La Convention

22 Luglio 2017

Ore 18:30

Sono ancora viva!

Ok, si fa per dire... Il primo step è andato. Tra un po' ti racconto perché sono ferma da un pezzo insieme alle ragazze che devono venire al party in attesa del prossimo turno di navetta, e dal momento che bisogna aspettare un pochino, credo di riuscire ad annotare qualcosa.
Ne ho la necessità, non voglio dimenticare nulla di quanto è avvenuto fin'ora, il problema è la capacità. Non credo di essere abbastanza lucida e non credo di riuscire a raccontarti tutto per filo e per segno.

Da dove cominciare?
Dal pass!
Una volta giunta in teatro ho scoperto che il mio posto era in prima fila, te lo giuro, in prima fila!
Non posso ancora credere che sono stata così fortunata e veloce da prendere uno dei pass per la prima fila. Praticamente ho riempito il telefono di foto e video con Tom ad una definizione abbastanza decente.
Ma veniamo a noi, o mio Dio, una volta seduta insieme alle altre persone, l'organizzatrice dell'evento ha dato una serie di spiegazioni in merito alla dinamica della giornata, a come e quando poter fare le foto, a come si sarebbero svolte le sessioni con lui ecc.

Dopo circa 5 minuti hanno abbassato le luci e prima di chiamare in sala l'ospite, hanno proiettato un video con una serie di clip e foto che lo ritraevano, con una musica abbastanza pompata, da mandarti in estasi già prima di vederlo.
E poi c'è stata la frase:
"Tom Felton"
o meglio avranno detto altro prima di annunciarlo, ma ricordo solo quello. Quando è salito sul palco c'è stato il delirio ed io, da quel momento non ho avuto occhi e orecchie che per lui.

Era bellissimo!

Anche se indossava un pantalone verde e una camicia blu con cuori rossi, che forse potrebbero cozzare un tantino tra loro, per me era bellissimo!
Bellissimo, solare e tanto, tanto emozionato!
Questo lo ricordo bene, perché dopo l'annuncio e le urla iniziali di noi in platea è calato improvvisamente il silenzio.
E lui con la sua risata, un po' per timidezza, un po' per sdrammatizzare è riuscito a far calare la tensione.
La prima ora si è tenuta la convention vera e propria, che più che concentrarsi nella sessione intervista, è stata dedicata esclusivamente alla Q&A, ovvero alle domande di noi fan e alle sue risposte.
Non ricordo quanto detto o chiesto dai fan, ero così incantata ad osservarlo e ad ascoltare la sua voce melodiosa, a memorizzare quei suoi bei lineamenti, che sono sicura di aver ignorato molto.
Ero tentata di fargli una domanda, sapendo di poter contare sulla traduttrice, ma lo staff ha comunque suggerito di evitare, poiché noi del Malfoy pass avevamo tempo di chiacchierare con lui anche al party, mentre chi era in fondo al teatro giustamente no, magari non aveva nemmeno la possibilità di fare foto o autografo e quindi...

Una cosa però la ricordo, ogni tanto guardava noi delle prime file e sono quasi sicura che per qualche istante si è soffermato anche su di me. Come potrai  ben immaginare ,il mio cuore è andato a mille e, come una cretina, sono più che certa di avergli sorriso e accennato un saluto con la mano.
Una ragazzina...

Tornando a noi: ad un certo punto è anche mancata la corrente e lì c'è stato un po' di trambusto, ma Tom non si è fatto nessun problema e ha continuato ad ascoltare e a rispondere alle domande.
È stato davvero straordinario e ci ha anche fatto fare un sacco di risate! Terminata la parte dedicata all' Q&A, dopo esser ritornata la corrente, abbiamo avuto qualche minuto di pausa prima di passare alla sessione successiva.
Prima di scendere dal palco inoltre, Tom ha anche voluto ringraziare noi fan, perché ovviamente senza di noi, lui e tutti i vari personaggi famosi non sarebbero nessuno e soprattutto non avrebbero modo di poter visitare tanti posti e conoscere così tanta gente.  Ovviamente  un ringraziamento speciale poi lo ha dedicato allo staff, che aveva preparato questo evento in modo impeccabile e gestito la convention con molta professionalità.

Passiamo ora al secondo step: la sessione autografi!
Dunque, ti ho detto che mi trovavo in prima fila, ma ora viene il bello, poiché il tavolo allestito per firmare gli autografi era posizionato a pochissimi metri da me, ergo, ho potuto assistere alla sessione, ascoltarlo parlare con tutti e soprattutto osservarlo in tutta la sua bellezza per l'intera durata.
Ovviamente, inutile dirti quanto abbia intasato di foto e video il cellulare.

Ora... Ecco se ci ripenso ho ancora il batticuore...

Per giungere all'area dedicata agli autografi, doveva per forza passare davanti a noi della prima fila, perché uscite sul retro non c'è n'erano.
E quando l'ho visto lì, a pochi passi da noi, a pochi passi da me, credevo d'impazzire!
Per fortuna non sono stata l'unica ad aver avuto questa reazione, dal momento che un boato è scoppiato in sala.
Credo che tutte stavano nella mia stessa situazione a vederlo così da vicino, così reale, così lui!
Prima di raggiungere il tavolo ha fatto una veloce corsetta e ha teso la mano a tutte noi!
Quindi sì, ho sfiorato le sue dita per qualche istante e l'ho rifatto pochi minuti dopo quando è giunto il momento per noi della prima fila di alzarci, metterci in fila e andare una alla volta verso il tavolo.

Quando è giunto il mio turno, ho perso la dignità che avevo, nonostante sia capace di spiccicare qualcosa in inglese, trovandomi faccia a faccia con lui ho fatto quasi scena muta. Dopo aver accennato un timido

"Hi Tom, thanks for coming to italy" ed un "nice to meet you"

mi si è fermato il respiro, lui mi ha sorriso, ha teso la mano, si è presentato (come se poi non lo conoscessi) e ha ringraziato me per essere lì.
Quel secondo, seppur breve contatto, mi ha fatto perdere ogni briciolo di lucidità: ho sentito le guance avvampare e il cuore ha cominciato a battere all'impazzata.
Il tutto ovviamente accentuato dal fatto che, a parlare di lui non era solo la voce, ma quei fantastici occhi azzurri, limpidi e luminosi come il mare d'estate (e in estate ci siamo eccome!) Ma tornando a me e alla mia tremenda figuraccia, il racconto continua, perché non è finito quà.

Dopo il saluto, ho consegnato il poster di Draco che volevo far autografare e lui mi ha domandato come mi chiamassi, ma aprire bocca per me è stato impossibile, mi sono semplicemente concentrata sul pass che mi pendeva dal collo dove c'era segnato il nome di ciascuna di noi e gliel'ho mostrato, in modo che potesse copiare.
Che figura... mi sento così ridicola se solo ci ripenso!
Non posso avere una reazione simile, ho praticamente quasi la sua stessa età, non sono una ragazzina di quindici anni che vede il suo idolo per la prima volta e quasi trema dall'emozione (ok, che vede il suo idolo vale anche per me, ma dovrei riuscire a mantenere la calma in certe situazioni e non reagire nel peggiore dei modi).
Fatto sta, che dopo aver letto il mio nome, nota ovviamente la mia canotta in tema Serpeverde e cercando forse di smorzare quella tensione che mi aveva presa, fa un apprezzamento dicendo che gli piaceva.
Inutile dirti che la situazione, invece di migliorare è solo peggiorata, ma mi sono sforzata di rispondergli almeno un grazie e per fortuna ci sono riuscita. Speravo nell'aiuto della traduttrice che stava seduta accanto a lui, perché volevo dirgli talmente tante cose che con l'ansia non riuscivo a dirgli in inglese, ma in quel preciso istante stava ascoltando le richieste della ragazza che sarebbe venuta dopo di me, per preparare il discorso da tradurre a Tom.

Mi sono fatta coraggio e prima di andare via ho preso un sacchettino dalla borsa e gliel'ho consegnato, dicendogli che si trattava di un piccolo pensierino e spiegandogli brevemente il contenuto; lui, sorridendomi, di nuovo, ha ripreso nuovamente il poster che mi aveva autografato per aggiungere i ringraziamenti del mio regalo.
Per fortuna in quel momento la traduttrice era tornata libera e ho colto l'occasione per farle dire a Tom quanto importante fosse stato per me incontrarlo e quanto apprezzassi il suo essere musicista, oltre che attore.
Gli ho fatto dire quanto adorassi le sue canzoni e che addirittura le avevo raccolte in una complilation personalizzata.
Lui mi ha stretto nuovamente la mano e mi ha ringraziato di cuore per le parole che gli avevo comunicato (sia benedetta la traduttrice, non potevo perdere l'unica occasione per parlare con lui e non dirgli almeno qualcosa). Ci siamo salutati e ancora sognante sono ritornata al mio posto.

Non potevo chiedere di meglio: ho avuto del tempo con Tom Felton, il mio Tom Felton!
Ho avuto modo di dirgli qualcosa, di guardarlo negli occhi e di essere ricambiata, di stringergli ancora una volta la mano, di stare per almeno 5 minuti accanto a lui, mentre firmava la copia e provava a farmi spiaccicare parola.
Ho finalmente coronato il mio sogno!
E se pure ha fatto le stesse cose con tutte le persone che erano lì in fila prima e dopo di me, non importa, ho avuto il mio piccolo momento con lui e non potevo desiderare altro (ad eccezione del fatto di poter parlargli direttamente in prima persona e con maggior sicurezza).
In più sono comunque certa che almeno noi della prima fila abbiamo avuto qualche minuto a testa in più per parlare con lui, dopo dal mio posto mi è sembrato che il resto scorresse più velocemente, ma forse è solo un'impressione.
Dopotutto il tempo è così relativo, magari saranno stati pochi secondi anche a me, ma mi son parsi interminabili. Magnifici e interminabili!

Cavolo la navetta è quasi arrivata alla meta del party e devo giungere alla conclusione il prima possibile (mentre ti scrivevo sono salita e ho continuato a scriverti da qui, ma ora stanno per iniziare le curve e rischio di sentirmi male).
Dopo la lunga sessione autografi e qualche altro minuto di pausa per Tom e noi (dove ho colto l'occasione per dare una sistemata alla meglio i capelli e quel po' di trucco sbavato dal caldo. Se solo penso che quella era l'immagine che Tom aveva di fronte mentre firmava l'autografo vorrei sprofondare...) lo staff ha allestito sul palco in cui precedentemente si era tenuta la Q&A il set fotografico, con tanto di sfondo a tema festa dell'unicorno, luci e fotografo professionista.
Il tutto però è stato veramente molto rapido, poiché gli scatti per Tom erano comunque molti e poi nel pomeriggio doveva raggiungere il palco esterno dove altri (migliaia) fan erano ad attenderlo.
Quando è giunto il mio turno, l'ho risalutato con più convinzione e lui mi ha addirittura fatto un semi inchino con tanto di
"
Bonjour madame"
ovviamente gli ho chiesto se potessi abbracciarlo per lo scatto e lui ha acconsentito.

Scontato dirti che l'ho abbracciato come si deve, voglio conservare un ricordo perfetto di questa giornata, ma soprattutto non vedo l'ora di ricevere il cartaceo e contemplare all'infinito la coronazione del mio sogno.
Avere Tom Felton tra le braccia!

Ora devo veramente chiudere, sto per sentirmi male e per citare Piton
"potrei davvero vomitare".
Ma quasi dimenticavo, prima di dare il cambio alla ragazza dopo di me per la foto successiva, Tom mi ha sussurrato all'orecchio
"thanks
for the gift"
il che mi ha spiazzata, tra tutte le persone che sono salite prima di me, si è ricordato... tu mi dirai

"eravate tremila di voi ad avergli portato un pensierino, se ne sarà andato per un'idea"
e invece no, dal mio posto come ti dicevo all'inizio vedevo tutte le persone che andavano da lui e solo un paio di persone oltre me avevano portato qualcosa per lui.
E questo significa che anche se mi ha confusa con una delle altre due, ha comunque ricordato qualcosa e questo ha significato davvero molto per me.

Mi spiace ma devo chiudere.
Tra poco ci sarà il party e poi il Meet&Greet, non ho proprio idea di come ne uscirò.
Aiuto!

Passo e chiudo tua ancora una volta, Nik!

https://youtu.be/z8RB496iU9E


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