"Nessuno ti porterà via"

Eren P.O.V.

Cavalcammo per ore, finché il sole Calò,lasciando spazio ai teneri raggi lunari ,che venivano interrotti saltuariamente dalle nuvole scure.
"C'è aria di tempesta,sarebbe meglio fermarsi in quella casetta." Disse Mikasa.
Eravamo fuori dal Wall Rose, finalmente oserei dire, nei pressi di una foresta di alberi giganti.
I giganti non ci avrebbero attaccato in quella casetta di notte, e se anche fosse successo il peggio saremmo potuti fuggire sui rami degli alberi vicini.
Cercai di scacciare subito quei pensieri torbidi e tornai a concentrarmi sulla mia ragazza.
Alcune gocce di pioggia si scontrarono con la tiepida pelle del nostro viso.
Per non bagnarci entrammo velocemente , staccando momentaneamente le nostre mani,in quella casetta un po' malandata.
Mi ricordava parecchio la casa della famiglia Ackermann,quel luogo di dolore.
"Chissà se le cose sarebbero andate in modo differente, chissà se avremmo fatto l'amore,se i genitori di Mikasa fossero ancora vivi".Pensai tra me e me.
Mikasa vide che ero sovrappensiero  e mi strinse ancora più forte la mano, che aveva ripreso, e mi sorrise.
Ricambiai il suo sorriso ,anche se il suo era dannatamente superiore al mio .
Eravamo sull'uscio e osservammo il mobilio che ci circondava.
La casa era polverosa , malandata e qualche goccia d'acqua cadeva dal soffitto malandata ,ed evidentemente vecchio.
Anche se la casa non era certo delle migliori ,avrei voluto tanto poter vivere lì insieme alla ragazza che mi stava stringendo la mano.
Non sistemammo niente ,ci sedemmo ai bordi del tavolo e adentammo le provviste che avevamo preso per il viaggio.
"Chissà cosa avrebbero fatto è pensato i nostri compagni una volta accortisi della nostra mancanza?!"dissi alla corvina.
Mi guardò qualche secondo ,per poi rispondermi.
"Se proveranno a portarti ,nuovamente, via da me io ti proteggerò e non lo farò ti, capito Eren.."
I nostri sguardi si intrecciarono.
Avvicinammo le nostre mani per congiungerle ,quando udì un rumore proveniente da fuori.
Un rumore quasi del tutto camuffato dal suono della pioggia sulla terra ormai diventata fango.
"Mikasa fai il giro della casa ,veloce e silenziosa.Agisci solo se te lo dico io."Dissi silenziosamente all'asiatica, che , lentamente e decisa si diresse verso l'uscita esterna.
Mi avvicinai all'ingresso.
Un fulmine illuminò il suolo davanti a me, proiettando sulla parete alle mie spalle l'ombra di una figura maschile ,dalla corporatura bassa.
Riconobbi immediatamente quell'uomo.
Uscii dalla porta principale .
Guardavo dritto negli occhi il capitano Levi che si trovava proprio davanti a me.
La pioggia infuriava sui nostri corpi.
Il Moro mi prese per l'orlo della maglietta e mi sbatté contro il muro ,proprio sotto il porticato, dove l'acqua veniva fermata.
"Tu ,piccolo mocciosetto , hai scoperto cos'è l'amore e vuoi abbandonare tutto?
No,io non lascerò che tutto il lavoro che hanno svolto i MIEI soldati svanisca per un tuo capriccio.
Quindi ora vai a chiamare la tua innamorata e ripartiamo ora,come se nulla fosse successo"
Tuonò il capitano Levi.
Non riuscii a rispondere a quelle parole,ero confuso,non sapevo che fare.
Ci pensò la corvina per me.
Sbucò dietro di noi e con uno scatto deciso.. trafisse alle spalle , all'altezza dell'addome,il comandante.
In quell'istante tutto si fermò ,le gocce d'acqua sembravano cadere più lentamente, persino i velocissimi fulmini sembravano più lenti.
Il volto di Levi cambiò improvvisamente ma mantenne la sua freddezza.
Proprio in quel momento l'ennesima saetta squarciò il cielo e si abbatté sul terreno nei pressi dell'abitazione.
Mikasa si avvicinò a me , quasi impaurita,e ,insieme , guardammo il freddo Moro .
Quest'ultimo indietreggiò fino a fermarsi davanti alla casa, si inginocchiò,non proferì parola e si limitò a osservare il cielo sopra di lui, mentre gocce di pioggia sferzavano il suo viso .
Ero quasi immobilizzato, ipnotizzato dalla drammaticità del momento.
Il capitano mai sconfitto ,era ai nostri piedi morente.
"Eren , nessuno ti porterà via da me"mi svegliò ,da quello stato,Mikasa.
Mi prese per mano, dandomi di nuovo la forza per combattere, e ,senza guardarci alle spalle ,cavalcammo il più velocemente possibile lontano da l'ennesimo luogo di odio e dolore.
Forse adesso però saremmo potuti stare tranquilli insieme..io e la mia amata...

Si avvicina a malincuore la fine della nostra storia,ci tenevo a ringraziare tutti per i grandissimi traguardi che abbiamo raggiunto insieme.
GRAZIE INFINITE.
Manca un capitolo ...


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