Party pt 1

Il college e le feste delle confraternite sono il posto migliore per socializzare, riesci a trovare anche tipi che non sono affatto sulla lista "persone che vorrei conoscere nella vita".
Non ho mai sognato di vivere la vita del college come quelle che si vedono nei telefilm.
Non ho mai partecipato alle feste delle confraternite e ovviamente non mi è mai passato per la mente di volerne organizzare una.
E ora guardatemi, trascinata con la forza dai miei due migliori amici, che non si stanno curando affatto del mio disagio interiore che sta per esplodere facendo una strage.

Avete presente i telefilm di cui vi parlavo prima? Bene, quelli non sono niente in confronto alla scena che mi si para davanti nel momento in cui metto piede dentro casa.

Ci sono persone ovunque ammassate di qua e di là.
Il forte odore di alcol mi fa pizzicare il naso, questa casa puzza come una distilleria.
Per carità, non sono astemia e non ho nessun problema con l'alcol, anzi, ma questo sembra il ritrovo degli alcolisti anonimi. Infatti, più le feste sono promiscue, più richiamano adolescenti che non hanno neanche un minimo di buonsenso.

Mi guardo intorno per trovare una zona meno affollata ma non vedo niente, tutta la gente che ho davanti saltella senza controllo, catturati dalla musica spacca timpani che fuoriesce dalle casse.

<Dai vieni!>, Veronica mi tira per un braccio, facendomi quasi inciampare.

Mi blocco come se al posto dei piedi avessi due blocchi di cemento e la tiro a mia volta.

<Stai scherzando vero? Io non ci entro in mezzo a quella calca impazzita!>

É molto probabile che venga palpata in posti che non vorrei fossero violati.
No, no, no! Non ci penso proprio!

<Forza B, ne abbiamo già parlato, ormai siamo qui tanto vale buttarsi>, urla avvicinandosi al mio orecchio.

In risposta faccio una smorfia. Mi giro in cerca dell'aiuto di Kevin, ma non lo vedo più, è scomparso.
Sarà andato a "socializzare", come lo definisce lui, con persone che ancora non sanno di amarlo.

Grandioso!

È meglio se non cerco di combattere contro Veronica, se ha deciso che devo amalgamarmi come un pesce fuor d'acqua a questa gentaglia, mi prenderà di peso sopra quei tacchi vertiginosi e mi ci butterà lei stessa.

Faccio un sospiro sconfitta e afferro la sua mano.

In meno di un secondo il mio corpo viene travolto da altri corpi sudati che si strusciano uno contro l'altro, dimenandosi senza alcun ritegno. Cerco di farmi piccola piccola, di non toccare involontariamente qualcuno dove non voglio, ma è quasi impossibile.

Vedo tette in bella mostra ovunque, strette in toppini striminziti quasi trasparenti che danzano per gli imbecilli stereotipati che si fingono giocatori di football.

Quando finalmente usciamo, prendo una bella boccata d'ossigeno mista a fumo di sigaretta e non so cos'altro, e tossisco facendo ridere Veronica.

<Ok B, domani hai una lezione privata con la professoressa Lodge in persona>

<Con chi?> ma cosa sta farneticando?

<Con me, dobbiamo rimodernizzare e revisionare i punti chiave della tua vita>, mi fa l'occhiolino maliziosa.

Porto gli occhi al cielo e torno a fissarla.

<Ora cara la mia Betty, prendiamo qualcosa da bere, sono assetata e berrei volentieri una bella bottiglia di vino rosso>

Ritorna a schiacciarmi l'occhio mentre Archie si avvicina a noi, mezzo nudo e con tre bicchieri in mano.

<Buonasera bellezze>

Mi passa un bicchiere sorridendo e poi passa l'altro a Veronica. Lo prende scuotendo la sua chioma corvina e si avvicina al viso di Archie puntando dritto al suo collo.

Mi volto prima di scoppiare a ridere, è il genere maschile ad essere il sesso debole. Nonostante i suoi muscoli e le sue dimensioni, pende dalle labbra di V come un cagnolino.

Inizio a bere il mio drink, non so che roba c'è dentro, ma non è niente male!

Ho quasi svuotato il bicchiere mentre osservo lo scambio di sguardi ammiccanti tra i due, quando dal nulla e non so come, mi ritrovo con un altro drink in mano. Metto quello vuoto sotto quello pieno e inizio a sorseggiare.

Finalmente i due piccioncini la smettono e un po' riluttante il nostro Archie bello ci accompagna in salotto. Il divano, che è stato addossato alla parete per far spazio, è stracolmo di ragazzi.

Sto per dire che è meglio trovare un altro posto dove sederci, quando uno sguardo del quaterback più ambito del college di Riverdale, li fa scattare in piedi come delle molle e li fa sparire tra la folla.

Caspita, sono alquanto sotto shock!

Pensavo che Archie fosse tutto bicipiti, testosterone e niente cervello. Forse è proprio così, sono stata solo spettarice della sua celebrità in diretta.

Mi siedo a debita distanza da loro, perché quando arriverà il momento in cui si salteranno addosso, perché arriverà questo è certo, non vorrei finirci in mezzo e fare una cosa a tre.
Oddio, il solo pensiero mi mette i brividi!
Anche se V è al mio fianco, i suoi ormoni impazziti hanno la precedenza rispetto ai miei problemi di socializzazione. Sbuffo maledicendomi per essere venuta qui questa sera e per essere stata così stupida da pensare di potercela fare, di poter riuscire a divertirmi come stanno facendo tutte le persone intorno a me.

Mi sento completamente sola!

Per un attimo mi sono dimenticata di indossare un vestito tutt'altro che lungo, le guance si surriscaldano per l'ansia e in fretta, rovesciandomi quasi il cocktail addosso, incrocio le gambe una sull'altra sperando che nessuno mi abbia visto le mutande.

Per fortuna nessuno stava guardando nella mia direzione, sono tutti presi da un accesa partita di beer pong, tra poco qualcuno andrà a farsi un giretto in ospedale per una bella lavanda gastrica.
Che gioco idiota!

Più in là, l'ormai familiare cappellino, mi fa perdere un battito. I miei occhi seguono ogni sua movenza come delle calamite e un fuoco si propaga nel mio punto più sensibile, che al momento pulsa senza controllo.

Adesso capisco cosa prova Veronica, il perché solo Archie Andrews riesce a colmare il vuoto, in senso letterale, che sente dentro.

Queste sensazioni, queste emozioni, non possono essere ignorate, ti tengono in pugno, diventi loro schiava e l'unica cosa che puoi fare è assecondarle.

Vorrei tanto poterlo fare... darmi in pasto ad un serpente, fare di me il suo spuntino più invitante e far tacere la mia parte più oscura, che brama di poter essere soddisfatta da Jughead Jones.

Salto dal divano per lo spavento quando una coppietta mi si butta quasi addosso.
Dio, sono patetica! Continuo a sognare ad occhi aperti ed è ora che la smetta. Mi alzo tirandomi giù il vestito e l'ultima cosa che vedo è un Jughead messo a testa in giù sotto un fusto di birra in posizione verticale, sorretto dai suoi amici che in coro gridano <giù, giù, giù>

Essendo una persona precisina fino al midollo,una volta finito il mio drink cerco un cestino per buttare i bicchieri di carta rossi e per allontanarmi da Jughead e dai miei pensieri.
Lascio V sul divano, mi allontano per mezzo secondo, getto il bicchiere, mi volto e non la vedo più.

Nuovo capitoloooo
Che fine avrà fatto Veronica???

Storia scritta in collaborazione con nikistewart4 🐍

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