Pop is Life
Decido di saltare le ultime ore rimanenti e di tornare a casa con la coda tra le gambe e il viso da cane bastonato.
Per fortuna la mia stanza al college di Riverdale non dista tanto dell'edificio, tempo dieci minuti e sono già a casa.
Chiudo la porta con un calcio e mi lascio cadere a faccia in giù sul divano, quanto vorrei che fosse più comodo, riesco a sentire le molle arrugginite cantare la Nona di Beethoven.
Ho già detto che odio il college?
Anzi no.
Ho già detto che odio la mia vita?
Non poteva andarmi peggio con Jughead. Prima gli rovescio il pranzo addosso sporcando i suoi meravigliosi vestiti e poi, a quanto dicono, ci provo con lui.
Assurdo!
In mensa erano rimaste si e no quattro persone.
Il nostro scontro e il mio balbettare delle scuse come un idiota non potevano essere equivocate in alcun modo, eppure quelle quattro persone mi hanno vista strusciarmi addosso a Jughead, togliermi quasi la maglietta e girare un video amatoriale in un luogo pubblico, incredibile!
Cheryl non era nei paraggi quando è successo, ma potrebbe anche essere stata lei ad inventarsi il mio misero tentativo di molestare pubblicamente Jughead.
In fondo è una parente stretta del diavolo in persona e la sua cattiveria non ha limiti. Poi mettiamoci, giusto per essere precisi, che anche se siamo cugine mi odia.
Okay, i miei dubbi si stanno dissipando, è stata sicuramente lei.
Mi sto fasciando la testa inutilmente, non scoprirò mai da dove vengono le voci.
Sto per arrendermi quando un dubbio si insinua nella mia testa.
Jughead!
Potrebbe essere stato lui a inventarsi tutto!!!
Era proprio incavolato, no, incazzato è la parola giusta, quando l'ho preso in pieno con il vassoio del pranzo.
Se ne avesse avuto la possibilità mi avrebbe morso davvero, strappandomi mezza giugulare, tanto era infuriato con me. Quindi per probabile vendetta ha diffuso queste falsità sul mio conto.
In fondo non lo conosco molto bene, lo conosco solo intimamente nei miei sogni, ma quello che immagino non corrisponde alla realtà, purtroppo.
Qui ci vuole l'aiuto di Veronica Mars!
Ma prima mi serve un bagno caldo, devo schiarirmi le idee.
Inizio a riempire la vasca mettendo circa due litri di bagnoschiuma, la mia paperella gialla di gomma galleggia silenziosa tra la schiuma che si sta lentamente formando.
Abbandono i vestiti sul pavimento e mi immergo.
Il mio relax dura solo pochi minuti.
La porta di casa viene aperta, non può essere Veronica, le lezioni sono ancora in corso.
<B? Sei in casa?>, mi correggo, le ha saltate anche lei.
<Sono nella vasca!>, mi raggiunge, é ancora in completo da Vixens.
<Entra pure, non curarti del fatto che sono nuda>
<Ho visto più corpi nudi io di un attore di film solo per adulti, non mi sconvolgo facilmente>, sospiro rassegnata e sprofondo tra le bolle di schiuma.
<B, non farne un dramma, sono solo voci>
<Solo voci? Associare il mio viso alla figura di stupratrice di Jughead non é una cosa da nulla>
<Un frullato di Pop ti farebbe sentire meglio?>, la guardo con il sorrisino sulla labbra.
<Sai sempre come comprarmi>
<Sono una buona negoziatrice>, mi fa l'occhiolino, <muoviti, su! Mi cambio e sono pronta>
Esce dal bagno lasciandomi addosso un po' del suo buonumore.
Esco e cerco qualcosa di non troppo 'casa e chiesa' da mettere, ovviamente non trovo nulla.
Ripiego su un maglioncino rosa e dei jeans chiari.
<V? Andiamo?>
<Finisco di mettere l'eyeliner e sono tutta tua>
<Guarda che non stiamo andando a una sfilata di moda>
<Questo é stile tesoro, non esibizionismo>, mi prende a braccetto ed usciamo di casa trotterellando.
Pop's é un luogo magico.
A molti può sembrare una semplice tavola calda dove rifocillare camionisti e passanti, in verità si sbagliano di grosso.
Sono cresciuta con il suo cibo, con i suoi favolosi pancake, con le sue perle di saggezza mattutine e notturne.
Mi ha spesso salvato dal vagabondaggio quando litigavo con i miei genitori e non avevo un posto dove rifugiarmi.
Le sue porte sono sempre state aperte per me, come per il resto dei ragazzi in città.
Veronica apre la porta facendo tintinnare i campanellini in alto, dentro l'atmosfera é così accogliente che mi rilasso all'istante.
Ci sediamo e Pop in persona viene a consegnarci i menù.
<Eccole qua! Le ragazze più belle di Riverdale, come state?>
<Non c'è male Pop>, mi sorride e si allontana per mettersi nuovamente dietro al bancone.
<Allora? Cosa prendi? Io un bel milkshake alla fragola>
Guardo il menù senza il minimo appetito.
<Emh... credo che ne prenderò uno al cioccolato>
Pop torna da noi e ritira i menù, essendo le uniche clienti ha sentito l'ordine dalla sua postazione.
Guardo fuori dalla vetrata e mi perdo a osservare il cielo.
<B? La smetti di incantarti? C'è una persona davanti a te, dovremmo fare conversazione sai?>
<V, apprezzo il gesto, ma non ho molta voglia di parlare>, sospira.
<Ricevuto>
Contemporaneamente all'arrivo del nostro ordine la porta tintinna, sono di spalle quindi non vedo chi é.
<Oh, ecco il mio lupo solitario preferito>
<Ciao Pop, come va?>, sto quasi per strozzarmi con la cannuccia, cazzo, é Jughead!
Guardo Veronica che ha già stampato un sorrisino malizioso sulle labbra.
<V, smettila di fare quella faccia?>
<Quale faccia?>
<Sai benissimo quale!>
<Shhhh, si é seduto proprio dietro di te>, spalanco gli occhi e tolgo la schiena dal divanetto, voglio scomparire.
Veronica ha la brillante idea di tirare fuori il suo specchietto da trucco e metterlo davanti a me per farmi vedere cosa fa.
<Sei matta? E se ti vede?>, mimo queste parole che la fanno ridere.
Okay Betty, respira e osserva.
Juggy ha con sé il PC, l'ha aperto e sta scrivendo qualcosa, purtroppo per via dei troppi riflessi non riesco a capire che cosa.
<E dov'è il resto della banda?>, Pop interviene a caso facendomi prendere un infarto e facendo volare di mano a Veronica lo specchietto, che si infrange.
Scoppio a ridere.
<Cosa cavolo ridi? Era in avorio>
<Scusa, ma hai fatto una faccia troppo buffa>
Presa dall'ilarità del momento dimentico chi ho dietro e mi volto verso Pop.
<Pop hai una scopa per caso? Abbiamo fatto un disastro>
<Arriva subito>
Mio malgrado anche Jughead era mezzo voltato, il suo viso é vicinissimo al mio, mi sta guardando negli occhi con un'intensità tale da farmi avvampare le guance.
Torno a guardare Veronica con il respiro mozzato e il cuore a mille.
Pop pulisce i resti del souvenir di V e si allontana.
Torno a respirare normalmente solo quando Jughead esce dal locale, inespressivo.
Eccoci al secondo capitolo! La povera Betty non solo ha la sfiga cucita addosso, ma ha anche un'arsenale di pensieri sconci sul nostro caro Juguead, come tutte noi 😏😂
Alla prossima ❤
Storia scritta in collaborazione con nikistewart4 🐍
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top