Pisello Dolce

Le strade di Riverdale sono quasi completamente deserte. Strano, considerando che sono ancora le sette di sera. Incutono timore e proprio per questo evito di andare in giro di notte.

La reggia dei Lodge dista un paio di chilometri dal campus.
Chiamarla reggia è solo un eufemismo, la casa di V è fatiscente, ma non come quella dei Blossom. La loro sembra uscita da un libro di Stephen King.

Ho sfruttato ogni occasione per evitare di entrare in quella casa, ma mia madre sa che carte giocare per farmi fare quello che vuole.
Per fortuna sono riuscita ad andarmene e adesso posso vivere liberamente la vita che voglio, senza interferenze.

Kevin spegne l'auto e si volta verso di noi, rivolgendosi a Veronica.

<Allora ragazzina, mi raccomando, comportati bene>

Trattengo le risate alla finta voce roca che sta utilizzando. Ho come l'mpressione che non sia gay fino al midollo, al momento sembra etero a tutti gli effetti.

<Non credo, signor poliziotto cattivo>

<Che hai in mente?>

<Cercherò di fare impazzire mio padre invece che il contrario, vorrei tornare a casa con almeno un briciolo di sanità mentale e poi... questo è un buon modo per passare la serata>

<Come torni?>

<Non torno, stasera ho una dura sessione di educazione... fisica>

Siamo quasi al buio se non fosse per le luci della casa, non so come ma so per certo che Veronica è appena arrossita. Non lo ammetterà mai, nemmeno a se stessa conoscendola, ma è cotta, completamente cotta di Archie. O delle sue doti da istruttore di educazione..."FISICA", a quanto pare.

<Buona scopat... cioè, volevo dire, buona serata>, Kevin trattiene un sorrisino.

<Invidioso?>

<Ma ti pare?>

<Credimi, ti piacerebbe farti un bel giro su quel corpo da urlo>

<Oh si, adorerei farmi quel corpo da urlo>,
sospira con occhi sognanti.

<Ok, dateci un taglio, c'è chi non scopa da una vita praticamente>

Al mio commento, scoppiano a ridere una a destra e l'altro a sinistra. Vorrei poterli mandare al diavolo, invece chiudo gli occhi in due fessure.

<Prima o poi ve la farò pagare>, non riesco nemmeno a rimanere seria che scoppio a ridere anch'io quando Veronica mi si butta addosso e mi stringe in uno dei suoi stritola-abbracci.

Uffa! Anche a me servirebbe un pò di sana palestra. Hanno scritto perfino dei libri su come fare stretching e coglierne tutti i piacevoli benefici.
A proposito, sono già passata in libreria per prenderne uno?

Salutiamo Veronica e raggiungiamo in fretta casa mia.

Appena mettiamo piede nell'appartamento Kevin entra in modalità 'Sleepover Club' indossando subito il suo pigiama colorato.

<Kev, che stai facendo?>

<Non te l'ho detto? Stasera pigiama party!>, si lancia sul divano di peso.

<Hai invitato gente a mia insaputa?>

<Certo che no, bastiamo noi due a fare danni>, come dargli torto, sospiro.

<Va bene, ma mi servirà aiuto>, i suoi occhi si illuminano.

<Puoi accendere la lavatrice mentre preparo qualche tramezzino per cena?>

<Niente di più semplice>, si alza trotterellando e va verso la piccola lavanderia.

Sono passati dieci minuti e di lui nessuna traccia. Aspetta... perché c'è così tanto profumo di ammorbidente?!

<Kev, tutto okay?>

<Emh... la lavatrice sta allargando il mondo intero! Credo sia stata posseduta da una sorta di demone schiumoso>

<Cosa?!>

<Emergenza Arca di Noè biondina! Non c'è più la tecnologia di una volta!>

<O forse sei tu che non riesci nemmeno a dosare il detersivo! Cavolo non ne fai una giusta, arrivo subito!>, metto giù il coltello e corro nella sua direzione.

<Spiegami come ci sei riuscito! E vedi di essere convincente>, lo trovo in piedi sulla pilozza accanto alla lavatrice, il pavimento é coperto di schiuma e acqua.

<Giuro che questa volta ti ammazzo>

Dopo aver asciugato tutto per bene ci sediamo in cucina a mangiare.

<Che film guardiamo?>

<Ghostbusters!>

<L'abbiamo guardato il mese scorso>

<Esatto, quindi questo mese sta per saltare, rimediamo>

<Okay, ma solo perché adoro vederti ballare la canzone del menù del DVD>

So che non é un film horror, ma quelle robe verdi fluttuanti mi mettono ansia.
Siamo a metà film e abbiamo già fatto fuori tre tramezzini, un pacco di patatine e una ciotola di pop corn.

Un rumore forte proveniente dall'esterno della casa ci fa trasalire.

<L'hai sentito anche tu?>, annuisco e mi fiondo alla finestra più vicina, Kevin mi raggiunge subito.

<Allora?>

<Non vedo nulla, ma ho sentito qualcosa!>

<Non posso neanche darti della pazza perché l'ho sentito anch'io>

<Scusami?!>

<Betty, se fossi un maniaco sessuale apprezzerei molto la tua incursione al 'davanzale'>

<Non capisco>, indica il mio petto.

<Ti sei vede quasi il capezzolo>, sussurra queste parole facendomi rientrare all'istante.

<Ero sicura di avere una maglietta addosso, non é che me l'hai levata mentre ero distratta?>

<Bambina mia, io le donne non le spoglio, le vesto, e anche bene!>, chiude la finestra e si mette sotto le coperte del mio letto.

<E il film?>

<Dopo quel rumore? Vuoi farmi venire gli incubi? Non se ne parla, tutti a nanna>, sorrido per poi raggiungerlo.

'Lollipop lollipop 
Oh lolli lolli lolli, lollipop, lollipop
Oh lolli lolli lolli, lollipop, lollipop
Oh lolli lolli lolli, lollipop'

La mia dannata sveglia mi sta sfondando i timpani! Afferro il cellulare e la metto a tacere.
Kevin é in catalessi, beato lui.

Dopo essermi alzata, ormai incapace di riprendere sonno, noto che fuori c'è una magnifica giornata.

Quasi quasi...
Mi cambio, afferro le chiavi ed esco fuori di casa.

Adoro passeggiare nella foresta la mattina, alla luce del sole sembra tutto diverso. I colori sono brillanti, la natura é nel pieno della sua attività, tutto é visibile e non ci sono ombre inquietanti precedute da scricchiolii improvvisi.

Sono così immersa nel contemplare la natura che vado a sbattere contro qualcuno.
Mi prende un colpo quando mi accorgo che é Sweet Pea.

<Ancora tu! Mi stai forse pedinando? O peggio... perseguitando?>

<Cosa? No! É una coincidenza>, alzo un sopracciglio per niente convinta.

<Se é una coincidenza che cosa stai facendo qui?>

<Stavo portando a spasso Hot Dog ma é scappato, di nuovo>

<Hot Dog?>

<É il nostro cane-mascotte>, si guarda intorno preoccupato, <spero stia bene...>

Ammetto che questo ragazzo non incute poi così tanto timore come pensavo.

<Posso aiutarti in qualche modo?>, che cazzo ho appena detto? Mi sono lasciata intenerire dalla storia del padrone che cerca il suo cucciolo. Diamine! Maledetto amore per gli animali!

Lui non risponde, sembra essere rimasto interdetto dalla mia proposta di aiuto.
Annuisce pensieroso.

<Seguimi, forse so dov'è andato>

Inizia a camminare in direzione della foce del fiume. Mentre lo seguo penso di stare per commettere l'errore più grosso della mia vita, sto seguendo un perfetto sconosciuto, mi sto addentrando tra la vegetazione con lui.

Tranquilla Betty, é giorno, non farà nulla di stupido o avventato.

E se quella del cane fosse soltanto una scusa per farsi seguire?

Ma che dico, sono stata io a propormi come volontaria, me ne sto solo pentendo amaramente.

<Hot Dog! Qui bello>

Giriamo per circa venti minuti senza trovare alcun cane. Si siede sul tronco caduto di un albero e sospira, sembra realmente dispiaciuto.

<Com'è fatto il cane?>, si rigira il guinzaglio fra le mani.

<Taglia medio-grande, bianco, molto simile a un mocio Vileda usato>, questa sua piccola precisazione mi fa sorridere.

<É mai scappato prima di oggi?>

<Solo una volta, l'ho ritrovato...>, mi guarda, <sei un genio!>
Si alza di colpo e comincia a camminare, cerco di stargli dietro e per poco non impatto sulla sua schiena quando si ferma all'improvviso.

<Hot Dog!>, vedo un cane ormai non più bianco rotolare nel fango.
Sweet Pea lo raggiunge e lo lega al guinzaglio dopo avergli fatto qualche carezza.
La scena dei due così vicini mi fa tenerezza.
É la prima volta da quando l'ho incontrato che lo vedo sorridere, sembra un'altra persona.

Viene verso di me più raggiante che mai e mi presenta il cane fangoso. Sono ben felice di fare la sua conoscenza e questo sembra tranquillizzare il ragazzo.

Sulla strada del ritorno, dopo un lungo silenzio, lui prende l'iniziativa.

<Senti Betty, io... ieri non volevo chiederti di mostrarmi... beh hai capito. Volevo chiederti...>, lo guardo in attesa.

<Cosa?>

<Se ti andava di uscire... qualche volta>, rimango sconvolta e col cervello scollegato per qualche minuto anche se continuo a camminare.

Okay.

O il mondo é andato completamente a puttane e io ho perso il lume della ragione oppure ho sentito bene e questo Serpent mi ha appena chiesto un appuntamento!

Pisello Dolce ha fatto il primo passo, come reagirà Betty.
Ma soprattutto, di nuovo, dove Cristo è Jughead? 😂
Alla prossima!❤

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