15.0
Abigail
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Dopo tutto questo
Principato di Monaco,
Dicembre 2022
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Daniel spinse la porta e mi invitò a entrare per prima, lo ringraziai a bassa voce e toccò a me aspettare che l’olandese e il riccio superassero l'uscio.
«Dove ci sediamo?» Domandai, osservando la caffetteria e Max iniziò a camminare verso un tavolo abbastanza nascosto, nonostante la clientela si fosse girata riconoscendoli al nostro arrivo.
«Io voglio solo un cappuccino in realtà.» Mormorai osservando l’orario sul telefono, era quasi pomeriggio inoltrato e quella stessa sera ci sarebbe stata la festa di Ricciardo, dove a momenti aveva invitato l’intero paddock.
«Concordo.» Sospirò Verstappen, accomodandosi nella sedia vicino alla finestra, io e l’australiano prendemmo posto al suo fianco.
«Bene, stasera non ho voglia di vestirmi bene, soprattutto al pensiero che ci siano entrambi.» Sbuffai, appoggiando entrambe le mani sul viso con esagerazione. Arrivò una cameriera che prese i nostri ordini e con un sorriso fin troppo esagerato verso i piloti, sparì oltre il bancone.
«Ho letto il messaggio di Kyla» Iniziò Ricciardo, «Che cosa è successo ieri?» Chiese, facendo bloccare per qualche secondo il biondo al nome della sua non ex ragazza.
«Beh…» Risi nervosa, «Dopo l’intervista, che spero non abbiate visto, sia Carlos che Charles mi hanno chiesto di vederci per parlare, ho accettato e ho visto prima lo spagnolo. Era venuto con un jet fino nel Principato per dirmi che aveva iniziato a frequentare un’altra, Beatrice, un’italiana. Voleva che dicessi qualcosa e ho detto che ero felice per lui… Cos’altro avrei potuto dire?» Chiesi loro, che rimasero in silenzio ad ascoltarmi tutto il tempo, ricevendo poi le nostre ordinazioni.
«E sei felice per lui?» Mi osservò Max, cercando di causarmi qualche tipo di emozione sul volto.
«L'ho baciato» Iniziai grattandomi il capo con le dita, «Prima che uscisse dalla porta, l'ho baciato.» Chiusi gli occhi, aspettando qualche insulto da parte dei ragazzi.
«Carlos che ha fatto? È quasi meglio di una telenovela comunque.» Cercò di sdrammatizzare Daniel, ma tornò velocemente serio, aggiustandosi i capelli.
«Non racconto per filo e per segno, ma ha ricambiato con tanto trasporto il bacio.» Ripensai a quel momento, quando il mio stomaco si era capovolto, finendo con la schiena contro il muro e molta voglia di obbligarlo a restare.
«Ok, cioè ricapitolando. Lui è venuto fino a casa tua dall'Italia per dirti che c'era una ragazza e ha ricambiato il tuo bacio come se niente fosse?» Mise insieme i pezzi Verstappen e io annuii.
«Non era un bacio qualunque… È stato più intimo dei soliti.» Li guardai entrambi, cercando di capire se avessero delle risposte che io non trovavo.
«Tanto ha detto che la porta alla festa, questa sera la conosciamo… Mi sento un detective, solo che questa volta devo scoprire il bluff.» Scoppiai a ridere dopo le parole del riccio, che aveva tirato fuori degli occhiali da sole solo per entrare nella parte.
«Manca un pezzo? Non hai visto anche Charles ieri?» Si ricordò il campione in carica, sorseggiando il caffè amaro ormai quasi finito dalla tazzina.
«Sì. È venuto fino sotto casa, poi ci siamo chiusi in macchina per evitare che qualcuno ci vedesse insieme. Anche se era comunque passata la mezzanotte» Cominciai, sentendo il telefono che annunciava un messaggio, ma ignorai, «Mi ha spiegato di Charlotte. Cazzo… Lei ha finto che suo nonno stesse male, obbligandolo a tornare insieme perché si sentiva in colpa. Non l'ha mai toccata, non ha neanche avuto senso lasciarci, o almeno, così ha fatto intendere. La cosa buffa è che chiedendomi di Carlos, è venuto fuori che c'eravamo baciati il giorno stesso.» Dovetti legarmi i capelli per concentrarmi su altro.
«Ha detto che mi vuole, io come una scema ho aggiunto che fosse troppo tardi.» Sbuffai, appoggiando la testa sul tavolo, quasi vergognandomi di non avere le risposte giuste.
«Ab, non hai detto niente di sbagliato. Magari non è tardi, ma può esserlo se decidi che lo sia, se decidi che sei andata avanti.» Parlò l'olandese per primo, interrompendosi per far parlare il suo amico.
«Magari Carlos può essere quello giusto per te. Vi ho visto a casa mia. Gli sguardi… Non è una cosa da poco... Solo che Charles è Charles, tu lo hai amato e l'amore è un'altra cosa. Bisogna capire se sei andata oltre.» Finì, iniziando ad accarezzarmi i capelli da quella posizione scomoda.
Alzai la testa, osservandoli: «Non so cosa voglio.» Annunciai, capendo finalmente quanto fossi stupida. Tutte le persone che mi avrebbero guardata da fuori, non avrebbero fatto a meno di ridere. Era inevitabile.
«Hai tempo, non troppo, ma hai ancora tempo. Stasera può essere un buon momento per i chiarimenti.» Appoggio una mano sulla mia Max, mostrandomi un timido sorriso. Fu allora che mossi la testa, in segno affermativo. Avrei potuto capire, dovevo solo volerlo fare davvero.
«Io Charlotte non l'ho mai sopportata e ora posso urlarlo.» Scoppiò in un risolino il numero 3, alzandosi per andare a pagare veloce, non permettendo a nessuno dei due di farlo.
«Ab…» Mi chiamò il biondo, «Kyla sta bene?» Quasi sussurrò, cercando di non farsi sentire neanche da me.
«Sì, Maxie.» Sorrisi, guardando i suoi occhi vuoti assimilare quelle due parole, come se d'un tratto avesse realizzato di averlo chiesto per davvero.
Camminò fuori dalla caffetteria, aggiustandosi quella maglietta grigia firmata AlphaTauri, seguito da me e Ricciardo, ma una volta fuori ci fermammo.
«Daniel! Max! Possiamo fare una foto?» Sbucò una ragazza mora dal nulla, quasi spaventandomi. Acconsentirono, mostrando la loro espressione migliore e uno a uno, fecero le foto anche con gli accompagnatori di lei.
«Quindi sarai il terzo pilota della Red Bull?» Gridò contenta sempre lei, aggiustandosi la montatura viola da vista sul naso, tanto che sembrò essere il team che simpatizzava.
«Certo, anche se ci sarò per solo qualche gara, sì!» Confermò Daniel sorridente, firmando un autografo sul braccio della ragazza, con un pennarello che lei aveva trovato nella borsa.
«Sei Abigail?» Mi domandò svegliandomi dal mio stato di tranche a guardare il porto. Le risposi in modo affermativo e imbarazzata mi chiese: «Possiamo farci una foto?».
«Con me?» Mi scappò senza che controllassi, lei annuì, «Certo.» Mi avvicinai, lasciando che ci inquadrasse entrambe con il cellulare, scattando con la fotocamera interna.
«Grazie, vi adoro! Buona serata!» Urlò, allontanarsi contenta.
«Ok, è stato strano.» Mi voltai verso i ragazzi che avevano un'espressione contenta sul volto.
«Abigail sta diventando più famosa di noi.» Discussero fra di loro, fingendo che non ci fossi. Poi Max mi scompigliò i capelli con fare giocoso.
«È stato un piacere, ci vediamo tra qualche oretta, c'è la probabilità che io, Kyla e Adalia arriveremo in ritardo, come al solito d'altronde.» Abbracciai tutti e due, forte, contenta di averli conosciuti.
«Ciao bella.» Salutò ancora una volta il moro, camminando verso il lato opposto insieme al suo amico e io feci lo stesso.
Arrivai a casa, trovando Kyla ancora intenta a finire l'articolo che da giorni la teneva impegnata.
«Lo sai che tra un po' dobbiamo uscire, vero?» Andai con passo felpato, cogliendola alla sprovvista una volta dietro di lei.
«Sei cretina, mi sono spaventata!» Quasi saltò dalla sedia.
«Non esagerate dai, ora chiudi tutto e riposa il tuo cervello, Adalia dov'è?» Chiesi riguardo alla mia amica che doveva essere arrivata mentre ero fuori.
«Ero in bagno.» Corse ad abbracciarmi una volta entrata in soggiorno, facendo arrivare quel profumo fresco nelle mie narici, lo stesso che usava da quando la conoscevo.
«Hai sistemato tutto?» Domandai, osservando come non ci fossero valigie per casa.
«Ho finito poco fa, anche se non avessi voluto iniziare subito, quella giornalista non aveva intenzione di calcolarmi neanche un po'.» Indicò con un gesto del mento la mora.
«Stavo lavorando!» Si difese con il broncio, chiudendo il computer con uno scatto e iniziando a ritirarlo.
«Ma oggi è sabato e non si lavora.» Adalia spostò i suoi capelli biondi dietro a un orecchio e chiese che cosa avremmo avuto intenzione di indossare, togliendo dalle mani l'aggeggio alla mia coinquilina e spostandolo sul divano.
«Boh, il solito vestito comodo per casa di DannyRic.» Rispose facendo spallucce e camminò verso la sua stanza per mostrarne uno completamente nero.
«Io metto quello verde scuro. Vestitevi che un solo bagno c'è, vado prima io!» Urlai, correndo verso di esso e chiudendo la porta a chiave alle mie spalle.
Però non persi tempo e per una volta neanche le due ragazze.
Dopo un'oretta, scesi osservando la mia nuova macchina parcheggiata, che avevo acquistato in uno dei pochi concessionari della città.
La mia Porsche Macan, mi sorrise quasi, riconoscendomi, obbligai Kyla e Adalia ad andare con la McLaren di Ricciardo insieme, volevo essere sola e guidare per me.
Ingranai la marcia, entrando in strada e abbassai il mio finestrino lentamente, congelando l'abitacolo per l'aria fresca di dicembre.
Mi strinsi meglio nel mio cappotto, osservando come le mie amiche fossero dietro e cercai di allungare il distacco tra me e loro, neanche fossimo in un circuito e guidassi una monoposto. Ma eravamo a Monaco, guidando per le strade del Gran Premio, perciò finsi che fosse così.
Ancor prima di arrivare, inviai un messaggio all'organizzatore della festa, per avvisarlo del nostro imminente arrivo, in modo da aprire il cancello.
Qualche minuto dopo mi trovai a parcheggiare vicino ad alcune supercar, riconoscendo quella del mio ex e di Max Verstappen. Kyla si mise a fianco a me, scendendo velocemente.
«Fa un cazzo di freddo! Suona il campanello che muoio congelata.» Lo fece Adalia, perché rimasi a osservare la Ferrari 488 Pista a fianco.
La porta si spalancò, mostrando l'australiano e lo sorpassai, lasciandogli un bacio sulla guancia.
«Max.» Lo chiamai per annunciare la mia presenza, togliendomi il cappotto. Stavo silenziosamente dicendo: c'è Kyla, e obbligavo tutti quanti ad essere coscienti del nostro arrivo.
«Abigail Mathews.» Si avvicinò Lando, che come sempre non perdeva l'occasione di avere contatti con me, mi mise un braccio intorno alle spalle e sorrisi, chiudendolo in un abbraccio.
«Come stai Lan?» Alzai il tono della voce verso il suo orecchio, per la musica che qualcuno aveva tutto d'un tratto messo.
Lui mi confermò che andasse tutto magnificamente e andammo verso la piscina coperta nell'altra stanza, si allontanò qualche momento, recuperando dei salatini da un contenitore.
Non ero ancora stata in quella sala; sembrava all'aperto, per via del soffitto inesistente in solo vetro e non in mattone come il resto della casa. Ci sedemmo su alcune poltrone, ancora con il braccio del pilota McLaren intorno alle spalle, osservai Charles Leclerc dall'altro lato della stanza.
Mi guardava, in modo insistente, anche se spesso lo sguardo fulminava il compagno al mio fianco. Io voglio te.
«Abi ti ho fatto il sex, so che ti piace, Kyla dov'è finita?» Gridò Daniel, distogliendomi dai miei pensieri e la avvistai vicino alla porta, sempre di vetro, che dava sul giardino. Il riccio allungò il braccio, passando il bicchiere a Norris, che mi porse il mio.
«Adalia, portale il Sunset, è fuori.» La indicai, facendo avvicinare la tedesca al padrone di casa per recuperare il cocktail e portarlo alla destinataria. Per un millisecondo, Max alzò lo sguardo, al nome del cocktail.
Mi voltai verso l'unico ingresso dal soggiorno e Carlos Sainz, insieme ai suoi capelli ancora corti entrò, ovviamente non da solo.
«Cazzo…» Sussurrai a me stessa, non ricordando di avere Lando vicino.
«Certo che ti vai a cercare quelli che non perdono tempo a sostituirti… Non fraintendere, amo Carlos, ma meriti di essere amata anche tu, dopo tutto questo» Mi lasciò un bacio amichevole sulla mano che toccava la sua spalla, «Pensaci, perché lo meriti.» Concluse, guardando di fronte a sé, rimanendo in silenzio per abbastanza tempo da farmi ricordare chi fosse arrivato.
Lo guardai andare a salutare Lewis, che parlava al telefono tappandosi un orecchio distrattamente e che osservò confuso la bruna al suo fianco. Presi a studiarla, nei suoi capelli corvini e nel suo naso all'insù, seguiva Carlos emanando una sicurezza tutta sua, visibile anche da noi.
«Si vede che è italiana… È…» Si interruppe il pilota McLaren per sostenere la mia causa, era bellissima però, non potevo non ammetterlo.
Continuò a girare, arrivando da Kyla e presentandosi ad Adalia, lo stesso fecero loro con Beatrice.
Daniel sporse due piccoli pacchetti alle mie due amiche, che tirarono fuori un braccialetto da una custodia quadrata. In lontananza vidi Charles fare lo stesso con Max, ma questa volta il sacchetto era più grande.
L'olandese confuso e sorridente, lo aprì facendo sbucare una maglia della Ferrari con il numero 33 e la scritta Verstappen. Sentii la risata del campione in carica, seguita da quella del predestinato, anche dal divanetto, dove Norris era ancora al mio fianco.
Entrambi i primi due classificati della stagione 2022, si resero conto poi della presenza di Carlos.
«Smooth Operator!» Andò in contro Max, abbracciandolo e tirando qualche pacca sulla sua spalla, nonostante fosse rimasto a parlare con Charles gli ultimi dieci minuti.
La musica si abbassò, perché fu il turno dell'australiano di conoscerla e sembrava andare tutto bene.
«Dopo esserti scopato la mia ragazza ne hai già un'altra?» Congelò la stanza Charles Leclerc, con un sorrisetto che non prometteva niente di buono. Avevo parlato troppo presto.
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Buon pomeriggio, scusatemi per il ritardo, ma il lavoro non mi ha permesso di aggiornare in orario :(
E neanche di scrivere uno spazio autrice decente 💀
Come state? Spero vivamente che il capitolo vi sia piaciuto 👀👀👀
Mi piace molto l'amicizia che si sta creando tra Dan, Max e Abi, quella che ormai non devi dire quasi più niente, perché loro sanno già❤️
"Max alzò lo sguardo, al nome del cocktail." Ve lo ricordate il famoso Sunset?
"Profumi di Redbull, meglio della stupida maglietta che avevi oggi..." Morta. Mi manca scrivere di Ky e Max👻
Il prossimo capitolo, sia per emozioni, che per scrittura, é il mio preferito. Mi ha fatto male scriverlo, addirittura quando non ho nulla da fare vado a rileggerlo... 😭
Non vedo l'ora che sia giovedì, ma intanto spero che abbiate apprezzato anche Lando, che nel suo piccolo, cerca di fingere che il sentimento che prova non esista.
Se avete qualche dubbio, scrivetemi❤️
Ho lasciato un box per le domande su Instagram, se vi va di darmi un parere, come al solito ✨
Instagram: mybrightshadow.wattpad
Tik Tok: ire.stories
Grazie per leggermi sempre❤️
A presto,
ire
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