CAPITOLO 36
CAPITOLO 36
Maddy
Dopo quella chiacchierata così "piacevole" con l'agente di Caleb, stava filandotutto liscio, o almeno così sembrava. Io e Caleb cercavamo di vederci il piùpossibile per passare del tempo insieme come due persone normali, ma un veroe proprio primo appuntamento non ce l'avevamo ancora avuto... Un'altra settimana all'università si era conclusa, gli esami del primo semestre erano andatipiuttosto bene, ero fiera dei miei risultati. Io, Alyssa e Jade stavamo uscendodall'università.
«Questa settimana è stata infernale» disse Jade esausta, non aveva tutti i torti,tra un esame e l'altro non avevamo nemmeno trovato del tempo per passare unaserata tranquilla tra di noi.«Concordo pienamente» disse Alyssa specchiandosi sul display del cellulare,un giorno o l'altro sarebbe andata a sbattere contro qualcuno o qualcosa.
«Dobbiamo distrarci un po' che ne dite?» dissi io improvvisamente, tutto iltempo che avevo libero cercavo di passarlo con il mio ragazzo e così facendoavevo un po' trascurato le mie amiche.
«Che proponi?» chiese Jade mentre ci stavamo incamminando alla macchinadi Alyssa. Eh si le cose non erano molto cambiate da due mesi a questa parteAlyssa era il nostro taxi personale.«Una bella cena fuori?» chiesi alle mie amiche, loro si scambiarono un'occhiata complice e poi guardarono me, sapevo già che erano d'accordo con la miaproposta.
«Io ci sto ditemi posto e ora» disse Alyssa, evidentemente si era scordata chedoveva venirci a prendere lei, ma non glielo ricordai.
«Niente male come idea» disse Jade in tono di approvazione, bene finalmenteuna serata solo ragazze, niente Caleb, niente Mark e nemmeno Red.
«Perfetto allora» dissi io contenta. Alyssa mi diede un passaggio a casa, avevobisogno di farmi un bel bagno.
Appena entrata in casa mi buttai letteralmente sul divano, ero veramente stremata. Mi stavo addormentando quando mi arrivò un messaggio sul cellulare. A fatica mi alzai per andare a recuperare la borsa che avevo lasciato a terra. Guardai il display illuminato, era Caleb.
Caleb non fece altre domande, ci scrivevamo spesso durante la giornata io sapevoquel che faceva lui e viceversa.
Il pomeriggio passò velocemente, erano già le diciannove e venticinque, fortunatamente ero già pronta. Guardai il cellulare per vedere se Caleb mi avevascritto ma nulla. Misi il telefono in borsa. Avevo optato per un outfit semplicema abbastanza elegante. Pantaloni neri aderenti, top di pizzo nero e una giaccanera, avevo mezza idea di mettere i tacchi alti ma alla fine optai per un paio distivaletti con il tacco non troppo alto, infondo era una serata tra amiche e nondovevo far colpo su nessuno. Alyssa e Jade suonarono il campanello, mentre mistavo specchiando. Erano arrivate.
«Arrivo aspettatemi di sotto» dissi al citofono. Sentii Jade sbuffare, mammamia quanta fretta ogni volta.
«Va bene ma muoviti» mi disse la mia amica, è veramente impaziente a volte.
«Arrivo!» dissi io alzando gli occhi al cielo. Mi assicurai di chiudere bene laporta di casa, avevo l'ansia che entrassero i ladri, era una mia paura. Misi lechiavi in borsa e scesi le scale. Alyssa non si era preoccupata di parcheggiare lamacchina, ma si era piazzata con le quattro frecce davanti al portone. Mi avvicinai alla macchina.
«Eccomi quanta fretta» dissi sistemandomi la borsa sulla spalla.
«Ho prenotato per le otto da "SteakHouse by Martin"» mi spiegò Alyssa cheera al volante. Io guardai l'ora sul cellulare. Era ancora presto.
«Sono le sette e mezza, lì ci arriviamo in meno di dieci minuti» dissi cercandodi tranquillizzare le mie amiche, ma il mio tentativo fu vano.
«Sali senza fare tante storie» mi disse Alyssa, aprii lo sportello anteriore e misedetti davanti. Per una volta Jade si era seduta dietro, chissà perché, avevo notato che teneva il cellulare in mano e ogni tanto le arrivavano dei messaggi, pensaiche fosse strano, ma decisi di non indagare. Alyssa partì. Stavamo ascoltando lamusica alla radio quando Jade ruppe il silenzio.
«Ho una fame da lupi» affermò, eravamo in due.
«A chi lo dici» dissi io dandole ragione, Alyssa invece era troppo impegnata acanticchiare una canzone che passava alla radio per ascoltarci.
Dopo dieci minuti arrivammo al ristorante, eravamo in anticipo ma ci diederoil tavolo lo stesso, non era la prima volta che cenavamo lì anzi, ci eravamo statemolte volte e le cameriere ci conoscevano bene. Ci sedemmo al nostro solito tavolo vicino alla vetrata, era un bel posto, tranquillo e non troppo chic, giusto pernoi insomma. Di venerdì sera i tavoli erano quasi tutti occupati. Dopo poco checi eravamo accomodate arrivò Martin il proprietario a prendere le ordinazioni,un uomo molto simpatico sulla quarantina, alto con due spalle larghe.
«Ragazze che piacere rivedervi! Che vi porto?» ci chiese con il suo solito tonogentile, era sempre di buon umore.
«Buonasera grande capo... per me una Tè alla pesca e un hamburger senzainsalata con patatine» dissi, lui mi sorrise e scrisse nel suo blocchetto. Le mieamiche chiusero il menu, probabilmente non si erano ancora decise.
«Perfetto, voi invece?» chiese Martin guardandole, loro si guardarono, Jade eradi fianco a me mentre Alyssa ci stava di fronte.
«Io come Maddy» disse Alyssa.
«Anche io!» esclamò Jade. Martin le stava guardando divertito, e anche io.Andava a finire sempre così, ordinavamo da mangiare tutte e tre la stessa cosa.
«Che fantasia!» scherzò Martin in tono divertito. Scoppiammo a ridere. Pocodopo ci portò le bibite che finimmo ancora prima di iniziare a mangiare. Stavamochiacchierando tranquillamente con Alyssa e Jade e non mi accorsi della serpeche si era piazzata vicino al nostro tavolo.
«Bene bene, ma guarda chi si vede» disse Nathalie incrociando le braccia alpetto. Posai il bicchiere di Coca e la guardai, poi notai la presenza di Glenn chele stava tenendo un braccio intorno alle spalle. "Di bene in meglio" pensai.
«Ragazze anche voi qui!» disse Glenn salutandoci, lui era pure simpatico, l'unico difetto è che stava sempre con Nathalie.
«Ciao Glenn che piacere vederti» lo salutai senza dare importanza alla serpeche gli stava di fianco. Sapevo, anche senza guardarla, che mi stava fulminandocon lo sguardo.
«Nathalie gira al largo, non è serata» disse Alyssa fissandola con disprezzo.
«Se andandovene ci fareste un favore» disse Jade con un finto sorriso, io stavoconcentrata su Glenn.
«Andiamo bimba» gli disse. Stavo per vomitare. Bimba? Sul serio?! Era proprioun cretino quel ragazzo, o ingenuo, non lo so, fatto sta che si era fatto abbindolareda quella li.
«Si andiamo, non vale la pena dare importanza a questo branco di deficienti»disse Nathalie, pensava di offenderci? L'unica deficiente li era lei e nessun'altra.Mi limitai a sorseggiare un goccio di Tè. Pensavo se ne andasse senza fare storieinvece si avvicinò al mio orecchio.
«Buona serata puttanella» mi disse e in un sussurro, per non farsi sentire dallealtre. Ero al limite della rabbia, sbattei il bicchiere sul tavolo, le mie amiche sussultarono, Glenn non teneva più il suo braccio intorno a Nathalie. Successe tuttoin mezzo secondo, mi alzai di scatto e la presi per i capelli. C'era talmente tantagente che la maggior parte delle persone non si accorsero di nulla. I tavoli vicinoa noi invece si stavano godendo la scena divertiti, non mi interessava se stavodando spettacolo, doveva darci un taglio.
«Sei finita piccola imbecille, ripeti ciò che hai detto!» dissi in un ringhio, Nathalie cercò di staccarsi dalla mia presa ma non ci riuscì, più lei cercava di scansarsipiù le tiravo i capelli, era una bella sensazione, avevo il potere. Mi sembrò cheanche Glenn fosse divertito, forse allora non era un totale cretino come credevo,mi lasciò fare senza intromettersi.
«Sei una selvaggia lasciami i capelli!» disse la mia nemica senza cercare diurlare, infondo eravamo in un luogo pubblico, un po' di contegno ci voleva.
«Sei fortunata che non te li strappo tutti dalla testa, vedi di aprire bene le orecchie una volta per tutte. Devi lasciare in pace me e le mie amiche hai capito?!E Glenn fammi un favore quando ci passate o ci incrociate anche all'universitàtienila a guinzaglio» dissi io, Glenn mi guardò in cenno di assenso. A quel puntolasciai i capelli di Nathalie e come se non fosse successo nulla mi risedetti al mioposto.
«Io ti denuncio, non devi mettermi le mani addosso» disse Nathalie alzando itoni, io non la guardai.
«Andiamo su... muoviti» le disse Glenn spingendola per farla schiodare dallasua posizione.«Andate al diavolo tutte e tre» furono le ultime parole della stronza. Più cercavo di comprendere la rabbia e il rancore che aveva nei miei confronti e meno cicapivo. A questo punto dietro questi sentimenti c'era qualche cosa di più ma noncapivo che cosa.
«Tesoro dovevi trattarla così già da molto tempo fa» affermò Alyssa riportandomi alla realtà, guardai la mia amica, in effetti aveva ragione, la storia andavaavanti da anni, ma solo nell'ultimo periodo ero riuscita a trattarla come lei trattava me.
«Meglio tardi che mai» dissi alzando il bicchiere in aria e le mie amiche fecerolo stesso. Non volevo più pensarci, volevo godermi la serata senza pensare a lei ea quanto fosse cattiva e superficiale.
I nostri piatti erano finalmente arrivati, il servizio era stato un po' lento a causa ditutta quella gente. Ma ne era valsa la pena aspettare. L'hamburger era buonissimoe le patatine ancora di più. Ero talmente concentrata a mangiare per accorgermiche Jade, che stava di fianco a me, non aveva staccato un secondo gli occhi daltelefono. Guardai Alyssa e ci capimmo con un solo sguardo.
«Jade si può sapere con chi messaggi?!» chiese lei curiosa, io le sorrisi era lastessa domanda che le volevo fare io. Jade non sembrava aver sentito perchécontinuò a mangiare e allo stesso tempo continuò a scrivere, cercai di sbirciarema non riuscii a capire di chi si trattasse.
«Mi sa che non ti sta a sentire... Ehi pianeta Terra chiama Jade!» dissi io passandole una mano davanti agli occhi, a quel punto lei posò il cellulare e ci guardòconfusa. Era sulle nuvole, peggio di Alyssa quando penava a Mark. C'entrava unragazzo ne ero quasi certa, il mio sesto senso capì che si poteva trattare di unapersona nello specifico, che conoscevamo tutte e tre.
«Eh che c'è?! Parlate con me?» ci chiese sorseggiando la sua Coca, si era resaconto che sospettavamo qual cosa.
«No guarda, sto parlando con il fantasma che sta qui di fianco a me! Ovvio cheparlo con te... ti ho chiesto con chi stai scrivendo da dieci minuti?!» Alyssa riformulò la domanda, ora Jade non poteva far finta di non aver sentito, io mi spostaisulla panca per guardarla meglio, ci stava nascondendo qualcosa.
«Nessuno di importante... mia madre che mi ha chiesto a che ora torno» dissepoi cercando di essere convincente, ma ai miei occhi non lo era per niente, nemmeno Alyssa le credeva perché mi guardò con un mezzo sorriso.
«Chissà perché ma non ti credo amica mia... sputa il rospo» dissi io guardandola fisso. Jade mi guardò poi guardò Alyssa e poi spostò lo sguardo altrove, nonvoleva dirci nulla.
«Ragazze nessuno davvero, ve lo direi... guardate arriva Martin con la doppiaporzione di patatine!» disse cercando di distrarci. Decisi di mollare la presa per un po' ma sarei tornata presto all'attacco, dovevo capire se il ragazzo in questione era quello che pensavo io.
«Brava brava cambia discorso!» le disse Alyssa addentando una patatina. Trattenni una risata, la stava guardando veramente male, Jade non le diede corda e ildiscorso morì lì.
Dopo una ventina di minuti avevamo finito di divorare tutto ciò che avevamoordinato, mancava solo il dolce.
«Ho una domanda per te Jade!» dissi io guardando la mia amica che voltò la testa nella mia direzione, Alyssa puntò i gomiti sul tavolo e incrociò le dita sapevabene che stavo tornando all'attacco.
«Mmm il tuo sguardo non mi piace proprio per niente» mi disse Jade prendendo il suo bicchiere. Era in trappola e lo sapeva bene.
«Sbaglio o hai fatto colpo su Red la settimana scorsa a casa di Caleb?» le chiesicome se fosse la cosa più naturale del mondo, Jade poggiò il bicchiere e nonsapendo che cosa dire si agitò sulla panca di legno. Avevo fatto centro ne eroconvinta.
«Allora non l'ho notato solo io» mi diede man forte Alyssa, io la guardai divertita. Per una volta eravamo riuscite ad incastrare la nostra cara Jade.«Ma che dite ragazze... Red ma quando mai? Ci ho solo fato due chiacchierequando abbiamo lasciato te e Caleb da soli» disse riferendosi alla sera dell'Homecoming. Stava negando l'evidenza, ma non mi sarei arresa così facilmente enemmeno Alyssa.
«Non me la racconti giusta» dissi io in tono accusatorio, lei mi fulminò con losguardo, mi limitai a farle un sorriso insolente.
«Non è che ti stai scrivendo con lui?» le chiese Alyssa indicando il suo cellulareche non aveva smesso di vibrare per un secondo. Lei lo guardò e lo mise in borsa.
«Vi state facendo dei film mentali assurdi» ci disse. Né io né Alyssa continuammo con l'interrogatorio, prima o poi la verità sarebbe saltata fuori. Potevo semprechiedere a Caleb, infondo Red era sempre con lui, doveva per forza sapere qualcosa.
Caleb
Dopo quella spiacevole discussione con Jaxon i giorni erano passati in fretta,era già arrivato il venerdì, la settimana era quasi finita e il giorno della prima siavvicinava sempre di più. Io e Maddy cercavamo di vederci il più possibile, nondovevamo dare nell'occhio dunque stavamo attenti a che luoghi frequentare, ero stufo di nascondermi, ma non potevo fare in altro modo, in giro per le strade erapieno di ragazzine urlanti e giornalisti pronti per nuovi gossip. Non avevamoancora avuto un vero e proprio primo appuntamento e questo mi turbava parecchio, volevo essere perfetto e migliore per lei, dovevo architettare al più prestoqualche cosa di eclatante. Jaxon aveva detto che avrei dovuto portarla alla festaper l'uscita del film, ma Maddy non sembrava averne tanta voglia a dirla tutta, ecome biasimarla, doveva ancora abituarsi al mio mondo. Portarla lì però avrebbeavuto i suoi vantaggi, l'avrei fatta conoscere pubblicamente e così facendo nonavremmo più dovuto nasconderci da nessuno. Avrei trovato una soluzione anchea questo, un passo alla volta.
Era venerdì sera e avevo sentito da poco la ragazzina, mi aveva detto che avrebbepassato una serata con le sue amiche, ultimamente per stare con me le aveva vistepoco, io invece ero con i ragazzi.
«Amico non vedi Maddy sta sera?» mi chiese Red sedendosi di fianco a me indivano, quella sera stranamente aveva tenuto sempre il cellulare in mano.
«Le ho scritto poco fa e mi ha detto che passerà una serata tra ragazze» spiegaiio spegnendo la TV. Non potevamo rimanere tutta la sera a casa era da sfigatidovevamo fare qualcosa.
«Si ho visto lei, Alyssa e Jade andare via insieme dall'università» spiegò Markentrando in salotto, lui sapeva sempre ciò che facevano le ragazze, le frequentavaspesso perché erano all'università insieme, il che mi faceva piacere così potevatenere d'occhio la mia ragazza.«Dobbiamo organizzare qualcosa anche noi» proposi alzandomi in piedi, stavoragionando, ma non mi veniva in mente nulla di divertente, ero a corto di idee.Guardai i miei amici in cerca di aiuto, solo Mark ricambiò il mio sguardo, Redera troppo impegnato a scrivere al cellulare, chissà con chi stava parlando.
«Qualsiasi cosa tu abbia in mente mi sta bene» disse Mark, peccato però che ioin mente non avessi assolutamente nulla.
«Red sei con noi?» chiesi io alla mia guardia del corpo che si era alzato in piedi,mi stavo stufando del suo comportamento, era strano da un po' di giorni, ma chegli stava prendendo?!«Mi sa che non ci sta ascoltando» disse Mark avvicinandosi a me, ci scambiammo uno sguardo di intesa, anche Mark sospettava che ci fosse qualcosa di strano.
«Vi sto ascoltando, aspettate un attimo sto rispondendo ad un messaggio» cidisse Red alzando lievemente lo sguardo dal display. Ero quasi certo che c'entrasse una ragazza...
«E da quando tu messaggi?» gli chiesi io incuriosito, lui mi guardò male, nonserviva reagire così, probabilmente non aveva voglia di scherzare. Mark alzò le mani in segno di resa, aveva paura di Red, in effetti era una montagna.
«Si infatti, prima d'ora non ti ho mai visto così concentrato» disse il mio migliore amico a bassa voce, la situazione si stava facendo divertente. Volevo scoprirecon chi si stava scrivendo, e in un modo o nell'altro ci sarei riuscito.
«Fidatevi non è nulla di importante» disse Red cercando di essere convincenteai nostri occhi, ma il suo tentativo fallì miseramente, non era bravo a recitare,non aveva proprio imparato nulla da me.
«Ah allora non ti spiace se diamo una sbirciatina» dissi avvicinandomi a lui,Mark mi imitò. "Caro Red sei in trappola" pensai.
«Non vi azzardate» disse facendo un passo indietro puntandoci un dito contro.Mark mi guardò con un sorrisetto malefico e io ricambiai.
«Caleb bloccalo!» mi urlò il mio migliore amico, io non esitai nemmeno perun secondo e mi fiondai sul cellulare di Red, lui pose resistenza ma non avrebbevinto così facilmente.
«Finitela tutti e due, dovete farvi i cazzi vostri» disse con aria molto seria.Fortunatamente si era distratto e io utilizzai quel preciso secondo per sfilargli iltelefono dalle mani, ora il controllo era mio. Mi dispiaceva comportarmi così,stavamo spiando la sua vita, ma insomma eravamo amici dovevamo pur saperechi aveva scalfito il suo cuore di ghiaccio.
«Preso!» dissi a Mark che mollò il braccio di Red, eravamo proprio dei bambiniquando capitavano momenti del genere.
«Restituiscimi immediatamente il telefono» disse la mia guardia del corpo. Capii dal suo tono che era esausto, io gli feci l'occhiolino e entrai nella lista dei suoicontatti. C'era un numero non salvato sopra tutte la chat... alzai lo sguardo nellasua direzione.
«Dai siamo amici, che hai da nascondere? Vediamo un po' con chi ti stai scrivendo da mezz'ora... Oh bene bene, la cosa si fa interessante» dissi io scorrendola chat, lessi con attenzione alcuni messaggi che trovai tra gli ultimi... poi capiio intuii con chi si stava scrivendo.
Se due più due faceva quattro da quei messaggi si poteva benissimo dedurre cheRed si stava sentendo con una delle due migliori amiche della mia ragazza, maquale delle due? Alzai lo sguardo divertito, Mark non stava capendo, non avevaancora letto il contenuto dei messaggi.«Oh bene bene, ti stai sentendo con quale delle due migliori amiche di Maddy?!» chiesi con tono interrogativo. Red si passò una mano sui capelli corti epoi si mise le mani in tasca. Ormai non poteva più mentire, ad ogni modo erocontento per lui. Mark era stupito dalla mia domanda tanto che si avvicinò a mecon aria interrogativa, sapevo bene la sua paura.
«Che cosa?! Fa vedere» mi disse poi levandomi il cellulare dalle mani, era agitato. Red si avvicinò a noi.
«Datemi il telefono!» sbottò stappandolo dalle mandi di Mark che rimase deluso, non aveva fatto in tempo a leggere nemmeno mezza frase.
«Ok, ok calma amico. Eravamo solo curiosi, spero solo che non sia Alyssa leiè già prenotata per me!» disse il mio migliore amico. Sorrisi per la sua affermazione, finalmente aveva ammesso che era interessato ad Alyssa, io e Red ciguardammo con sguardo complice.
«Fai sul serio?! Ma se non te la fili nemmeno di striscio!» dissi io per cercaredi fargli dire di più. Bene, io uscivo con Maddy e prima o poi i miei amici sisarebbero fidanzati con le sue migliori amiche. "Surreale" mi disse la mia testa.
«Beh come dire... voglio farmi desiderare» mi confessò Mark. Ora tutto il quadro mi era più chiaro. La situazione era veramente da film... ma questa volta sitrattava della realtà, nessuno qui stava fingendo.
«Ma se ti sbava già dietro, anche Maddy mi ha confessato che la cara Alyssa ècotta di te» non riuscii a mantenere il segreto, forse dovevo starmene zitto ma fupiù forte di me, Mark doveva sapere che Alyssa aveva un debole per lui.
«Comunque io sono ancora qui» disse Red interrompendo la nostra conversazione. Io e Mark tornammo a guardarlo, Red non ci aveva ancora spiegato nulla,era il suo turno dovevamo dargli spazio.
«Vuoi dirci con chi ti senti?! Con Alyssa o con Jade?» chiesi, ma dentro di mesapevo già la risposta, il suo tipo era decisamente Jade.
«Con Jade. E comunque non ci sentiamo, semplicemente ci mandiamo qualchemessaggio qui e lì nulla di che» finalmente Red aveva sputato il rospo, grazie aDio non era stato così difficile farglielo ammettere. Chissà se Maddy aveva giàscoperto tutto... speravo di no volevo darle io la notizia.
«Che sollievo!» esclamò Mark passandosi una mano sulla fronte, per un brevemomento aveva temuto di aver perso la sua potenziale nuova fiamma.
«Sono contento per te, ha le palle quella ragazza, non vi ci vedo male insieme»dissi dando una pacca sulla spalla a Red, lui ricambiò ma non era tanto convintodelle parole che avevo appena detto.
«Frena frena frena, non mi ci voglio mettere insieme, sono troppo impegnatoper avere una relazione» ammise. Lo guardai storto, stava forse dicendo chenon aveva tempo per una relazione perché lavorava troppo per me? Scaccia quelpensiero dalla testa, non era il momento di affrontare un discorso così delicato.
«Vedremo! Io non ne sono tanto convinto, ad ogni modo ho deciso che cosafaremo, raggiungiamo le ragazze» dissi prendendo il mio chiodo di pelle daldivano, non avevo idea migliore di quella. Mark era sicuramente d'accordo conme, mentre Red scosse la testa come a dire "Assolutamente no".
«Si amico è quello che volevo dire anche io... ma aspetta tu non puoi uscireti riconosceranno tutti in quel posto» si preoccupò il mio migliore amico. Nonaveva tutti i torti, ma non potevo perdere un occasione del genere, avrei rischiatovolentieri per vedere Maddy.
«Tranquillo, mi metterò un cappellino, in modo che nessuno mi veda in volto»decisi su due piedi. Avrebbe funzionato? Non ne avevo la minima idea.
«La tua mi sembra una pessima idea» disse dopo qualche secondo Red, immaginavo che quella sarebbe stata la sua reazione, non mi stupii affatto.
«A me sembra un'idea fantastica, passerò la serata con la mia ragazza» dissipendendo il cappellino nero e le chiavi della Ferrari dalla tasca, le lanciai al miomigliore amico che se le rigirò in mano come se fossero un oracolo.
«Guida tu!» dissi infilandomi il cappellino. Lui mi guardò, gli occhi gli stavanobrillando.
«Wow se mi fai guidare la tua macchina significa che sei proprio di buon umore»disse con entusiasmo avviandosi alla porta, in effetti aveva ragione, per qualchestano motivo ero di buon umore.
«Red pensi di muoverti o rimani qui?!»gli chiesi, non si era mosso nemmeno di un passo, doveva sciogliersi un po'.
«Se fai una stronzata anche piccola ti riporto qui!» disse in tono convinto superandomi a passo spedito, io risi tra me e me.
«Agli ordini papà!» dissi chiudendo la porta di casa. La serata si stava facendointeressante, decisi di non avvisare Maddy, volevo vedere la sua faccia nel momento stesso in cui mi avrebbe visto.
Maddy
Avevamo finito da poco di mangiare, stavamo aspettando di ordinare il dolce. Ioe le mie amiche stavamo passando una bella serata, l'unica cosa negativa era losguardo truce di Nathalie che ogni tanto si voltava nella nostra direzione, ma chevoleva da noi?!
«Secondo voi che cosa stanno facendo i ragazzi?» chiesi più a me stessa che allemie amiche, mi stavo riferendo a Caleb, Mark e Red se non fosse chiaro. Alyssae Jade mi guardarono, stavano ragionando anche loro sulla mia domanda.
«Dite che sono tutti insieme?» chiese Alyssa incuriosita, non lo escludevo sinceramente, da come avevo potuto vedere anche in passato, Caleb passava moltotempo con i suoi amici.
«Può essere si, infondo Red è sempre a casa di Caleb» disse Jade convinta, eraproprio come aveva detto lei, Red stava con Caleb sempre, era il suo lavoro, gliguardava le spalle. Il telefono di Jade vibrò sopra il tavolo, era un po' che non learrivavano messaggi. Lei non lo prese, fece finta di non sentirlo, altro segnale checi stava nascondendo qualche cosa.
«Maddy sta sera sei particolarmente attenta al mio cellulare, smettila!» mi ammonì lei, ma infondo sapevo che non era arrabbiata. Come lei era curiosa di ciòche succedeva tra me e Caleb, o tra Alyssa e Mark, anche noi volevamo sapere.Prese il cellulare e entrò nella chat.«Stiamo solo cercando di capire chi è il ragazzo misterioso, tutto qui» cercò digiustificarsi Alyssa, Jade non aveva risposto. Stava fissa sul suo schermo. Che leprendeva adesso?
«Ragazze!» esclamò preoccupata alzando lo sguardo dal dispaly.
«Si?!» la incitai io, stava mettendo ansia anche a me, odiavo quando ci mettevatroppo tempo a dire le cose.
«Cazzo!... Loro stanno venendo qui» disse d'un tratto, Alyssa sgranò gli occhie io feci lo stesso, presi il mio cellulare per vedere se Caleb mi aveva scrittoqualcosa ma nulla. Tornai a guardare Jade.
«Non scherzare dai, abbiamo capito non ti senti con Red, adesso però non farcela pagare inventando cavolate» disse Alyssa precedendomi e incrociò le bracciaal petto, odiava quando Jade inventava balle, e anche io. Ma forse sta volta nonci stava mentendo.
«Non è una cavolata e si mi sono scritta con Red, ma nulla di importante»ammise lei finalmente, era stato difficile farglielo ammettere. Io sospirai, il miosesto senso non aveva sbagliato nemmeno stavolta.
«Fa vedere...» dissi io strappandole il telefono dalle mani.
Lessi il messaggio due volte. Caleb aveva i miei stessi sospetti e aveva rubatoil telefono all'amico, risi tra me e me. Jade non aveva mentito, la guardai sorridendo, ero contenta della piega che stava prendendo la nostra vita sentimentale.Mancava solo Mark a dichiararsi.
«Già, il mio sesto senso non commette errori!» dissi felice. I miei dubbi eranosempre fondati.
«Fa vedere, fa vedere... cavolo Jade per quanto volevi tenercelo nascosto?!»disse Alyssa dopo aver letto il messaggio, Jade si scostò una ciocca di capellirosa dietro l'orecchio. Non sapeva che dire.
«E dai su, ridatemi il cellulare, non è nulla di che ve lo giuro» disse riprendendosi il telefono, non doveva giurare proprio un bel niente, c'era qualcosaeccome.
«Beh vedremo, io non ne sono convinta, farete scintille voi due» dissi ridendo,Jade mi fulminò con lo sguardo ma dopo poco sorrise anche lei. Eh si qualcunoera riuscito a rubarle il cuore.«Perfetto, ora l'unica deficiente che è rimasta da sola sono io» sbuffò Alyssa,io e Jade spostammo la nostra attenzione su di lei, la sua espressione era quelladi una bambina capricciosa.
«Sono sicura che prima o poi Mark si dichiarerà, fidati di me» la rassicuraiprendendole la mano. In fondo ero convinta che lei piacesse a Mark da moltotempo, non potevo sbagliare più di tanto.«Sai forse qualcosa che io non so?!» mi chiese lei inclinando la testa di lato.Volevo sapere qualcosa in più, ma purtroppo non sapevo nulla che lei non sapesse già.
«Purtroppo no, chiamalo sesto senso femminile» le dissi facendole l'occhiolino, lei si abbandonò sulla panca dove stava seduta.
«Comunque volevo dirvi che Nathalie non ha smesso nemmeno per un secondo di guardarci, mi irrita quella ragazza» ci disse Jade voltando un po' il capoverso il suo tavolo, purtroppo era abbastanza vicina a noi, l'avrei volentierispedita fuori a calci.
«Ma si, lasciala guardare» le dissi cercando di farle distogliere lo sguardo dalsuo tavolo. Più attenzioni le davamo peggio era.
«Guarda la sto pure salutando per quanto mi interessa» disse Alyssa salutandocon la mano, era veramente impossibile quella ragazza, trattenni una risata.Nathalie la stava letteralmente fulminando, mentre Glenn che le stava di frontesi stava trattenendo dal non ridere.
«Sei incredibile, guarda la sua faccia» dissi io scoppiando a ridere. Le mieamiche non riuscirono a trattenersi e mi seguirono con la loro risata. Stavamofacendo confusione dovevamo calmarci se no Martin ci avrebbe sbattute fuori.
«Devo prepararmi psicologicamente, ho bisogno di un dolce» ammise Jadetornando seria, mi stavo divertendo così tanto che mi ero scordata che i ragazzisarebbero arrivati a breve.«Concordo, non sono pronta per vedere Mark, sono pure vestita di merda»disse Alyssa prendendosi la testa tra le mani. Oh mamma stavano facendo undilemma per il nulla.
«Ma quando mai! Voi vi fate troppi problemi per niente» dissi alzando gliocchi al cielo.
Dopo quello che mi sembrò un secolo Martin arrivò a portarci i nostri dolci,come sempre avevamo ordinato i nostri amati Frappè, questa volta avevo optatoper uno alla vaniglia. Mentre lo sorseggiai mi venne in mente la scena in mensacon Nathalie.
«Vi ricordate a inizio anno quando ho versato un frullato simile a questo intesta a Nathalie?!» chiesi alle mie amiche divertita, cercai di non soffocarmi.Loro si scambiarono un'occhiata, era ovvio che se lo ricordavano.
«E chi se lo scorda più quell'episodio» disse Alyssa continuando a sorseggiareil suo Frappè alla fragola.
«Sei stata grande veramente, come prima che l'hai presa per i capelli, glielestai facendo pagare tutte una per una» mi disse Jade in tono orgoglioso, poialzò il suo Frappè in alto e noi facemmo lo stesso, era un buon motivo per brindare.
«A chi è che la stai facendo pagare?» mi chiese il mio ragazzo con voce roca,non mi accorsi del suo arrivo, per poco non persi il Frappè a terra. Dovevapiantarla di piombarmi alle spalle.
«Mi hai fatto prendere un colpo, ragazzi sedetevi pure» dissi alzandomi inpiedi e diedi una pacca sulla spalla a Caleb. Portava un cappellino nero con ilfrontino, faticavo a vedergli gli occhi. Red si sedette vicino a Jade mentre Markvicino ad Alyssa. Io tornai al mio posto e Caleb si mise di fianco a me, fortunatamente le panche erano molto spaziose.
«Alyssa sei veramente splendida questa sera» disse Mark guardando con approvazione la mia amica, voleva farla svenire sul momento?! Lei diventò rossa,ma poi cercò di ricomporsi per quanto le fu possibile.
«Ti senti bene Mark? Non è da te fare complimenti» gli disse Alyssa in tonoconvinto, trattenni un sorriso, Mark non si aspettava una risposta del genere daparte sua.
«Sto più che bene» le disse lui allungando una mano dietro lo schienale dellapanca, la mia amica diventò un pezzo di ghiaccio. Caleb li stava guardandodivertito e anche io.
«Scusa della soffiata, non ho potuto dire di no» fu Red a parlare, si stava rivolgendo a Jade, lei lo guardò con sguardo ammiccante, ci stava provando spudoratamente.
«Figurati, è un piacere» si limitò a dire. Io stavo sorseggiando il mio Frappètranquilla, sotto lo sguardo attento di Caleb, ogni tanto si guardava intorno perassicurarsi che nessuno lo avesse riconosciuto.
«Dammi un po' di frullato, ha l'aria di essere delizioso» mi disse poi cercandodi strapparmelo dalle mani, io lo allontanai.
«No, lo voglio tutto io» dissi con tono capriccioso, lo stavo prendendo in girovolevo vedere la sua reazione. Le altre due coppiette invece si stavano facendogli affari loro.
«Sei proprio perfida» mi disse Caleb spostando il suo sguardo in un'altra direzione.
«Dai che scherzo, tieni» gli dissi ridendo, lui mi strappò il bicchiere dallemani prima che cambiassi idea.
«Comunque ragazzi peccato che non siete arrivati prima vi siete persi Maddyche prendeva per i capelli quella ragazza laggiù» disse Alyssa attirando la nostra attenzione. Le avevo spiegato più di una volta che non stava bene indicarela gente, ma lei non mi dava mai retta. Caleb si voltò proprio verso Nathalie, poiguardò me. La scintilla che intravidi passare sui suoi occhi non mi piacque perniente.
«Noo! Ma come ho fatto a perdermi una scena del genere, comunque lei checi fa qui? E soprattutto che ci fa con Glenn?» chiese Mark sconcertato, in effettitutti eravamo sorpresi del fatto che Glenn si fosse fatto imbambolare da unavipera come lei.
«Pare che escano insieme, mi dispiace per Glenn non è così antipatico» Jadedisse la sua, la pensavo esattamente come lei. Caleb era tornato a guardare lamia acerrima nemica che era impegnata a civettare con il suo nuovo boy.
«Dunque sarebbe quella la ragazza che ti da fastidio?» chiese d'un tratto riportando la sua attenzione su di me. Prima di rispondere pensai bene a che cosadire.
«Proprio lei, ma tranquillo l'ho messa al suo posto» dissi tranquilla, lo sguardo di Caleb non mi faceva stare tanto tranquilla, avevo la strana sensazione cheavesse qualcosa in mente.
«Certo che potrebbe guardarci anche meno, che vuole un autografo?» chiesepoi divertito. Non riuscii a rispondere perché il mio ragazzo si era già alzato inpiedi, si sistemò il cappellino poi guardò i suoi amici. Red lo stava pregando insilenzio di non fare cazzate, Mark invece era divertito.
«Dove pensi di andare?» gli chiesi tirandolo per un braccio, lui non si mossedi mezzo millimetro. Lo lasciai andare, sapevo che non era semplice dissuaderlo dalle sue idee folli, era talmente testardo...
«Ragazzina tu non ti preoccupare torno subito, qualcuno di voi ha una penna?» chiese poi ai nostri amici. Alyssa iniziò a frugare nella sua borsa, avetepresente Mary Poppins? Bene, le loro borse hanno lo stesso potere a quantopare. Alzai gli occhi al cielo.
«Non mi sembra proprio il caso» dissi io fissando Alyssa ma lei non mi stavaascoltando, cercai l'aiuto di Jade ma nulla. Merda! Avevo capito che si era messo in testa, la vedevo tragica.
«Ecco a te la penna» disse Alyssa porgendola al mio ragazzo.
«Ti ringrazio» disse Caleb avviandosi a testa bassa verso il tavolo di Nathalie.Non smisi di guardarlo nemmeno per un secondo.
«Perché deve fare sempre così?!» imprecò Red a bassa voce, me lo chiedevoanche io.
«Lo conosci com'è» dissi io continuando a fissare la schiena dal mio ragazzo,più lui si avvicinava al tavolo di Nathalie più il mio respiro accelerava.Era arrivato... cazzo... guardai lui poi Glenn e dopo Nathalie che se ne stavaferma immobile sulla sua sedia, dal suo sguardo scioccato capii che si era resaconto di chi era la persona che gli stava davanti.
«Nathalie è paralizzata» disse Jade in tono divertito, non sapevo che cosa citrovava di divertente. Distolsi lo sguardo da Caleb e mi misi a guardare Alyssache trattenne una risata.«Mamma santa, non guardo ho paura di quello che potrebbe succedere» dissiagitandomi sulla panca. L'istinto fu quello di darmela a gambe, Nathalie me l'avrebbe fatta pagare, ne ero sicura. Dopo qualche secondo Jade sussultò.
«No vi prego, le ha fatto davvero l'autografo sul tovagliolino, è un grande»disse Alyssa eccitata. L'aveva fatto davvero...
«Lo è eccome, eccolo che torna» disse Mark fiero di ciò che aveva fatto il suomigliore amico. Red non pronunciò nemmeno una parola. Io lo guardai tornare.Caleb si risedette vicino a me e prese il frullato in mano come se non fossesuccesso nulla, mi rifiutai di guardare Nathalie.
«Tu sei fuori Super Star» gli dissi mettendogli una mano sul braccio. Mi scappò un sorriso, era stato davvero un grande ma non lo avrei mai ammesso adalta voce.
«Puoi dirlo forte ragazzina» disse lui fissandomi negli occhi, poi mi guardò lelabbra. Mi presi un labbro tra i denti. Un secondo e la sua bocca fu sulla mia.Non aspettavo altro da quando era arrivato. Il suo sapore di menta era svanitoal suo posto c'era quello di vaniglia. Non so per quanto tempo ci baciammo,eravamo solo io e lui, probabilmente stavamo dando spettacolo, ma in quelmomento non mi interessava.
«Trovatevi una camera» disse Alyssa dopo un po', io sorrisi sulle labbra diCaleb ma non mi staccai da lui.
«Ragazzi siete veramente carini ma siamo in un luogo pubblico non mi pare ilcaso di levarsi i vestiti» disse poi Red. Ok, forse era il caso di smetterla. Calebsi scostò da me, ma tenne il suo braccio intorno alle mie spalle.
«Siete dei guastafeste invidiosi. Perché non ci imitate?! Credetemi è fantastico» disse ai suoi amici e dopo mi fece l'occhiolino. Scoppiammo tutti a ridere.
La serata trascorse tranquilla, ci facemmo una passeggiata, poi i ragazzi andarono a casa di Caleb mentre io e le ragazze a casa di Alyssa. Finalmente avevamo passato una serata tranquilla in compagnia, speravo che ce ne sarebberostate delle altre.
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