Happy Birthday Tom! (parte 1)
25 settembre 2017
Caro diario, so che sono passati un paio di giorni dall'ultima volta, ma purtroppo non ho avuto tempo di scriverti!
Dal momento che il compleanno di Tom è stato venerdì e, che il sabato e la domenica non lavorava, siamo stati praticamente insieme tutti e due i giorni.
Non mi resta che approfittare di quest'ultima mattinata in cui stanno registrando, per recuperare quante più cose possibili!
Da domani avrà finito ufficialmente le riprese e mi sa che stando sempre insieme a lui, non riuscirò a ritagliare nessuno spazio per noi due...
Ma so che mi capirai se ti metto brevemente da parte per vivere questi ultimi giorni con Tom, vero?
Facciamo brevemente un salto indietro, così ti racconto come si è svolta la giornata del suo compleanno e come l'abbiamo trascorsa.
La mattina del 22, dopo quella meravigliosa notte trascorsa per lo più tra le sue braccia, avvolta dai suoi respiri e quel suo profumo inebriante, c'è stata un'inaspettata sorpresa!
La sera prima, a mia insaputa, Tom aveva già richiesto anche il servizio in camera per la mattina:
Inutile dirti il mio stupore dopo quel gesto!
Quando dall'anticamera abbiamo sentito bussare, Tom si è alzato di scatto, allontanandosi a malincuore dal mio abbraccio, non prima di avermi regalato un bacio e un altro dei suoi sorrisi mozzafiato; con ancora il sorriso sulle labbra, è sparito nella stanza accanto promettendomi di tornare subito ed io, cominciando a sentire gli effetti del ciclo che tornavano pimpanti dopo una notte di quasi tranquillità, ne ho approfittato per andare in bagno.
Non trovandolo di ritorno, sono andata nel soggiorno e quando ho visto il buffet della colazione lì accanto a Tom, sono rimasta senza parole!
Dal momento che mi ero impalata sulla soglia tra le due stanze, lui si è avvicinato, mi ha accarezzato il viso portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi ha spiegato che pensava preferissi fare le cose con più tranquillità anche quella mattina, visto che non mi ero sentita molto bene la sera precedente...
È stato meraviglioso!
Non riesco a descriverti con esattezza le sensazioni provate in quel momento, ma ti assicuro che quelle premure da parte sua mi rendevano davvero felice ed emozionata allo stesso tempo!
Era così dolce nei miei confronti, e non riuscivo a spiegarmi tutto quello e, come potessi io, meritare tante attenzioni da parte sua...
Non ho potuto che ringraziarlo di cuore:
Avrei voluto dirgli di più, ma in quel momento dalle mie labbra sono uscite a stento due parole...
Mi sono limitata ad abbracciarlo, sprofondando ancora una volta tra le sue braccia, per evitare di soffermarmi troppo sui suoi occhi e vergognarmi come una bambina!
Tom ha risposto al mio abbraccio e dopo avermi baciata con dolcezza, mi ha invitata a fare colazione con lui.
Per un momento, mentre eravamo seduti a quel tavolino, con la luce che filtrava dal balcone lì accanto e illuminava delicatamente tutta la stanza, ho avuto una visione esterna di noi due in quel preciso istante...
Non di lui, come l'attore o il mio idolo, ma solo Tom:
Un normalissimo ragazzo dai capelli spettinati e i vestiti stropicciati addosso, che si era svegliato da poco... Un ragazzo che in quel preciso istante era semplicemente intento a fare colazione con la ragazza che aveva dormito con lui la notte prima, e che in quel momento indossava una delle sue camice;
una ragazza che aveva l'aria ancora terribilmente assonnata e che ancora stava assaporando la bellezza di quelle prime ore trascorse davvero insieme, come semplici e comuni persone.
Ho avuto quella visione di noi due e avrei voluto che potesse essere così per sempre...
Invece ero consapevole, sono consapevole, che non sarà mai così!
Non potevamo (non possiamo e non potremo mai) essere semplici persone, perché una volta varcate quelle mura che c'isolavano da tutto e tutti, c'era la realtà dei fatti:
Tom era un personaggio famoso, ed io...
Io, non ero nessuno!
Non ci sarebbe mai stata una vera occasione per noi due:
chiedere a Tom di ufficializzare pubblicamente quello che sembravamo agli occhi degli altri, significava fargli fare un passo davvero importante e non gli avrei mai chiesto di fare una scelta simile;
farlo finire ancora una volta nel circolo vizioso dei gossip dopo i trascorsi con Jade e le dicerie sulla Watson, ricevere accuse o domande scomode dai giornalisti, ed essere tartassati dai fotografi a caccia di eventuali scoop, no...
Non avrei mai chiesto e voluto per lui una cosa del genere!
Mi sarei accontentata di quel poco che avevamo, di quel briciolo di vita vera e solo nostra tra quelle mura...
Sono ritornata in me scacciando i brutti pensieri e cercando di godere dei piccoli attimi che erano riservati esclusivamente a noi due...
Dopo la colazione c'è stato un momento poi, che mi ha creato non poco scombussolamento ormonale, oddio!
Praticamente:
Tom alzandosi dal tavolo, mentre io ero intenta a sistemare tutto nuovamente sul carrellino del buffet, mi ha detto che sarebbe andato in camera a vestirsi;
tutto normale, fino a quando entrando a mia volta in stanza per recuperare la bustina di Moment dalla valigia, non ho sentito lo scroscio continuo dell'acqua ed ho realizzato che stesse facendo la doccia!
L'idea di lui nudo sotto il getto caldo dell'acqua, ha provocato una reazione involontaria al mio basso ventre, aumentando anche il flusso del ciclo che già creava di suo abbastanza disagi!
Non sapevo in che condizioni sarebbe uscito dal bagno e il solo pensare a lui con indosso un misero asciugamano in vita, i capelli bagnati e tutte le goccioline d'acqua scorrere lentamente sulla sua pelle, mi turbava, eccitava e metteva ansia allo stesso tempo!
Ho preferito restarmene in soggiorno, nell'area più lontana della stanza accoccolata sulla poltrona, ed ho iniziato a smanettare col cellulare alla ricerca di idee regalo e di negozi che potevano essermi utili a Praga più tardi.
Dovevo allontanare da me qualsiasi pensiero malsano nei suoi confronti, e dargli anche la giusta privacy per lasciarlo vestire una volta uscito dal bagno.
Quando è tornato in soggiorno, mi ha lasciato senza fiato:
Dio quanto ero bello!!!
Indossava un jeans chiarissimo ed una maglia blu cobalto, che metteva incredibilmente in risalto quegli occhi cristallini!
Illuminati dal sole nella stanza, i capelli che aveva sistemato lasciandosi solo un ciuffo ribelle ricadere lungo il lato destro della fronte, sembravano oro puro: era uno spettacolo stupenda per gli occhi!
Ed io...
Io ero completamente svestita e impresentabile, con ancora indosso solo la sua camicia e i capelli in totale disordine...
Non sai quanto mi sono sentita in imbarazzo quel momento!
Tom mi aveva chiesto di andare con lui sul set, ma come ti ho spiegato la volta scorsa, con una scusa gli ho detto che preferivo ancora riprendermi dal mal di testa e restare in albergo.
Fortunatamente non si è insospettito molto, anzi aveva detto che non c'erano problemi e che tanto sarebbe stato via solo mezza giornata.
Sono tornata poi con la testa sul cellulare, fingendo di fare qualsiasi altra cosa invece che guardare lui, tentando di coprire quanto più possibile le mie gambe scoperte;
Tom però si è avvicinato pericolosamente a me, sedendosi sul bracciolo della poltrona per salutarmi prima di scendere!
Inevitabilmente il mio sguardo, nascosto ancora dai capelli che ricadevano lungo il viso, ha percorso una lenta e tortuosa risalita: partendo dal ginocchio dove i jeans erano leggermente strappati, per poi proseguire lungo la sua gamba che, seppur poco muscolosa, era terribilmente fasciata da quel tessuto stretto, ed infine soffermarsi lì, dove i bottoni che sostituivano la classica zip creavano un lieve rigonfiamento!
Era la prima volta che mi soffermavo con lo sguardo lì, (certo da casa non nego di averlo fatto, ma dal vivo... da quando ci siamo conosciuti, non ho mai fatto altro se non guardarlo negli occhi e perdermi ogni volta in quelle sue pozze limpide) e saranno stati gli ormoni o chessò io, ma la reazione che si è innescata nel mio corpo è stata molto irruenta...
Dopo avermi spostato la ciocca di capelli che nascondeva il mio viso, con l'altro braccio mi ha cinto le spalle e si è calato sulle mie labbra, regalandomi l'ennesimo bacio mozzafiato e lasciando vagare la mia mente in pensieri decisamente troppo proibiti!
Prima di alzarsi e andare via però, Tom ha sussurrato all'orecchio che mi trovava bellissima e il mio cuore ha cominciato a fare le capriole: le narici si erano riempite del profumo muschiato del bagnoschiuma che aveva usato, e il mio corpo cominciava a mandare fin troppi segnali che non avrebbe dovuto e che a stento avevo tenuto a bada durante quel bacio!
Imbarazzata ancora di più, con una risata nervosa gli ho chiesto se mi avesse vista bene, indicandomi capelli e viso pallido solcato dalle occhiaie, ribadendo che se c'era uno bello tra i due quel giorno non ero certo io: Cristo santo!
Tom...
Tom era un qualcosa d'inspiegabile quella mattina!
E poi, cavolo!
Quasi mi mangiava con gli occhi quando mi ha detto con voce roca
"I saw you just fine... Believe me! And it's better to go now..."
Dopo quelle sue parole tremendamente bollenti per il mio udito, il cuore non ne voleva sapere di arrestare la sua corsa: le mie guance sono andate a fuoco e non riuscivo a fermare il tic nervoso che aveva cominciato a far battere incessantemente il tallone destro sul pavimento.
Tom per fortuna si è allontanato con la scusa di recuperare le sue cose sul tavolino poco più in là;
una volta a debita distanza, ha stabilito luogo e orario per l'ora di pranzo, e tornando ad avere lo sguardo tenero di sempre è andato via.
Dopo averti scritto, sono andata a fare una doccia veloce per poi correre alla ricerca disperata del regalo, ma quando ho visto il mio riflesso allo specchio per poco non mi veniva un colpo!
Mentre sollevavo i capelli, con l'intento di raccoglierli in uno chignon, mi è sembrato di vivere la scena di Breaking Down!!!
Osservavo il mio collo scoperto e ho rivisto Bella dopo la prima notte con Edward, quando scopre i segni passionali che il vampiro le aveva marchiato sulla pelle...
Tom aveva fatto lo stesso con la mia, lasciandomi più di un segno violaceo proprio tra l'incavo del collo e la spalla...
Il mio viso ha preso fuoco, ancora una volta, al solo ricordo della notte appena trascorsa:
dei suoi baci che scendevano lungo il mio collo, di quelle mani gentili ma audaci che sfioravano ripetutamente il mio corpo, di quelle labbra che succhiavano e leccavano avidamente ogni lembo di carne scoperta!
Ho osservato ancora la mia figura alla specchio incredula, toccando con le dita quei punti in cui Tom si era soffermato e dopo essermi ripresa ho poi optato per una diversa acconciatura.
Avrei lasciato volentieri i capelli sciolti, ma quella mattina c'era talmente tanto vento che avrei solo ottenuto un aspetto trasandato;
dovendo combattere con ferrettini e ciocche ribelli ho scelto di raccogliere la mia chioma in una treccia laterale in modo da nascondere così, anche il lato incriminato da sguardi inopportuni.
Ma passiamo alla "missione regalo":
Dalle mie ricerche, avevo scoperto che dalla metà del mese era arrivata in città, una sorta di Festival Internazione dedicato alla musica e agli strumenti musicali.
Quindi, quando ho scoperto che i biglietti erano ancora acquistabili, ho pensato di prenderne due per quel weekend e regalare così a Tom una giornata speciale, in quello che era il suo mondo e il suo stile di vita...
Ho ritenuto che fosse la scelta più adatta, sperando vivamente di potergli regalare qualcosa di carino per i suoi trent'anni e fortunatamente alla reception mi hanno permesso di stamparli!
Solo che, nonostante gli avessi fatto già il regalo, sostanzialmente si trattava di un pezzo di carta e mi dispiaceva l'idea di non fargli nulla che potesse scartocciare...
Che compleanno sarebbe altrimenti?!
Consapevole di avere ancora un po' di tempo, sono uscita in fretta e furia cercando qualcosina che potesse fungere da preregalo, in modo magari da fargli più di una sorpresa!!!
Dopo tutto quello che aveva fatto per me, provare almeno a fare qualcosa di carino per lui era davvero il minimo...
Dopo essermi armata di pazienza, e aver girovagato in lungo e largo per quasi un'ora tra le vie di Praga, mi sono imbattuta in quello che oserei chiamare, il "negozio perfetto"...
Perfetto per lui!
Quando l'ho visto, ho capito subito quale regalo poter prendere a Tom, ed ero certa (almeno ci speravo) che sarebbe stato una cosa ben gradita!
Poi, proseguendo lungo la stessa strada, ho scovato un piccolo negozietto che vendeva articoli da regalo e palloncini di ogni genere; frugando tra quelli più particolari ne avevo trovati anche a forma di numeri, e quindi ho pensato di acquistarne due in modo da poter così formare il 30.
Fortunatamente non mi ero allontanata molto e mi ci è voluto poco per tornare in albergo:
volevo sistemare in modo carino un angolino della stanza, per fargli trovare una piccola sorpresa una volta rientrati la sera e stando con lui tutto il pomeriggio dovevo approfittare assolutamente di quel momento!
Intorno alle 13:30 mi sono poi recata nei pressi del parco Vitkov, in cui Tom mi aveva dato appuntamento.
Una volta incontrati, mi sono domandata dove avremmo pranzato, poiché ad eccezione di alcuni locali notturni, nelle vicinanze non c'erano ristoranti o strutture in cui poter mangiare...
Sono rimasta senza parole quando Tom, invitandomi ad entrare nel parco, mi ha condotta in una zona poco distante in cui era possibile fare dei picnic e dove c'era un angolino già tutto messo a punto per noi due!
L'area era abbastanza appartata: c'erano tanti alberi che si susseguivano lungo il viale principale, e la zona in cui ci trovavamo noi era delimitata da numerose aiuole.
Queste la separavano dal resto dell'immensa distesa verdeggiante, in cui era possibile passeggiare o praticare qualsiasi altra attività.
Nonostante fossimo abbastanza lontano da occhi indiscreti, abbiamo mantenuto sempre un basso profilo, e non ci siamo scambiati alcun tipo di effusioni:
era meglio non rischiare!
La cosa forse ne ha giovato, poiché a differenza della mattina, siamo riusciti a parlare tanto e soprattutto di molte cose diverse:
passioni, interessi, disavventure, paure, rimpianti...
Lentamente quella che mi sembrava una realtà così distorta e lontana dalla mia, cominciava a farsi sempre più familiare, e tra un discorso e l'altro scendevo sempre più a fondo, in quella che era la reale conoscenza di Tom.
L'unica tematica che entrambi avevamo prontamente evitato, era stata quella sentimentale:
nessuno dei due, eccezion fatta per la scorsa notte, aveva mai fatto alcun riferimento ai propri ex, alle storie importanti, a quelle finite e a quelle che forse stavano sbocciando...
Niente...
Ma meglio così, non era il luogo e il momento giusto per approfondire quel tipo di argomento!
Poi ad un tratto è emerso un lato di Tom che mai avrei immaginato...
Eravamo sdraiati uno accanto all'altra sul prato parzialmente soleggiato, godendoci quel piccolo momento di relax, intenti ad osservare le nuvole che veloci correvano nel cielo;
quando ad altezza smisurata sopra le nostre teste ha svolazzato leggero un acquilone, Tom, quasi con uno scatto, si è tirato su pronto a cercare colui che lo stava facendo volare nell'aria!
Dovevi vedere lo sguardo meravigliato che si ritrovava:
come un bambino che vede per la prima volta Babbo Natale o che riceve una di quelle sorprese davvero inaspettate!
Era tornato improvvisamente bambino e con lo stesso entusiasmo, nonostante avesse un velo di malinconia in quello che diceva, mi aveva raccontato che non ne vedeva uno da anni...
Ha ricordato che da piccolo lui e i suoi fratelli provavano continuamente a farlo volare, ma senza mai avere esiti positivi...
Mi ha fatto una tenerezza infinita: avrei voluto abbracciarlo, stringerlo forte a me, dirgli quanto carino fosse con quelle sue espressioni meravigliate e soprattutto quanto tutta quella sua spontaneità mi stesse facendo sempre più affezionare a lui!
Avrei voluto...
Ma non l'ho fatto.
Mi sono limitata a sorridergli e a prenderlo ironicamente in giro, insinuando che da un tipo sportivo come lui, non mi aspettavo una cosa del genere, poi volando indietro nel passato, gli ho raccontato del mio ricordo d'infanzia e di come a me e Walter fosse stato il nonno ad insegnarci!
Lui conosceva tutti i venti e così ci aveva mostrato come assecondare i movimenti per far volare nel cielo sempre più in alto il nostro di aquilone...
Tom era rimasto ad osservarmi per tutto il tempo preso dalla mia storia, e al termine del mio racconto, si era creato un lungo momento di pausa.
Imbarazzata da quel silenzio e da quel suo sguardo enigmatico, ho pensato che fosse il momento giusto per dargli il regalino che gli avevo preso in strada, e rompere così quel momento carico di tensione!
Mi sono alzata per recuperare il pacco che, con molta tenacia, avevo fatto entrare nella mia borsa e dopo essermi armata di tutta l'audacia e disinvoltura che avevo, l'ho guardato negli occhi abbozzando un sorriso e gliel'ho consegnato.
Quando Tom si è ritrovato con il pacchetto dorato tra le mani, è rimasto sorpreso, ma non gli ho dato modo di dire nulla:
Ho anticipato ogni sua parola, ribadendo che si trattava di una sciocchezza, che non era certo paragonabile a quello che aveva fatto per me fino a quel momento, ma che mi aveva fatto pensare a lui e per quel motivo avevo voluto regalarglielo...
Quando scartando la confezione ne ha estratto il cappellino blu, quasi faceva i salti di gioia!
Mi è scappato da ridere nel vederlo raggiante, ma anche emozionato quasi, mentre se lo girava tra le mani, ammirandone l'ottima fattura.
L'avevo trovato in quello che potrebbe definirsi il "negozio di cappelli per eccellenza", ce ne stavano a migliaia e per scegliere quello giusto mi ci era voluta una vita!
Principalmente ero stata tentata da uno di quei capelli in stile indiana Jones, mi aveva colpito perchè mi ricordava tantissimo lui nei panni di Julian Albert e per me aveva un significato importante quel ricordo...
Sapevo anche che gli sarebbe potuto piacere, ma era una scelta troppo audace, quindi alla fine ho optato per un berretto semplicissimo, che però avevo fatto personalizzare su misura, facendoci ricamare in bianco sulla parte frontale il numero 22 che praticamente adora!
Mi ha ringraziata ovviamente, e potevo percepire realmente la sua gioia in quelle parole sincere, e nelle sue mani che stringevano forti le mie!
Ero contenta di averlo reso felice in qualche modo, ma in quel momento mi stavo soffermando troppo nei suoi occhi, e sul suo sorriso...
In un gesto totalmente involontario però, la mia lingua aveva inumidito le labbra, mandando a Tom segnali che non avrebbero dovuto!
Per distrarmi dai nuovi pensieri che irruenti stavano prendendo possesso della mia mente, gli ho strappato il cappellino dalle mani:
Con un sorriso gli ho detto di voler vedere come gli stava, e sollevandomi leggermente sulle punte per raggiungerlo in altezza, gliel'ho messo in testa!
Mossa sbagliata?
Si!
I nostri visi erano finiti veramente troppo vicini e in un attimo lo sguardo allegro e sorridente di Tom ha cambiato totalmente luce:
I suoi occhi brillavano di puro desiderio e dopo essersi guardato attorno, mi ha trascinato oltre la siepe!
In pochi secondi mi sono ritrovata con le spalle contro uno degli alberi che stava lì vicino:
Il respiro mi si è fermato quando Tom, pericolosamente vicino alle mie labbra stava per baciarmi!
Cavolo se lo volevo quel bacio, ma nel panico che qualcuno potesse vederci gli ho fatto presente la cosa piuttosto agitata, fermandolo con le mani sul petto per non farlo avvicinare ulteriormente a me...
Tom però, con voce suadente ad un soffio dalle mie labbra mi ha rassicurata, dicendomi che non ci avrebbe visto nessuno e sussurrandomi a mala pena
"Only One..."
Ha catturato il mio ultimo respiro, le mie labbra e il mio viso, travolgendomi in un bacio che dapprima era partito come dolce e bisognoso, ma poi si era trasformato in puro desiderio!
Il suo corpo ha aderito perfettamente al mio, mentre le sue labbra e la sua lingua assaporavano ogni angolo della mia bocca...
Con una mano mi ha stretta forte il capo, approfondendo quel bisogno impellente di riunire le sue labbra alle mie e, a quel gesto, non ho potuto fare altro che lasciarmi andare completamente, stringendomi forte a lui!
Presi dalla passione, in un breve momento di lucidità, gli ho trascinato la visiera del cappello da un lato, così da abbassarla quel tanto per celare i nostri visi e rendere il più intimo possibile, quel momento senza freni che ci eravamo finalmente concessi...
Te lo devo proprio dire...
Cavolo se non bacia bene Tom!
Comunque...
Dopo esserci ripresi, ed assicurati di non essere stati scoperti, (ok che niente di male stavamo facendo... ma parliamo sempre di un personaggio famoso e quindi, non sai mai cosa aspettarti!) abbiamo deciso di fare due passi fino al monumento storico situato nel cuore del parco.
Mentre camminavamo lungo l'immenso viale alberato, abbiamo ritrovato i ragazzini che poco prima stavano giocando con l'aquilone, intenti a correre contro vento per far librare il loro giochino.
Tom si era fermato ad osservarli divertito, cercando ancora di capire il meccanismo che faceva volare quel piccolo oggetto a forma di rombo, e vedendolo così preso, mi è balzata in mente un'idea folle, stupida forse, ma che in quel momento mi sembrava la cosa più naturale del mondo!
Approfittando della sua distrazione mi sono allontanata di quel poco per andare a comprarne uno alla bancarella lì vicino: avevo deciso che quel giorno Tom Felton avrebbe imparato finalmente a far volare un acquilone!
E per una volta sono riuscita a sorprenderlo...
A sorprenderlo per davvero, stento ancora a crederci!
Quando Tom mi ha visto fare ritorno con quell'oggetto tra le mani, si è passato incredulo una mano tra i capelli, ridendo e assicurandomi di aver fatto un pessimo acquisto.
Io però non mi sono data per vinta, dicendogli che quello, il giorno dei suoi trent'anni, sarebbe stato finalmente il giorno giusto per eliminare dalla lista uno dei suoi più grandi rimpianti!
Non chiedermi tanta audacia da dove sia uscita, ora che te lo sto raccontando, se solo ci ripenso mi vergogno incredibilmente...
Ma in quel momento la bambina che era in me, aveva preso il sopravvento ed era più che euforica all'idea di insegnare a qualcun'altro quello che per lei era semplice come bere un bicchiere d'acqua!!!
Dopo averlo trascinato nella zona più ventilata del parco, gli ho lasciato l'acquilone tra le mani incoraggiandolo a fare un tentativo, ce ne sono voluti diversi, non lo nego, ma soprattutto perché lui dopo ogni volta andata male, protestava proclamandosi incompetente e si rifiutava di ritentare...
Quando però l'ultima volta, accompagnato dalla mia mano, che lasciava scorrere il filo lentamente a favore di vento, è riuscito a far prendere il volo all'oggetto, mi ha guardata con due occhioni che non ti dico...
E dopo aver controllato che volasse ancora, ha esultato di gioia incredulo di esserci riuscito davvero!
Gli ho lasciato gestire da solo il volo dell'acquilone per tutto il resto del tempo, allontanandomi da Tom quel giusto che serviva per bearmi di quella sua immagine così solare, genuina e spontanea!
Era bellissimo...
Ma non ti parlo di bellezza fisica, quella ormai è scontata...
Era bello e basta!
Aveva una luce negli occhi, una gioia, un'emozione indescrivibile che riusciva a manifestarsi attraverso il suo sguardo, il suo sorriso e nei suoi movimenti...
Ne sono rimasta totalmente ammaliata!
Non ho potuto fare a meno di scattargli delle foto col cellulare: doveva ricordare assolutamente il momento in cui aveva finalmente realizzato uno dei suoi piccoli sogni!
Più lo osservavo e più sentivo vivo in me un sentimento nuovo, qualcosa che lentamente cominciava ad andare oltre l'attrazione fisica:
mi piaceva davvero!
Mi piaceva stare in sua compagnia e ci stavo bene;
mi piaceva per il suo carattere, per i suoi modi di fare, per le sue passioni, per la sua spontaneità, per la sua timidezza...
Mi piaceva quella meravigliosa persona che stavo conoscendo, giorno dopo giorno, nelle piccole cose e nei piccoli gesti...
Mi piaceva tanto, mi piaceva davvero e la cosa stava diventando un enorme problema!
To be continued...
ANGOLO AUTRICE:
Finalmente Sono Tornata!!!😜
Scusate il ritardo e scusate se ancora una volta sono costretta a dividere in due parti il capitolo, ma c'è così tanto da raccontare... Che tagliare oppure arronzare certe parti è davvero un sacrilegio!!!
In più si tratta del compleanno di Tom e non possiamo tralasciare proprio niente, concordate?!😀
Detto questo: cosa ne pensate di questa prima parte di giornata? 😊
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