Sono passati due giorni dall'accaduto e ho ormai spiegato la situazione a tutto il villaggio che mi ha riferito che mia madre è scomparsa mentre raccoglieva delle bacche nel bosco, probabilmente è stata attaccata da un animale feroce.

Questa notizia mi ha devastata, non che credessi di rivederla ma comunque arrivare fin qua e non trovare nessun parente mi ha distrutta.

Sto provando a integrarmi nel villaggio ma non è assolutamente facile come pensassi; hanno una coltura contrastante con quella che ho ricevuto fin ora, primitiva oserei dire, la loro religione è popolata da tantissimi Dei, il più importante e Grande Spirito, un essere che ha creato tutte le cose.

L'unica cosa che mi affascina della loro coltura sono i miti, spiegano tutto quello che l'uomo non sa spiegarsi, per esempi il perché della vita e della morte.

Mi sento combattuta, si sono avverati i miei maggiori timori, da un lato mi sento estranea a questa tribù, anche se ci sono nata non ho avuto i loro insegnamenti, dall'altra parte si trova il collegio, l'ho sempre odiato, in fondo è colpa loro se io sono stata strappata alla mia terra, ma comunque mi ha insegnato tutto quello che so e mi ha fatta diventare quello che sono ora.

I giorni si susseguono inesorabili e portano il freddo inverno, l'ambiente si trasforma, gli alberi perdono le foglie, gli animali vanno in letargo e gli uccelli emigrano. Proprio loro mi fanno venire un piano folle e pericoloso.

Partirò quando le rondini voleranno via per sfuggire al freddo e riuscire a procreare anche quest'anno.

Spiccherò il volo anche io insieme a loro per farmi una vita lontano da tutto questo dolore, mi lascerò il passato per non voltami mai più indietro.