come un flash,Michele le aveva parlato di lei,l'aveva definita bruttina e assomigliante ad una botte,ora quella descrizione le apparve alquanto fantasiosa.
Aveva curve abbondanti e sembrava carina,perché le aveva mentito sul suo aspetto?
Laura si rivolse direttamente a lei
-Carino questo bracciale,mi sembra di averlo già visto-
-Ah si,Michele un nostro cameriere ne ha uno uguale!-
-É il mio ragazzo-disse Irene con orgoglio
-Davvero?-
Quella Laura non le piaceva per niente,il tono che usava con lei era alquanto irritante.
-Michele!-Laura lo chiamò ma lui fece finta di non sentire e se ne andò nelle cucine,nervoso più che mai.
Che cosa le stava raccontando quella stronza?Michele si voleva prendere a schiaffi da solo per essersi messo in quella situazione pensò che ormai non ci fosse niente da fare che tutto fosse ormai perduto;aveva le lacrime agli occhi e non voleva uscire più di lì.
Dopo qualche minuto Laura lo raggiunse
-Che fai qui,torna a lavorare!-
Michele non riusciva a parlare ,aveva voglia di prenderla a schiaffi, ma non fece niente e rimase lì disubbidendo al suo ordine.
-Non ho detto niente se é di questo che hai paura.Volevo vedere quanto ci tenevi alla tua ragazzina-
Lui tirò un sospiro di sollievo per averla scampata,ma non sapeva ancora quale sarebbe stato il prezzo da pagare per il suo silenzio.
Tornò fuori a servire i tavoli,per fortuna il locale si era riempitocosì poté evitare lo sguardo interrogatorio di Irene,che rimase lì a sentire la musica persa nei suoi mille pensieri;quello strano scambio di battute con Laura e la bugia di Michele le avevano lasciato addosso una brutta sensazione.
Quando arrivò il momento di andare
si avvicinò all'uscita,Michele le diede un bacio senza guardarla negli occhi e lei se ne andò con la sensazione che qualcosa stesse sfuggendo alla sua attenzione.

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