Rivelazione
Approdammo a terra. Le nuvole erano in uno stato solido, e io ci camminavo sopra. Tutto ciò che mi circondava si trovava sopra un enorme nuvola che sfumava sul rosa…Sembrava zucchero filato da addentare.
Ci trovammo di fronte a una barricata dorata, con l'entrata composta da un cancello in ferro, decorato da brillantine.
'"Aprite il cancello!" Urlò l'angelo.
Il cancello si spalancò, lasciando intravedere lo spazio interno. C'erano palazzi, gente ovunque che rideva e scherzava. Sembrava una città…
Camminai a passi lenti varcando il confine. Finalmente c'ero dentro! Ero in paradiso…
-"Voglio incontrare John…Voglio incontrare anche mia nonna." Enunciai estasiata rivolta all'angelo. Finalmente potevo rivedere le persone a me care.
-"Beh, lo farai più tardi…Come ora, ti faccio esplorare il posto."
Annuii. L'angelo custode mi fece notare la palla di fuoco vicino al paradiso che riscaldava tutto…Era il sole! Non era come sulla terra…Era molto vicino, sembrava che si potesse toccare.
Dei bambini vestiti con delle tuniche bianche, giocavano in un prato. Ognuno di loro aveva un lume acceso con sè, tranne una bambina…Sopra la sua testa cadeva dell'acqua.
-"Perché quella bambina non ha il lume acceso come tutti gli altri bambini? E perché sopra di lei piove?" Chiesi, dispiaciuta per lei.
-"Vedi, è morta ancora da poco…Leucemia linfoblastica. Quella pioggia sono le lacrime dei suoi genitori. Nonostante ogni giorno il suo angelo custode accende la candela, a causa delle lacrime della famiglia, si rispegne nuovamente.."
-"È terribile! Come posso aiutarla?"
-"Non puoi…" rispose l'angelo. "Un giorno i genitori smetteranno di piangere, e solo quel momento la bambina sarà di nuovo felice con il lume acceso."
-"Mia madre come se la passa?"
-"Bene, è di nuovo felice."
-"Mi pensa ancora?"
-"Prima lo faceva ogni giorno…"
-"Che intendi con prima?"
-"Cara, sono passati sette anni dalla tua morte…"
A quelle parole restai pietrificata... Era impossibile!
-"Maya…" continuò col dire. "Qua il tempo scorre diversamente dalla terra. Qua sono passati solo sette giorni, nella terra invece sette anni."
-"Dio! Sarà cambiata moltissimo…Vorrei rivederla." Pronunciai un po' disorientata.
-"Puoi farlo, ma solo nei sogni…"
-"Voglio incontrarla ora! Ti prego…"
Mi prese per la mano, e mi trascino lungo la strada edificata da palazzi colorati, finché non giunsimo dinnanzi ad una porta gialla.
-"Questa è la porta per entrare nel sogno di chi desideri. Immagina il volto di tua madre ed entra dentro quella porta."
Immaginai i suoi capelli rossi, i suoi occhi verdi smeraldo e la sua bocca carnosa con la quale mi baciava, poi entrai.
La vidi lì, di fronte a me, seduta su una panchina che si guardava intorno disorientata. I suoi capelli non erano più rossi ma bianchi. Il suo volto era corroso dalle rughe e i suoi occhi smeraldo erano spenti.
Appena mi vide si alzò di scatto e corse verso di me per abbracciarmi.
-"Dove sei stata per tutto questo tempo, figlia mia?" Chiese mia madre in lacrime.
I miei occhi diventarono un fiume in piena, non trovavo la forza di parlare.
-"Ma-Mamma…Scusami se me ne sono andata! Scusami se ti ho lasciata sola. Scusami se ti ho fatto passare notti insonne a piangere, ma sappi che tu sei scalpita nel mio animo…Perdonami mamma!"
-"Ti perdono figlia mia, ti perdono! Ma non andare più via…"
-"Sappi che io sono felice nel posto dove mi trovo, quindi non temere per me, ho ritrovato la mia pace e voglio che tu ritrovi la tua."
-"Ma io sono felice, adesso che ho te…"
-"Mamma…"
Finii di parlare, e lei scomparve in una nuvola di fumo. La porta gialla si spalancò…Lì capii che si era svegliata.
L' angelo mi asciugò le lacrime con le sue mani fredde, ed enunciò:
-"Pargolotto mio, non essere triste…"
-"C-Come mi hai chiamata?"
L' angelo mi sorrise, poi una luce gialla trapassò il suo corpo. Cambiò aspetto: i capelli biondi erano diventati bianchi, la sua statura era diminuita e il suo volto si era cosparso di rughe...Il mio angelo custode era mia Nonna Viky!
-"Nonna! Non posso crederci!" Risposi, abbracciandola.
-"Pargolotto mio…"
-"Perché non ti sei rivelata subito?"
-"Non potevo…Solo una volta mostrato tutto il paradiso potevo mostrarti la mia vera identità."
-"Ti voglio bene, nonna! Sono felice che tu sia stata tutto il tempo vicino me… Per caso hai conosciuto John? Vi siete mai incontrati?"
Il suo volto impallidì. Abbassò lo sguardo a terra e balbettò qualcosa di incompresibile.
-"Nonna, stai bene?"
-"Pargolotta, odio darti brutte notizie…"
-"Cos'è successo?"
-"Si tratta di John…Lui non si trova qui."
-"Che intendi? Dove si trova?"
-"Meriti di sapere la verità anche se fa male: La morte di John in auto non è stato un incidente come pensavi... come pensavate tutti…L-Lui si è schiantato di proposito contro un camion...Adesso si trova all'inferno! Mi dispiace piccola Maya."
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