Mosse strategiche
Betty'pov
Veronica ci fissa a bocca aperta e un sopracciglio inarcato.
Noi guardiamo lei di rimando.
E' una di quelle situazioni imbarazzanti in cui tu non dovresti guardare ma il tuo cervello decide che non c'è altra fonte di attenzione se non quella.
Quindi guardi.
<Ma cosa state facendo?>, no dico, ma é cretina?
<Fisioterapia, tu che dici?>, rispondo seccata.
Jughead non si è mosso neanche di un millimetro, anche perché se lo facesse me ne accorgerei essendo ancora incastrati insieme.
Continuo a guardare Veronica, che non accenna ad andarsene fuori da qui e proseguire per andare a fanculo.
<Hai una tetta di fuori>, afferma come una demente.
Dico ma è ubriaca? Forse si è impasticcata di brutto e adesso fa la bambina spastica con seri problemi di cognizione e linguaggio.
Avrà il filtro bocca-cervello alterato a causa di qualche trauma, ma è meglio che sparisca prima che gli faccia io qualche trauma facciale.
<Abbiamo anche altro di fuori, vuoi i pop corn?>, stavolta è Jug a parlare, e il suo tono e' più seccato del mio.
Seguono minuti di silenzio infiniti nei quali nessuno sa cosa dire o fare, ci fissiamo e basta.
Poi il miracolo si compie, il filtro di V come per magia si aggiusta.
<Comunque stavo scherzando, il test era negativo, buonanotte>, Veronica chiude la porta, schivando per un pelo la sveglia che ho appena scagliato contro la porta. Cade a terra frantumandosi in piccoli pezzi.
<Sei una stronza... e pure una guardona!>, le urlo dietro, si starà facendo una gran bella risata alle nostre spalle, scene tipiche di chi soffre di schizzofrenia pregressa.
<Emh, Betty?>, sussurra Jughead sul mio collo.
<Dimmi>, il suo alito sulla mia pelle mi provoca un brivido.
<Vuoi che... insomma... continuo?>, ma che razza di domanda e'?
È ancora dentro di me, sono ancora eccitata da morire e lui pensa che voglia finirla qui?
Il desiderio che sento verso di lui sta aumentando e mi pulsa dentro sempre più forte.
<Beh, visto che ti trovi nei paraggi, puoi continuare>, gemo mentre le sue labbra tracciano piccoli baci.
Ride scuotendo la testa, dopo la mia risposta.
Gli prendo il viso tra le mani e lo spingo verso di me, incollando le nostre bocche.
Le faccio scivolare sulla sua schiena, il suo corpo viene scosso da un brivido mentre lentamente sfioro con delicatezza la sua pelle calda e liscia.
La sua bocca umida lascia la mia è scende giù verso il mio seno.
Mi inarco verso di lui cercando di più, voglio che sazi la mia sete, voglio che mi dia ciò che mi spetta.
Inizio a far ondeggiare i miei fianchi verso il suo bacino ancora attaccato al mio, lo invito a muoversi insieme a me, a continuare quello che abbiamo interrotto.
Il mio corpo si stringe intorno a lui mentre inizia a muoversi veloce sopra di me.
Ma questo non è quello che voglio.
Quello che voglio è avere il comando.
Faccio pressione con le mani sui suoi fianchi fino a farlo cadere di fianco a me. Con agilità mi sposto sopra di lui fermandomi di colpo.
Il mio corpo cerca di adattarsi al suo, una fitta di piacere si propaga nel mio basso ventre facendomi gemere.
I suoi polpastrelli ruvidi accarezzano i miei fianchi, salgono su, verso il mio petto, e stringono forte. Ansimo a quel tocco rude, poso le mani sopra le sue e stringo forte anch'io.
Poi inizio a muovermi.
<Mi piaci talmente tanto>, butta fuori con un sospiro.
Gemo ancora in modo incontrollato sopra di lui.
<Sta zitto, non parlare>
Aumento il mio ritmo facendolo gemere, le sue dita affondano nei miei fianchi, tenendomi ben salda sul suo grembo.
<Oh cazzo>, gemo ancora.
Sono presa completamente da una voglia sfrenata, incontrollabile. Mi muovo ancora, veloce ma non sembra abbastanza.
Mi piego schiacciando il mio seno sul suo petto. Lo bacio sul collo, nascondendomi il viso quando il piacere si intensifica in tutto il mio corpo.
Mi avvolge le braccia intorno alla schiena e mi spinge contro di lui mentre il suo bacino spinge verso l'alto in profondità. Questo provoca la mia fine e il mio inizio.
Crolliamo sotto le lenzuola, col respiro corto e il sorriso sulle labbra.
Apro gli occhi e vedo il ragazzo più bello e problematico del mondo dormire al mio fianco.
Gli accarezzo i capelli e sospiro, perché le cose tra noi devono essere così? Litighiamo, ci azzuffiamo e finiamo per fare sesso, e poi ricomincia tutto da capo. Chissà come ci si sente ad essere la sua ragazza...
Aspetta, cosa vado a pensare?!
Assolutamente no, non devo ricadere in quel girone infernale di depressione e autolesionismo, é arrivato il momento di pensare un po' a me!
È ora che capisca come ci si sente ad essere scopata solo per il gusto di farlo, e poi lasciata lì, sola, a raccogliere i resti della propria autostima.
Senza mettere niente addosso, sposto le lenzuola e mi alzo in punta di piedi, prendo i suoi vestiti e li lancio fuori dalla finestra, vicino all'ingresso. Tengo soltanto le mutande, che non tardo a lanciargli in faccia, svegliandolo di colpo.
<Cos'è successo? Stai bene?>, che carino, si preoccupa per me.
No, Betty, no! Stai lontana da quel bel faccino, ti sta solo prendendo in giro, é inutile fidarsi, non avrebbe senso.
<Niente di grave, vieni con me>, lo invito ad alzarsi e a seguirmi. E' ancora visibilmente assonnato, e il fatto di essere nuda manda segnali di interferenza al suo cervello da maschio. Mi guarda come se non avesse capito neanche una parola di quello che gli ho appena detto.
<Cosa devi farmi vedere?>, domanda come un'idiota.
<Nulla, solo come ci si sente ad essere trattati così!>, gli tendo la mano, lo aiuto ad alzarsi e lo porto vicino alla porta.
<Questo>, la apro e lo spingo fuori, lanciandolo nel panico più totale.
<Betty! Che cazzo fai? Apri!>, mi affaccio dalla finestra per osservare la scena.
<Mi dispiace, fossi in te mi rivestirei alla svelta>, sorriso da bastarda annesso con successo.
Lo lascio mezzo nudo a fissarmi con gli occhi sgranati.
Così impara a comportarsi da stronzo con me, forse non pensava che una come me fosse capace di fare una cosa del genere. Imparerà presto a scoprirmi.
È convinto che io sia un angioletto, tutta studio e devota a rispettare le regole. Io non sono questo o almeno non più. È stato lui a farmi capire che non basta essere una brava ragazza per farsi rispettare come tale, bisogna essere una stronza, più o meno come fa mia cugina Cheryl.
Devo prendere esempio da lei se voglio fare in modo che Jughead Jones mi rispetti.
Lo ripagherò con la sua stessa moneta, gli farò vedere chi è davvero Betty Cooper.
Jughead's pov
Lo ha fatto davvero?
Mi ha davvero buttato fuori con soltanto le mutande in mano?
Cazzo, dovrei essere arrabbiato... eppure non lo sono, sono più che altro sorpreso e forse anche un pò eccitato.
Metto le mutande e mi avvicino ai miei vestiti per raccoglierli. I passanti mi guardano sconvolti.
Che c'è? Non hanno mai visto un ragazzo in mutande fuori da una casa che strattona i suoi vestiti per togliere la sporcizia?
Okay, forse così nel dettaglio non l'hanno mai visto.
Mentre armeggio con la maglietta arriva Kevin, non sembra essere nel pieno delle sue facoltà mentali.
<Heilà, ciao Jug, bel culo!>, okay, é proprio ubriaco marcio.
<Ciao>, rispondo scocciato.
<Di poche parole oggi?>
<Betty mi ha buttato fuori quasi nudo>, tanto lei glielo racconterà. Farò la figura del cretino in entrambi i casi, tanto vale che glielo dica io stesso.
<Si, ho notato. Sai che te lo sei meritato?>, ecco.
<Grazie per la consolazione>, faccio una smorfia, ma so che ha perfettamente ragione.
<Hey, non devo consolarti, io sono amico di Betty prima di tutto, non tuo>
<Non hai peli sulla lingua quando bevi eh?>
<Così mi dicono, ti ho già detto che hai un bel culo?>, dacci un taglio col mio culo Kev!
Scuoto la testa, ci ho perso le speranze, meglio lasciarlo al suo mondo fatto di unicorni e uomini nudi. Nel frattempo mi rivesto.
<Come cazzo si apre questa porta?>, mi volto per guardarlo e noto che, invece di aprire la porta sta cercando la maniglia sul vetro della finestra.
<Emh, Kev, tutto okay?>
<Vedi qualche problema? La maniglia fa soltanto i capricci>
<Quella é la finestra!>
<Che c'è hai bevuto? Non sai riconoscere una porta da una finestra? A voi Serpents vi facevo più furbi>
Alzo gli occhi al cielo e mi incammino verso il bar, ho proprio bisogno di darmi una svegliata!
Nella mia mente al momento c'è solo una persona, Betty.
Abbiamo passato una notte stupenda e sarebbe stata ancora meglio se Veronica la problematica non ci avesse interrotti sul più bello.
Betty Copper mi ha fatto vedere le stelle, letteralmente. Questa notte mi ha stregato, sapeva ciò che voleva e lo ha preso. È stata lei questa notte a scegliere, è stata lei a possedermi in tutti i sensi e anche se ancora non lo sa, sta possedendo anche il mio cuore.
Adesso capisco cosa cercava di dirmi.
E' così che si é sentita quindi? Abbandonata.
E io che ho fatto per starle vicino?
Nulla.
Proprio un cazzo di niente.
Sospiro, tutto questo me lo sono largamente meritato.
<Jug, ma dove sei stato?>, Archie compare davanti alla porta del White Wyrn con un sorriso smagliante.
<A prendermi la giusta punizione. Tu invece? Come fai ad essere così tranquillo?>
<Dovrei essere preoccupato?>, c'è o ci fa?
<Amico, pensavo dessi più importanza a queste cose>
<Mi dici di che cazzo stai parlando?>
<Della tua ragazza, ti e' andata di culo non é incinta!>
Sgrana gli occhi e apre la bocca, rimanendo senza parole. Lo vedo salire sulla moto e partire a tutto gas, ancora sconvolto.
Ops, forse non ne sapeva niente...
Hellooooooo
Come promesso ecco il secondo capitolo del mese di marzo! 😍
La nostra Betty é diventata un gran bel puttanone eh? 😂
Jug riuscirà a tenerle testa? 😏
Kevin capirà mai che le finestre non hanno maniglie sui vetri? 😂
Ma... soprattutto... ARCHIE COMPRERÀ UN CORREDO ROSA O AZZURRO? 😂
Al prossimo capitolo, vi amiamo!!! 😍
🐍🖤
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top