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Riuscii quasi ad addormentarmi quando mi sentii scrollare una spalla con leggerezza.

<<Mike, mancano dieci minuti all'atterraggio, preparati!>>
Mi scostai i capelli appiccicati sul viso e incominciai ad indossare il cappotto e a conservare le cuffie ancora in funzione.
Mentre continuavo a lavorare con la cintura per assicurarmi che fosse ben salda osservai Eric. Era appoggiato al sedile ma non sembrava per nulla rilassato, aveva una rughetta in fronte ed un'aria pensierosa mentre osservava senza interesse oltre il finestrino.
Di solito certe cose le percepisco, specialmente quando riguardano persone che conosco fin troppo bene.
<<Eric..>>
Lo vidi girarsi e tirare un sorriso nella mia direzione, c'era davvero qualcosa che non andava.
<<Si Mike?..>>
<<È tutto apposto?>>
<<Certo, non dovrebbe?>>
<< In realtà lo dovrebbe, anche se non sempre è così..>>
<<Oh Mike, andrà tutto apposto vedrai!>>
Sospirai, notando il repentino cambiamento di discorso.
<<Eric, con Lidya va tutto bene?>>
Lo sentii tossire un po' di volte prima di ricevere una risposta.
<< Si, certo.. Perché..?>>
<<Non ti sento parlare di lei da un po', me lo stavo solo chiedendo. Lo sai che con me puoi parlare..>>
<<Ma non c'è nulla di cui parlare Mike>> disse sforzandosi di ridere.
<<Non ne sono tanto convinto..ma non insisto.>>
Non arrivò risposta, solo uno sguardo pieno di quelle che sembravano sensi di colpa e voglia di nasconderle.
Feci del mio meglio per trattenermi dal fargli altre domande e spingerlo a parlare, di certo aveva bisogno di tempo, e potevo aspettare.




Atterrati a Las Vegas fui finalmente libero di slacciarmi la cintura e assaporare l'aria di casa. Salutai il pilota e le hostess e scesi dal jet seguito da Eric che portava il mio bagaglio.
<<Mike, preferisci che venga Mark a prenderti?>>
<<Si, non ho tempo.. Lo chiami tu o faccio io?>>
<<Faccio io, con te Mark si dilunga troppo..>>
<<Posso giustificarmi?>>
<<Non c'è tempo Mike..>>
<<Sembra che il capo qui sia tu Eric>> dissi ridendo.
<<Diciamo che so gestire meglio certe situazioni, e poi vengo pagato per farlo.>> rispose con un sorriso sarcastico.
<<Vieni pagato per seguire quello che ti dico io. Dovrei abbassarti lo stipendio lo sai? >>
<<Ci sono tante celebrità che chiedono di me ed io ho rifiutato tutti affidandomi a te , Dio solo sa perché!>> esclamò gesticolando verso il cielo e strappandomi una sonora risata.
<<Ammettilo Eric, sei troppo affezionato a me per potermi lasciare andare.>> conclusi io socchiudendo lo sguardo.
<<Non ammetto nulla, nossignore!>> riprese lui muovendo l'indice a destra e sinistra.
Dopo qualche minuto tornai serio, un problema era a qualche minuto di distanza da me e avrei dovuto affidarmi a tutto il mio autocontrollo e alla mia sicurezza per risolverlo.
Cominciai a sentire caldo, così tolsi il cappotto e la mascherina.

Fu un attimo, giusto il tempo di bere tre sorsi d'acqua e sprofondare in mezzo a una massa di gente pronta a strapparmi pure quella.
Vidi da lontano la macchina di Mark avvicinarsi, mentre un braccio mi tirava con forza verso la stessa direzione.
Intuii subito dal colore della camicia chi fosse.
La folla urlava il mio nome, mi abbracciava, mi tirava, qualcuno si spinse pure a a darmi un bacio sulla guancia, sul braccio e su qualunque parte riuscisse a raggiungere.
Michael, Michael, Michael!


Pochi minuti dopo, grazie a un miracolo e al braccio muscoloso di Eric riuscii a entrare in macchina.
All'orecchio mi arrivò una voce dura e preoccupata: <<Michael! Ti rendi conto che potevano pure ucciderti là in mezzo?>>
<<Non mi avrebbero ucciso Mark..stavano solo, beh, esultando.>>
<<Mio cocciutissimo Michael, ti fidi troppo della gente, per quanto mi riguarda poteva esserci qualcuno con una pistola là in mezzo, e tu avresti continuato a dire "Oh ma voleva solo abbracciarmi.">> continuò imitando la mia voce come un bambino.
<<Io non parlo così e non sono così ingenuo come credi!>> dissi fingendomi offeso.
<<La prossima volta verrò io con te, Eric è troppo consenziente.>>
<<Questa è pura dittatura!>> esclamai sorpreso e divertito.
<<Non ti farebbe male una guida Mike.>> spuntò una voce alla mia destra, di cui mi ero completamente dimenticato.
<< Voi dovreste essere le persone di cui mi dovrei fidare di più ma mi state dando tutte le ragioni per non farlo!>>
<<Il mondo è cattivo ragazzo, ti ci dovrai abituare.>> concluse con amarezza Mark.
<<Non credo proprio, c'è ancora del buono qui, lo sento.>> dissi puntando il dito a tutti e due.
<<Questo non ti giustifica a girare libero come un pettirosso in cielo aperto!>>
<<Ma io sono un pettirosso>> risposi tirando giù il labbro.

Risero tutti e tre all'unisuono assaporando quei pochi minuti di felicità.
Qualche misero minuto e quella felicità si sarebbe trasformata in qualcosa di diverso.










Eccoci! Ciao belle/bei moonwalkers, la storia continua ed è da ora che inizierà il punto importante della storia ☝.
Spero vi piaccia, io mi sto impegnando per fare meglio di quello che posso.
Commentate tanto tantoooo 💜
Alla prossima biddizzi 💚 (se non l'avete ancora capito sono siciliana ahaha 😳) 💖💖

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