Epilogo

Alex's POV

Torno a casa sfinita. Quando Ryan  insiste col fare il bambino, nessuno lo ferma, nemmeno la sua ragazza che lo rincorre per tutta casa provando a rubargli il cellulare.

«Mamma sono a casa!» urlo, prima di buttare la borsa a terra e dirigermi al piano di sopra per riposare un po'.

---

La mattina seguente mi alzo all'alba come ormai è mia consuetudine, e mi preparo per andare al lavoro.

Quando sono sul viale, il mio occhio ricade sulla buca delle lettere, dalla quale fuoriesce una strana busta blu.
La prendo tra le mani, e mi sembra qualcosa di estremamente familiare, anche se non mi viene in mente cosa di preciso.
Al suo interno c'è uno strano foglietto mai visto prima in vita mia, sul quale alcune scritte sono state coperte con del bianchetto.
È davvero strano, ma leggo il possibile.

«Ci vediamo alla libreria in piazza (...) giovedì alle 16:00! (...) Grazie ancora per aver acquistato questo nostro prodotto(....) buon divertimento caro/a fortunato/a!»

Strano, la mamma deve aver comprato ancora qualcosa da quegli strani tipi che bussano alle porte ogni giorno.

---

Sono le 16:00, oggi è giovedì quindi ho lavorato un'ora in più.
Quando esco, sulla piazza ci sono tantissime ragazze e ragazzi, tutti più o meno della mia età, che fanno la fila davanti alla libreria.
Mi avvicino per vedere cosa succede, insomma un ammasso di almeno 2000 persone non si vede tutti i giorni!
Noto che hanno tutti in mano lo stesso biglietto che ho trovato questa mattina nella mia cassetta della posta, così lo estraggo dalla borsa. Il loro non è stranamente coperto, anzi, le scritte sono tutte ben leggibili.

"M&G Shawn Mendes" Leggo, e mi prende un colpo.

Per un attimo credo che le mie gambe non possano più reggermi, e una sfilza di domande mi sale alla testa. Deve esserci stato un errore.
Faccio per andarmene, ma il grande portone della libreria si apre.
Aumento il passo, ma una voce dal megafono, che aspettavo richiamasse quelle migliaia di fan, attira la mia attenzione.

«Ragazzi state calmi! Presto sarà il vostro turno! Disponetevi in file da dieci, seguendo l'ordine dei numeri dei vostri biglietti! Qui mi avvertono che è ricercata una signorina dal biglietto non numerato.» Il mio biglietto non ha un numero.
Mi volto ed inizio a camminare verso la Liberia.
Cosa mi sta saltando per la testa non lo so, ma voglio farlo.

Mi avvicino all'uomo, e gli porgo il mio biglietto. Lui lo passa ad un collega che lo porta dentro, e riappare dopo qualche minuto.

«Bene, puoi entrare» dice, e io prendo coraggio ed entro.
Mi sistemo un'ultima volta la crocchia che ho in testa dall'agitazione, e procedo.

Entro in un paio di stanze, prima di trovare quella giusta.
Tutto questo mi ricorda l'aeroporto il giorno in cui siamo arrivate in Canada con mia madre.

Ad un certo punto, da dietro un angolo, sbuca fuori lui.
Si gira e mi fissa per infiniti secondi senza spiccicare parola.
Piano piano inizia ad avvicinarsi, e il mio cuore aumenta ulteriormente il battito.

«Alex..» sussurra con le lacrime agli occhi, che riesco a notare solo quando è abbastanza vicino.

Forse sta cercando di chiedermi il permesso di abbracciarmi con lo sguardo.
Per evitare qualsiasi commento strano, lo abbraccio per prima io.

Avvolgo le braccia intorno al suo collo, e sistemo bene la testa nell'incavo della sua spalla. È una sensazione bellissima stare tra le sue braccia, più forte di qualsiasi altro abbraccio che io abbia mai dato in questi miei 18 anni di vita.

«Shawn.. Mi sei mancato tantissimo.. Io credo di doverti dare delle spiegazioni.» Dico senza staccarmi da lui. Non ho intenzione di lasciarlo più.

«Shh, va tutto bene, non voglio delle spiegazioni ora» dice accarezzandomi i capelli, senza farmi sfuggire dalla sua presa.
Quell' ora mi spaventa leggermente.

«Come mai sei qui? Come hai fatto a trovarmi?» Chiedo quasi sussurrando.

«Ho un concerto domani sera, non lo sapevi?» chiede con un tono così dolce, che potrei sciogliermi.

Mio Dio è così bello, non lasciatemi più andare via.

«Io.. Io ho smesso di seguirti, non ho più dei social..» inizio a singhiozzare e la cosa non va affatto bene.

«Tranquilla, non fa niente» mi stringe sempre più forte.
Saranno una decina di minuti ormai che siamo in questa posizione.

Mi chiedo cosa mi sia passato per la testa quando non ho lasciato Ryan scappare da solo.

Era questa la cosa che temevo di più. Il rimorso. Sapevo sarebbe successo, perché ho negato a me stessa l'evidenza, il fatto di provare dei sentimenti per lui.

Mi sono nascosta dietro la vita che credevo mi aspettasse una volta tornata a casa, ma non è affatto così.
La vita non ci aspetta, la vita procede, lasciandoci indietro, tra le mani del destino.
Ed è lui il mio destino.
Lui ha cambiato la mia vita, le ha dato una svolta decisiva, impedendomi di restare indietro.

Mi sfugge qualche lacrima, e lui, dopo tutto questo tempo, scioglie l'abbraccio per poi fissarmi dritta negli occhi.
Questo contatto visivo mi è mancato tantissimo. I suoi grandi occhioni nocciola che si immergono nei miei.
Due fottuti anni, ma che razza di persona ero per fargli una cosa del genere, senza un valido motivo?

Mi alza leggermente il mento con due dita, per mantenere allacciati i nostri sguardi.
Non credo di poter resistere ancora ai ricordi che mi affiorano in mente, ogni volta che cambia espressione.
Il suo tocco magico, mi fa passare i brividi lungo tutta la colonna vertebrale.
È questo quello che si dovrebbe davvero provare quando si è innamorati di una persona.

«Shawn, io..» Un urlo richiama la mia attenzione, bloccandomi.

«Dov'è lei?! Maledizione lasciatemi entrare! Alex!» Grida Ryan contro le guardie.

Shawn inizia ad agitarsi, e subito mi rendo conto di quello che ho fatto.
C'è persona più insicura di me a questo mondo?

«Vado io» dico a Shawn con un sorriso rassicurante.
Allontanarmi di nuovo da lui, anche solo di qualche metro, mi lascia dentro una sensazione stranissima.

«Ray! Che diamine stai combinando?!» Dico da dietro la sbarra che impedisce alle fans di oltrepassare la soglia.

«Sei qui con lui, vero? Ti ha chiamata lui qui!» Ha uno sguardo assassino. È serio? Ma cosa gli prende?

«Tu... Tu lo sapevi?» Non posso crederci.

«Alex» si calma e piano piano il suo respiro torna regolare.

«Vieni via, ti prego. Lo abbiamo già fatto in passato, e abbiamo gli stessi motivi.» I suoi occhi esprimono dolore, un dolore che mi trapassa, peggiorando il grande casino che c'è già dentro di me.

«Ray.. Io..» Mi si spezza la voce.

«Alex, posso dirti le stesse parole che ho detto due anni fa. O vieni con me, o me ne vado io.» Ora sembra quasi arrabbiato.

«Ray per la miseria spero tu stia scherzando!»

«Mi scusi signorina, fra due minuti dobbiamo iniziare a far entrare le fans, le lascio questi pochi secondi e poi sarò costretto a farla spostare da qui» mi dice gentilmente una guardia.

«O dentro con lui, o fuori con me.» Dice Ryan, porgendomi una mano da dietro la sbarra.

Guardo un secondo indietro. Shawn è fermo immobile in piedi, con le braccia stese lungo i fianchi. Lo sguardo indecifrabile.
Non so nemmeno cosa si prova a sfiorare le sue labbra.

Tutto questo mi spinge a correre da lui, ma non so perché, mi ritrovo a seguire Ryan fuori dalla libreria.

Una volta in piazza, Ryan mi stringe forte al suo petto, e mi sussurra un leggero 'grazie' all'orecchio.
Cosa mi prende?

«Credevo di perderti definitivamente questa volta. Se fossi andata da lui, avrei potuto pensare di essere stato usato per tutto questo tempo.» COSA?

«Ray? Osa ripetere quello che hai detto!» Mi allontano da lui decisamente arrabbiata.

Sempre la scelta sbagliata.

---

«Mamma! Sono a casa!» Urlo lasciando la borsa a terra e correndo in camera mia per riposare.
Oggi abbiamo avuto davvero tanti clienti, e sono sfinita.
Prendo un po' il cellulare, e non ci sono notifiche.
Sarà meglio che Ryan non mi cerchi più in questi giorni.

Le parole che ha detto mi hanno veramente ferita, specialmente dopo tutto quello che ho fatto per lui in questi due anni.

Mi torna in mente il profumo di Shawn, e i suoi occhioni color nocciola.
Mi prende una stretta allo stomaco, e mi chiedo perché sia venuto a cercarmi dopo tutto questo tempo.
So che ho sbagliato a fuggire senza spiegargli nulla, ma davvero non riesco a spiegarmi.
Cosa faccio ora?
Mi ritrovo davanti allo stesso ostacolo. Due anni dopo. A centinaia di migliaia di chilometri di distanza.

Torno di sotto, e dopo aver preso le chiavi, esco a fare una passeggiata.
'Passeggiata' per modo di dire.
Sto correndo lungo i marciapiedi come una pazza scatenata, e finalmente trovo quello che stavo cercando.

Nella locandina della fermata del bus, c'è un manifesto del concerto di Shawn di questa sera.
È già soldout, ma credo di riuscire ad entrare comunque.

---

Sono le 19:30, e migliaia di persone sono qui fuori a fare la fila con me, cantando le canzoni dell'album.
Mi sento un po' giù, quando magicamente ricordo ogni parola di ogni singola canzone.
Una guardia dall'aria familiare, apre i cancelli del palazzetto dove si svolgerà il concerto, e piano piano, soffocata dalla folla, raggiungo anch'io la soglia.

«Biglietto prego» chiede freddo, come ha chiesto ad altre centinaia di persone fino ad ora.

«Io.. Ehm.. Non ho un biglietto» sbarra gli occhi e mi guarda per capire se sto scherzando o meno.

«Però ho questo» dico prendendo dalla borsa il mio M&G non numerato.

«Senti ragazzina, torna a casa e vedi di non farmi perdere altro tempo! Sicurezza!» Oh mio Dio, non sta davvero chiamando la sicurezza!

Immediatamente due uomini mi raggiungono, e mi prendono per le spalle, trascinandomi indietro alla fila.

«Smith! Smith! Sono io! Alex!» Subito la guardia che mi stava scortando fuori si ferma.
Si alza gli occhiali da sole, e mi guarda sorridendo.

«Sapevo saresti venuta!» Prende il mio M&G e mi fa entrare.
Grazie al cielo.

Geoff's POV

Non credo ai miei occhi.
Dietro le quinte Smith sta guidando una fan nella nostra direzione.
È forse impazzito?
Shawn non è nelle sue condizioni migliori, e non penso proprio che gli chiederò se vuole incontrarla o meno.
Ci penserò io.

«Smith! Cosa ti salta per la.. Alex! Oh Santo Cielo!» Non posso credere che sia qui.

Alex's POV

Geoff mi abbraccia, e mi conduce di corsa ai camerini. Ci sono ancora due ore e mezzo prima dell'inizio del concerto, ma il tempo stringe e hanno molte cose da fare.

«Sapevo che ti avrei rivista molto presto! Ascoltami..» Si pone difronte a me, e mi poggia le mani sulle spalle, con aria molto seria.

«Shawn non sta molto bene dopo oggi pomeriggio, ti prego di non farlo arrabbiare o qualsiasi altra cosa.. Solo, stai attenta e pensa che ha uno show» io annuisco, e busso leggermente al suo camerino, dopo che il corridoio si fa deserto.

Sono sola, quando lui apre la porta.

Il suo sguardo è indecifrabile.

Shawn's POV

Apro la porta, dopo essermi sistemato la faccia per non dare a vedere gli occhi rossi dal pianto.

«A-A-A...Alex» mi prende quasi un colpo.
Speravo venisse, ci ho sperato con tutto me stesso.

Dopo oggi pomeriggio ero davvero a pezzi. Nonostante mi fossi fatto in quattro per trovarla e vederla un'ultima volta, lei aveva scelto Ryan. Di nuovo.

Non dice nulla, e si butta nelle mie braccia.
La stringo forte al mio petto. Non voglio se ne vada questa volta.

In tasca ha ancora il mio biglietto misterioso di questa mattina, e quando mi guarda, il cuore fa un balzo, perché mi dedica uno di quei suoi grandi sorrisi che possono solo mettermi di buon umore.

«Sei qui.» Dico, accarezzandole i capelli.

«Sono qui.» Dice sicura. «Sta volta davvero, e non ho intenzione di andarmene ancora.» Continua.

«Resterai con me?» Chiedo quasi disperato.

Si accende qualcosa nel mio torace, e sento che potrebbe come esplodermi il cuore.

«Resterò con te.» Non dico un'altra sola parola, e spezzo quei pochi centimetri che dividono le nostre labbra.

Dopo tanto tempo, finalmente.

Alex's Pov

Dico quelle parole sicura di me.
È questo che voglio dalla vita.
Sono scappata troppe volte.
Troverò una soluzione per non abbandonare Ryan, ma non posso negare ancora i miei sentimenti nei confronti di Shawn.
Mi dispiace troppo, esageratamente, ma il senso di colpa mi ha tenuta prigioniera per troppo tempo, quindi adesso voglio solo immergermi nei suoi occhi.

Non faccio in tempo a connettere quello che sta succedendo, quando mi ritrovo le labbra piene di Shawn che combaciano con le mie.

È una sensazione semplicemente perfetta.

---

«Shawn! Due minuti e si va in scena!» Richiama Geoff dall'altro stanzino.

«Rimarrai dietro le quinte ad assistere al concerto? Ti va?» Mi dice Shawn mentre ci alziamo dal divanetto dove abbiamo parlato per le ultime due ore.

«Certo, mi farebbe molto piacere» dico io con uno stupido sorriso sul volto, prendendolo per mano.

Percorriamo l'ultimo corridoio, e poi lui mi lascia per salire sul palco.

«In bocca al lupo» gli dico.

«Sarai tu il mio portafortuna da stasera» dice prima di lasciarmi un lieve bacio sulle labbra, per poi prendere la chitarra e correre allo scoperto.

Da questo posticino, posso vedere benissimo tutto il palco e Shawn.
Appena esce fuori, una folla impazzita alza un fortissimo grido di acclamazione e il concerto comincia.

---

Siamo quasi alla fine, è stato davvero fantastico, e durante alcune canzoni, Shawn mi ha guardata sorridendo.

Sento che questa è davvero la cosa più giusta che io abbia mai fatto.

Tengo a mente la scaletta delle canzoni, e mi rendo conto che manca solo la mia preferita. Un gran finale, insomma!

«E ora, per concludere, vorrei chiamare sul palco una ragazza davvero speciale, per cantare insieme!» Shawn si alza dallo sgabello dove era seduto per riprendere un attimo fiato.

Cosa? Gli faccio di no con le mani, ma lui insiste.

«Forza Alex! Abbiamo già cantato insieme!» I suoi occhi brillano.
Qualcosa mi si accende dentro e mi sento pronta a tutto.

Geoff appare alle mie spalle e mi spinge in scena. La folla alza un altro grido, e prendo velocemente un microfono.

«Buonasera a tutti» dico nel silenzio più totale di tutte quelle persone.

«Questa è Life Of The Party» appena finisco questa frase, si innalzano nuove urla.

Shawn suona i primi accordi, e subito cominciamo il testo.
Le emozioni che provo sono troppe, e i suoi occhi incollati ai miei fanno sparire tutti quei fans davanti a noi. La mia voce esce sempre più forte e pulita, e Shawn mi sorride, dandomi un senso di completezza.

«Baby, be the Life of the party.» Diciamo insieme, e la canzone finisce.

Un applauso lungo e rumoroso riempie il palazzetto, e Shawn si avvicina, baciandomi davanti a quello che è tutto il suo mondo.

Questa è davvero la mia vita.

FINE.









S.A: CE L'ABBIAMO FATTA! LA STORIA È COMPLETA!

Come si fa a non amarvi?!

GRAZIE GRAZIE GRAZIE AD OGNUNO DI VOI!

Siete sempre stati voi, con i vostri commenti fantastici, a darmi la motivazione per andare avanti!
Ora che la storia è finita, vi prometto che tornerò sul campo con delle nuove FanFiction, quindi aspettate e vedrete!

Mi prenderò del tempo per rileggere bene tutta questa storia e correggere eventuali errori🙈

Finalmente posso mettere "completa" nelle impostazioni!😱
Davvero, sono troppo felice!

Spero che questa storia vi abbia appassionato, o che almeno vi sia piaciuta! È stato davvero bellissimo scriverla, e niente, a presto!❤️

(Vi ricordo che trovate già un'altra FF su Shawn, sul mio profilo!   Text- s.m.
Se volete passate a leggerla!)

Mendes Army for Life, is a promise. Like my 2nd Family.🤘🏻

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top