4.
Dopo cena torno in camera, ma quando non trovo nessuna notifica e vedo che lo snap non è stato aperto, decido di riprovarci ancora.
Non posso smettere ora, ho appena cominciato...
Tu: Hey Shawn, so che non puoi leggere tutto questo, però non ho nulla da fare, e provare non costa niente.
Tu: Sei una delle poche persone con cui posso parlare, e con il fatto che non risponderai mai posso anche dire tutto quello che penso realmente
Tu: Tu non mi conosci e non vedrai mai questi messaggi, quindi posso essere me stessa sapendo che non verrò giudicata
Tu: Prendono tutti di mira il mio migliore amico, e gli dicono che è gay per i comportamenti che ha. Shawn, davvero, io so che lui non è gay, e ho provato a convincere anche gli altri, ma non ne vogliono sapere di smettere
Tu: Mi sento in colpa per non riuscire a fare molto, quando lui per me fa anche troppo, e mi fa male vederlo soffrire
Tu: Adesso me ne vado a letto, vedi di seguirmi domani mattina su Twitter almeno farò rosicare tutte quelle bastarde che mi considerano una nullità
Tu: Buonanotte Shawn, magari con il fuso orario ti sarai appena svegliato, ma ti auguro sogni d'oro comunque <3
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Arrivo alla fermata dell'autobus e subito Ryan mi viene incontro a braccia aperte.
«Buongiorno» dice mentre mi stringe.
«Buongiorno» rispondo, ricambiando l'abbraccio.
«Allora? Ci hai provato? Hai seguito i miei consigli?» mi domanda.
«Si, l'ho fatto. Cavolo Ray, ho scritto a Shawn, non posso crederci! So che è una cavolata perché lui non risponderà mai, però avevi ragione, anche se non ha aperto il messaggio, mi sento bene a sapere che posso scrivergli pur non avendo una chat su Twitter come tutte le altre.»
«Sottovalutano tutti quel social, e invece è allo stesso livello degli altri. Hai visto? Avevo ragione» fa una faccia ovvia, prendendomi in giro.
«Si, grazie mille» gli dico avvicinandomi e lasciandogli un bacio lieve sulla guancia.
«Ti senti meglio?» chiede.
«Decisamente meglio, oggi non sarà come ieri» sorrido, prima che arrivi il pullman e ci faccia salire.
All'improvviso Ryan scatta sul sedile e si gira guardandomi, tutto agitato.
Che cosa gli prende?
«Aspetta, hai detto che non ha aperto i messaggi?» è un fascio di nervi.
«Si, perché..?» sono quasi impaurita da tutto questo.
«QUINDI MI STAI DICENDO CHE GLI SONO ARRIVATI?»
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