4.0

Abigail

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Polaroid

Principato di Monaco,
Agosto 2022

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«Qualcuno vuole spegnere sto cazzo di coso?» Una voce profonda ed estremamente vicina, mi spaventò, facendomi alzare di scatto la testa. Era un cellulare e io ero sdraiata a terra. Mi riappoggiai sul pavimento.

Cercai di fare mente locale; casa di Daniel, Pirati dei Caraibi, troppo alcol e vuoto, dovevo essermi addormentata sul tappeto, che in quel momento era macchiato da qualche liquido appiccicoso.

«Svegliati e rispondi al telefono, è... Andrea Maranello.» Iniziò a scuotermi Kyla, credendo probabilmente che dormissi ancora. Le tolsi il telefono dalle mani e risposi senza fiatare o cambiare posizione.

«Abigail Mathews, non farti sentire quando sei in vacanza eh!» Mi derise il mio collega, sembrando già fin troppo attivo. Ma che ora era?

«Ciao» Risposi con ancora la voce impastata dal sonno, «Come stanno andando le tue vacanze?» Aggiunsi dopo essermi ripresa leggermente.

«Bene, se non fossi arrivato a Maranello giusto ieri. Ed è proprio di questo che volevo parlarti... Riesci a scendere qui qualche giorno?» Abbassò la voce, ma rimase del tutto serio come se la situazione non dipendesse da lui ma dalla Scuderia.

«Ma sono le mie ferie Andrea, sono ancora ubriaca da ieri!» Piagnucolai. Già al pensiero di dover prendere un aereo e lasciare Monaco, mi saliva la malinconia. Ma era il mio lavoro, io amavo il mio lavoro e sapevo che non avrei potuto dire di no.
Chiusi la chiamata con Andrea qualche minuto dopo, non prima di aver avuto tutte le informazioni.

«Devi lavorare?» Mi domandò Kyla, ma le risposi solo dopo.

«Devo tornare a Maranello, si tratta di qualche giorno, mi hanno fatto il biglietto di andata. Devo partire prima di cena.» Sbuffai prendendo dell'acqua dal frigo per riprendermi.

Bere in compagnia di Daniel Ricciardo doveva essere illegale.

«Chi parte?» Arrivò proprio il padrone di casa, sbucando dal corridoio e ancora mezzo addormentato.

«Abigail, deve tornare in Italia per qualche giorno.» Affermò la mora, ma il pilota della McLaren non sembrò ascoltare, preoccupato per il disastro che era rimasto dalla sera prima nel soggiorno.

«Parti anche tu Kyla?» Chiese il riccio, iniziando ad alzare qualche bottiglia da terra.

«No, lei rimane qua, non ha senso che venga.» Mi intromisi, far tornare la mia amica in Italia sarebbe stato inutile, non avrei neanche potuto passare del tempo con lei, obbligata a lavorare. Daniel allora, a partire da quella sera, le chiese di passare le giornate insieme, per non farla stare sola e lei accettò. Max apparve nella stanza senza maglietta, sbadigliando rumorosamente.

Eravamo diventati a tutti gli effetti amici, non che prima non lo fossimo, ma adesso il rapporto anche solo con il numero 3, era diventato più forte, quasi avevo la consapevolezza che sarebbe durato.

Verstappen era una grotta buia, dovevi aver abbastanza coraggio per entrare e provare a capirlo. Forse ora non era il momento, ma non mi sarebbe dispiaciuto interessarmi all'oscurità del ragazzo.

Andai all'aeroporto con Kyla, e in men che non si dica fui già a Bologna, chiamando un taxi per arrivare a Maranello.
Vittoria, del reparto marketing, mi aveva inviato un messaggio con in allegato un link, leggendone il contenuto non potei fare a meno di mandarlo alla mia amica.

Già dal titolo si capiva dove volesse andare a parare: "Kyla Knight e Abigail Mathews, qualcuno le chiamerebbe fortunate.".

Iniziai a scorrere con il dito più giù nel sito; delle foto del nostro arrivo nel parcheggio, del pomeriggio appena passato, ci ritraevano divertite mentre scaricavamo i bagagli dall'auto di Daniel, la McLaren blu, che ci aveva gentilmente prestato.

"Kyla Knight e Abigail Mathews, negli ultimi mesi sono riuscite a essere quasi sempre al centro dell'attenzione nel mondo della Formula Uno. Abigail, da poco ingegnere della Scuderia Ferrari e Kyla, giornalista di punta di SportNoW, sembrano essere amiche di vecchia data, tanto da passare la pausa estiva insieme a Monte Carlo. Ma non sono rimaste in cattiva compagnia anzi, si sono circondate dei piloti migliori. Per Abigail non dev'essere una novità, soprattutto dopo aver avuto una breve relazione con Charles Leclerc, pilota monegasco della Scuderia Ferrari ed essersi fatta vedere per le vie di Barcellona, in una visita guidata dal niente meno che Carlos Sainz. Ora i riflettori sono nuovamente puntati sulle due, che non solo qualche giorno fa sembravano essere in compagnia di Lewis Hamilton, oggi sembrano avere in prestito la McLaren 675LT di Daniel Ricciardo, anche lui residente nel Principato. La domanda che ci sorge spontanea è: Max Verstappen lo sa che il suo vecchio teammate, passa del tempo con Kyla? E cosa ne pensa? Ma soprattutto, sono solo fortunate?"

Qualche mezz'ora dopo, intenta a scambiare due chiacchiere con il tassista, mi squillò il cellulare, la mia giornalista doveva aver probabilmente già letto il messaggio.

«Prima cosa, perché ci sono i contatti degli altri piloti nel mio telefono? Secondo, ma sto Albert che ha scritto l'articolo è scemo?» Sbottò, facendomi ricordare come qualche giorno prima mi era venuto in mente di salvare qualche numero in più nel suo smartphone, soprattutto quello di Max Verstappen.

Nel mentre arrivai a destinazione, salendo nel mio appartamento ed entrando dalla porta d'ingresso: «Io davvero, tra un po' trovo il modo di sparire, così non possono scrivere più articoli su di me.» Dissi nervosamente intenta a lavarmi le mani.

«Io tra un po' devo scendere e andare a prendere Daniel, non vedo l'ora di farglielo leggere» Iniziò a dire, facendo seguire la sua frase da una serie di rumori, «Aspetta che apro Twitter.» Continuò, dandomi l'impressione che si fosse seduta da qualche parte.

«Guarda il lato positivo Abi, almeno siamo prime in qualcosa.» Mormorò, facendomi capire che oltre a essere fortunate per gironzolare intorno ai piloti, eravamo anche in tendenza su un social.

Ci salutammo abbastanza velocemente, lei doveva uscire, io farmi una doccia, il giorno dopo avrei lavorato poco prima dell'orario di pranzo, perciò scrissi ad Andrea, il mio collega.

From: Abigail
To: Andrea Maranello

Quindi domani è alle 9? Mi accompagni?

From: Andrea Maranello
To: Abigail

Sì, fatti trovare pronta.

Arrivai sul posto di lavoro il giorno seguente con un bruciore leggero al fianco e una pellicola nello stesso punto. Ora che avevo finalmente tre tatuaggi, non avrei più dovuto aver sfortuna, in teoria.
Il primo l'avevo fatto fin troppo tempo prima, insieme a Kyla e suo fratello, quando ancora Tyler c'era...

Erano semplicemente tre x sotto il piede, avevamo deciso di disegnarlo tutti e tre, per ricordare che l'uno senza l'altro non potevamo avere senso.
I primi tempi erano stati bui, soprattutto perché nel momento dell'accaduto non vedevo il mio amico da tempo, potendo vivere poi solo dei ricordi passati.
Avevo dovuto spegnere il mio dolore, dosare i miei sentimenti, lasciare tutti i miei sfoghi a quando mi trovavo da sola e sostenere la mia amica in ogni momento.

Il secondo avevo deciso di farlo nel momento della mia vita in cui mi ero realizzata, durante l'inizio del mio primo anno in Formula Uno, quando ero stata presa dalla Haas F1 Team. Era una parola, minuscola, sopra il ginocchio: believe. Perché crederci non costava nulla, era gratuito, ma così significativo a volte.

Era arrivato il momento di tatuarmi una polaroid, che però al suo interno era vuota. Avevo sempre pensato di vivere nella parte sfocata dell'immagine, ma ora sembrava essere più reale. Perché avevo notato come le persone preferissero concentrarsi su altro, su chiunque altro, pur di dare retta a me.

«Buongiorno.» Sentenziai quella giornata, trovandomi a ripetere le stesse mansioni per i tre giorni successivi, ne mancava solo uno e finalmente, sarei potuta tornare nel Principato e godermi quegli ultimi giorni di vacanza prima della ripresa della stagione.

«Io prendo un caffè, Andrea, lo vuoi?» Domandai al mio amico, intento a compilare dei documenti che avevo appena finito di scrivere riguardo alla monoposto. Avevamo scelto da almeno un mese, di seguire la progettazione della monoposto per la stagione successiva, accantonando possibili novità su quella già esistente.

La Ferrari stava peggiorando, la vittoria di Charles Leclerc in Austria e quella dello spagnolo a Silverstone erano state isolate, non dando più altre soddisfazioni al team e obbligando Mattia Binotto a prendere provvedimenti già per l'anno 2023.

Andrea acconsentì e iniziai a dirigermi verso le macchinette più vicine, non avendo voglia di andare fino alla zona di ristorazione.
Infilai la chiavetta, selezionando il caffè espresso e aspettai.

«Ti mancavo così tanto che sei venuta fino in Italia?» Qualcuno mi soffiò all'orecchio, inizialmente spaventandomi, ma riconoscendo il timbro, mi rilassai.

«Sai Carlos, io sto lavorando, e tu? Non è che ero io a mancarti?» Mi girai a osservare la sua reazione e un sorrisetto malizioso si aprì nelle sue belle labbra. E forse il giorno dopo non tornai, lasciai che lo spagnolo toccasse ogni mio centimetro di pelle, obbligandomi come sempre ad arrabbiarmi con me stessa.

Sarebbe stato così semplice amarlo...

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Cos'è successo la sera prima dell'inizio del capitolo?

«Non sto giocando, e anche se lo facessi, gioco solo per vincere, Kyla.» Aveva sussurrato Max Verstappen alla giornalista, la prima volta in cui erano davvero stati vicini.

Ma qualcuno aveva urlato, facendoli svegliare e focalizzarsi sulla situazione.
«Max! Oddio ho il mal di mare!» Aveva gridato Danny.
Portandoci al mattino dopo, in cui Kyla viene svegliata da un telefono che suona, quello di Abigail.

Andrea, il suo collega, le chiede di andare a Maranello per lavoro.

Ricordatevi di lasciare una stellina! 🙏

Heeeeey, è ire che vi parla e vi avvisa che c'è un doppio aggiornamento! Il capitolo cinque è disponibileeee!

Se avete qualche dubbio, scrivetemi❤️

Ho lasciato un box per le domande su Instagram, se vi va di darmi un parere, come al solito ✨

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Grazie per leggermi sempre❤️

A presto (vi aspetto nel capitolo cinque) ,

ire

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