Divisi

I comandanti Radunarono tutti i soldati possibili nella piazzola dell'accampamento.
Parlò il comandante Erwin e disse
:<<L'umanità non avrà più un futuro se quest'oggi noi, Uniti, non combatteremo  per gli ideali della Libertà e della pace, quest'oggi ci dirigeremo con tutti gli uomini possibili a Shiganshina per entrare nello scantinato del soldato Jeger, non vi chiedo di seguirmi e non vi costringerò a farlo ma vi prego, se tenete ancora a questo mondo, di venire con me e di combattere non per noi ma per i nostri figli e per le nostre famiglie.Chi è con me?>>
Gli uomini ,sentito il discorso del capitano, liberarono la tensione con un urlo di guerra che avrebbe fatto paura a 1000 giganti e mentre tutti urlavano e il comandante impartiva gli ordini alle squadre, i nostri due innamorati si tenevano la mano facendosi forza l'un l'altra senza dire niente.
Per Eren e Mikasa non importava più dell'umanità ,non importava più delle loro famiglie, importava semplicemente di restare l'uno affianco all'altra: avrebbero combattuto per poter restare un giorno finalmente insieme per potersi fare una vita tranquilla senza giganti.
Tuttavia c'era un pensiero che accomunava le menti di tutti quanti i soldati :"cosa troveremo in quella tanto agognata cantina ? Cosa ci sarebbe stato dentro?Avremmo finalmente scoperto il segreto dei giganti ,oppure  tutto questo sarà solo un attacco suicida.?
I soldati cercavano di farsi coraggio null'altro urlando e mangiando le razioni da campo che erano rimaste, quando, velocemente, il comandante Erwin diede l'ordine di salire sopra i cavalli e di avviarsi verso la città di origine di Eren,Mikasa e Armin.
Il comandante tuonó e tutti sentirono quello che disse:<<CHE LA 58°esima SPEDIZIONE FUORI DALLE MURA ABBIA INIZIO ORA!>>
Partirono tutti Eren e Mikasa viaggiavano uno a fianco dell'altro come per proteggersi da qualsiasi pericolo. Galopparono tutti e ,stranamente ,se non per qualche sporadico gigante, il viaggio fino al primo checkpoint andò liscio senza perdite.Questo rincuorò l'animo dei soldati.
Si era fatta ormai sera e i soldati decisero di fermarsi in un Castello abbandonato :ovviamente furono divisi le reclute maschili da quelle femminili e anche i due innamorati furono separati.
Tuttavia Eren accompagnò fino alla porta dell'ala femminile e salutó Mikasa con un dolce bacio sulla fronte e dopo avergli augurato sogni d'oro andò a dormire nella sua brandina.

Qualche ora dopo nel pieno della notte

Si sentì un boato seguito da una grandissima esplosione sulle mura del castello.Alcuni giganti erano riusciti ad entrare e stavano mietendo vittime nella schiera dei soldati.
Caos e distruzione: questo era l'accampamento in quelle ore. Come se non bastasse, appena fuori dalle mura ,a qualche centinaia di metri di distanza, il gigante bestia (un gigante simile ad una scimmia alto poco più di 17m)scagliava in continuazione macigni e alberi contro la fortezza.
I soldati per scampare a morte certa si dovettero dividere in due grandi gruppi.
Mikasa e gran parte del gruppo femminile ,con qualche elemento maschile ,dovettero dirigersi a est verso una foresta di alberi giganti.
In questo gruppo c'erano:Mikasa,Armin,Sasha,Ymir,Historia ,qualche altro soldato e Jean che prese la palla al balzo e continuò a fare avance a Mikasa.
Nell'altro grande gruppo era diretto a Ovest verso una cittadina abbandonata.In questo gruppo c'erano :Eren ,Levi ,Erwin,Hanji,Reiner e Bertholdt.

Mikasa P.O.V

Siamo appena arrivati alla foresta di alberi giganti e finalmente possiamo riposare in tranquillità tuttavia la mia mente è tutt'altro che tranquilla: è da quando mi sono divisa da Eren che penso solamente a lui ;è un guerriero e non si arrende mai quindi spero e suppongo che stia bene .Tuttavia quello che mi rende inquieta è il fatto che proprio ora che ci stavamo legando di più ci siamo divisi , io questo non lo reggo proprio..
{Una lacrima rigò il suo volto}
Come se non bastasse quel deficiente di Jean continua imperterrito a provarci con me. É così stupido, come fa a non  accorgersi che la mia testa pensa solo a lui ad Eren..

Eren P.O.V

Faceva freddo ,ed era molto strano perché ricordo che la la camera di quel castello era molto calda, trovavo molto strano anche il fatto che non avevo più il mio sacco a pelo e che mi facesse davvero male la testa.
Avvicinai la mia mano sulla fronte e notai una fasciatura.
*Che cazzo era successo*
Apri gli occhi e mi sollevai di scatto: ero in una cantina buia e fredda e affianco a me c'erano soldati feriti e messi molto peggio di me.
In un angolo ,seduti in un tavolino, c'erano il capitano e il caporale che parlavano e discutevano.
Non capivo le loro parole erano troppo distanti, prima che io potessi aprire bocca il caporale Levi intervenne e mi disse:<<Finalmente  ti sei svegliato principessa. Se ti fossi svegliato prima forse ora saremo tutti quanti vivi e non ci saremmo dovuti dividere.>>
*Dividere ?di che stava parlando*
Risposi che non capivo a cosa si riferisse e gli chiesi che cosa era successo.
Stavolta rispose il capitano Erwin:<<il gigante bestia ha aperto una breccia nelle mura del castello, una trave ti ha colpito in testa e ti ho fatto svenire. Proprio per questo, per scampare  dall'attacco dei giganti ,siamo dovuti fuggire e ci siamo rifugiati nella cantina di questa casa abbandonata. Ed è proprio per questo che non ti sei potuto trasformare in gigante e salvarci.>>
Per la prima volta nella mia vita non mi interessò dei giganti e non mi interessò  delle persone ferite al mio fianco..mi interessava solo sapere dov'era Mikasa.
Non la vedevo nella cantina e questo lasciò in me un senso di sconforto ineguagliabile ,mi feci forza e chiesi lo stesso dov'era.
I due al comando mi risposero che probabilmente era con l'altro gruppo diretto verso la foresta degli alberi giganti dalla parte opposta  della nostra posizione attuale . Aggiunsero che il giorno seguente dopo aver fatto calmare le acque ci saremo anche ci saremmo  diretti verso di loro.
Fui molto sollevato e nello stesso tempo amareggiato.
*Proprio adesso doveva succedere tutto questo?*

Narratore Onnisciente P.O.V(me)

I due ragazzi ,già divisi, salirono rispettivamente sul punto più alto che potevano raggiungere.
Mikasa raggiunse l'estremità di un ramo dell'albero più alto della foresta in cui si trovava. Eren  salì sul campanile abbandonato della città in cui si trovava.
Entrambi guardavano nella direzione dove si trovava l'altro .Era ormai l'alba e il sole tiepido del primo mattino riempiva lo sguardo dei due, che invano cercavano gli occhi dell'amato lontano.

Ho fatto un capitolo di più di 1000 parole wow ,mi piace come capitolo spero piaccia anche a voi.
Scrivete nei commenti quello che volete vedere .
*Scompaio*

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