A cuore aperto

<Cosa vuoi, Jug?>, sentire la sua odiosissima voce mi provoca ancora più rabbia, specialmente in questo momento.

<Non dirmi che stai piangendo?>, no, ho fatto uno scrub a base di cipolle sugli occhi e questo è il risultato, si notano di meno le occhiaie?

Ma che cretino! Che domande sono?
Decido di ignorarlo, magari così facendo andrà via!

<Cosa c'è? Piangi perché ti si è rovinata la coda di cavallo? Aspetta, magari hanno letto il tuo diario segreto! Anzi no, ho un'ipotesi migliore!>, lo sento ridacchiare.

Non ne posso più, lo odio con tutta me stessa!
Vorrei prenderlo a calci, almeno sfogo su qualcuno tutta la rabbia che ho dentro.

<Vai a farti fottere, Jughead!>, cala un silenzio tombale. É ancora qui, vedo le sue gambe tra lo spiraglio delle mie braccia, non sta muovendo un muscolo.

Dopo qualche minuto di stasi lascia cadere il guinzaglio del cane a terra. Sposta le mie cose e si siede sulla panchina, accanto a me. Il mio cuore sussulta, anche se non dovrebbe, le lacrime però non accennano a fermarsi.
Lo sento sospirare.

<Che succede, Cooper?>, è uno scherzo, peggio ancora, è quasi certamente una trappola. Perché dovrei aprirmi con lui? Perché dovrei dirgli cose c'è che non va? In fondo mi ha sempre trattata di merda. Mi limito a non rispondere.

In quel preciso istante Hot Dog poggia le zampette sulle mie ginocchia e mi lecca la fronte.

<Visto? Anche il cane ha capito che sei provata>, sento un vuoto enorme nel petto, chiudo gli occhi e altre lacrime cadono sulle foglie del parco. Jughead si stiracchia come se si fosse appena svegliato.

<Betty... sono serio, cosa c'è che non va?>, poggia delicatamente la mano sulla mia spalla. Ed eccolo qua, un tono di voce così amichevole non era mai uscito dalla bocca del ragazzo che mi siede accanto. Mi ha sorpresa, non gli è mai importato nulla di me, eppure sento che quelle parole sono sincere.
L'unico problema è che non me la sento di parlarne, non ancora. Cosa dovrei dirgli poi? Che tutti mi remano contro per qualsiasi decisione che prendo?
Sento il calore della sua mano, è come se l'avesse appoggiata sulla mia spalla nuda, invece non è così.
Il suo tocco mi riscalda e mette in allerta tutto il mio sistema nervoso. Sento il cuore battere più velocemente.
Meglio fare qualcosa, prima di ricominciare a fissarmi su di lui.

Asciugo le lacrime con i polsi, alzo il busto poggiandolo sullo schienale della panchina e fisso il nulla dall'altro lato, non riuscirei mai a reggere il suo sguardo.

<É tutto così... sbagliato>, un momento, corpo, cosa ti avevo detto? Come ti permetti di fare uscire parole a caso?! In risposta lui butta indietro la testa e si mette a osservare il cielo.

<Il mondo è pieno di cose sbagliate, biondina...>, sta cercando di intrattenere una conversazione seria con me, non me lo sarei mai aspettata da lui. Finalmente mi decido a voltarmi verso nella sua direzione.
La brezza scompiglia appena il ciuffo di capelli neri che sfugge alla presa del suo cappello, i suoi occhi riflettono le poche nuvole che ci sovrastano.

<Come si fa a capire quando si è in torto? Mi sembra di esserlo continuamente, di deludere tutti...>, sposta lo sguardo su di me, appena i nostri occhi si incontrano arrossisco visibilmente.

<Parli con la persona sbagliata, faccio casini su casini>, guarda di nuovo il cielo, <a volte vorrei ricominciare da zero, cambiare ciò che ho fatto, ciò che sono...>, una lacrima scende senza il mio consenso.

Non pensavo che anche lui fosse tormentato al punto da voler cancellare tutto.

<E lo farai?>, torna a guardare me e per la prima volta in vita sua mi sorride.

<Mi piacerebbe provare...>, rimango nuovamente senza parole, mando giù il groppo che ho in gola e abbozzo un lieve sorriso.
Ma il nostro momento viene interrotto da Hot Dog che abbaia e comincia a correre per inseguire un gatto. Jughead si alza di scatto.

<Dannato!>, la scena ha un non so che di comico.

Jug fa il giro della panchina e lancia la mia giacca sulle mie spalle.

<Vuoi prendere un malanno? Copriti>, la indosso in silenzio. Si sta comportando in modo veramente strano.

Ma anche dolce... credo.

Mette le mani in tasca e si allontana.

<Jug!>, si ferma senza voltarsi, <grazie>, fa cenno con la testa e prosegue nella direzione presa dal cane.

Il vuoto che avevo nel petto fino a qualche minuto fa è stato per metà riempito, mi sento meglio. Sono stata consolata da lui, chi l'avrebbe mai detto.

Il mio cellulare suona, è Veronica. Ignoro la chiamata e torno di corsa a casa, voglio affrontarla faccia a faccia.
Appena varco la soglia lei mi viene incontro a passo veloce e mi abbraccia, sta piangendo.

<V, che succede?>

<Scusa... mi dispiace, ti ho detto delle cose orribili, non meriti questo trattamento>, la abbraccio a mia volta, che Jughead abbia pronunciato una sorta di formula magica per aiutarmi con le mie sventure?

<Io non sono stata da meno, ti devo delle scuse>, scuote la testa.

<No, non mi devi nulla! Ho dato per sacrosante le parole di Archie perché lo amo, ma non ho prestato attenzione alle parole della mia migliore amica... sono pessima>

<Aspetta... stai dicendo che migliore amica batte ragazzo?>, uso un tono sconvolto per farla ridere, funziona alla grande. Si distacca da me.

<Certo che sì, che domanda stupida! Solo che non l'ho saputo dimostrare! Possiamo tornare a essere B e V? Per favore...>, sorrido.

<Come faccio a dire di no a questo occhioni>, urla e si mette a saltellare.

<Grazie! Grazie! Giuro che sarò la migliore amica migliore al mondo!>

<Hai detto due volte migliore>

<Lo dirò altre cento volte se servirà a rafforzare il concetto! Ti ho anche fatto i pancakes>, scoppio a ridere, non pensavo ci tenesse così tanto a me.

<Non dovevi!>

<Quindi non li vuoi?> domanda triste.

<Ma certo che li voglio! Anneghiamoli nello sciroppo d'acero!>, eccoci qua, siamo tornate quelle di prima. Come possono le parole di Jug avere un effetto così positivo su di me? É come se avesse innescato una reazione a catena di eventi positivi.

Eppure l'ho notata, la tristezza che albergava nei suoi occhi quando mi ha parlato di quello che è...
Vorrei poterlo aiutare come lui ha fatto con me.

Guardo l'orario sul cellulare e solo adesso noto un messaggio da parte di Sweet Pea, chiede come sto.
La risposta è totalmente diversa da quella che avrei dato in mattinata, sto bene, è questo quello che rispondo.

Vado in camera e indosso le mie comodissime ciabatte bianche a forma di coniglio, Veronica è andata a dormire presto, da sola, domani ha gli allenamenti, spero con le cheerleader e non con Archie.

Dopo una decina di minuti ricevo una risposta da parte di Sweet Pea,  scrive di affacciarmi alla finestra della mia camera.

Incuriosita la apro e mi sporgo sul davanzale.

<Giulietta>

<Romeo?>, sorride divertito facendo sorridere anche me.

<Sono di passaggio, stasera pattuglio questa zona e ho pensato di verificare di persona se stai davvero bene>

<Sana come un pesce!>, allargo il mio sorriso.

<Ne sono sollevato, ero in pensiero>

<Sei davvero dolce>, che cazzo ho detto?!

<É una battuta sul mio nome?>, scoppio a ridere per la seconda volta nel giro di venti minuti.

<No, non mi permetterei mai!>, la risata però mi tradisce.

<Ascolta, spiritosona, ti andrebbe di uscire domani sera?>, é un tipo che va dritto al punto.

<Certo>

<Grande, ti scrivo nel dettaglio domani mattina, ora devo scappare, il dovere mi chiama!>, mi fa l'occhiolino e scompare dietro lo steccato, poco dopo sento il rombo della sua moto.

Chiudo la finestra e finalmente trovo conforto tra le morbide coperte del mio letto. Oggi è stata un giornata piena di emozioni e ora questo. Uscirò per un appuntamento galante con Sweet Pea.
Il mio entusiasmo sta facendo le capriole.
Poi ricordo di non avere niente da mettere per uscire con un ragazzo.

Aiuto! Mi serve il mio stilista personale.

Scrivo un rapido messaggio a Kevin dicendogli che domani mattina urge un Sos vestiti per l'appuntamento.
Metto il cellulare in modalità silenziosa e chiudo gli occhi.

<Il mondo é pieno di cose sbagliate, biondina...>, la voce di Jug riecheggia tra i miei pensieri.

Con le sue parole che mi frullano in testa, cado in un sonno profondo, l'azzurro dei suoi occhi è l'ultima cosa che ricordo.

Adesso non potete più dire che non vi do gioie!
Un Juggy così lo vorremmo tutte, ammettiamolo!😍

Adesso il cuore di B é spaccato a metà, che cosa succederà?

É stato un capitolo dolce e piacevole.❤

Il prossimo sarà da sbellicarsi dalle risate!🤣

Un bacio!😘

🐍🖤

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