4

Ero rannicchiato nell'angolo del letto di John. Quando mi svegliai, indolenzito, notai che il letto era vuoto e sistemato.
John.
Mi alzai velocemente e corsi a cercare qualcuno, non poteva essere morto, no.


<<Buong...iorno>> dissi affiatato a un'infermiera che incontrai nel corridoio. <<Oh, signor Jackson, cosa è successo?>>
<<John! Il reverendo John, era qui fino a ieri notte, dov'è? Dove lo avete portato?>>
<<Si tranquillizzi, l'abbiamo spostato in un'altra stanza perché quella verrà occupata da un altro paziente, l'accompagno io..>>

Oh, Dio grazie.
Seguii l'infermiera che attraversando un lungo corridoio mi fece entrare in una stanza più luminosa.
E lo vidi lì, che continuava a riposare, come se intorno a lui non stesse accadendo proprio nulla, e per un secondo mi immaginai lì, al suo posto.
Come poteva essere stare sdraiato e dormire per l'eternità, con le voci della gente che si spengono e solo la pace intorno.
Ma quel pensiero durò proprio poco, perché un altro subentrò: i miei fan.
No, non potevo abbandonarli, non potevo lasciarli in balìa di questo mondo, io sapevo, sapevo che avevano bisogno di me, della mia musica, perché in fondo qualcosa riesco a a trasmettere, e se al posto di John ci fossi io lì, tutto questo sparirebbe e non me lo perdonerei mai.

Trasportato da questa certezza mi avvicinai a John con il più sofferente dei cuori sperando davvero in un risvolto positivo.
L'infermiera mi lasciò di nuovo solo e per non sprecare il mio tempo decisi di continuare la mia canzone dandole un significato più profondo.
Il pensiero di John, di un mio amico in punto di morte mi diede la forza e le parole giuste per continuare.



Carry me
Like you are my brother
Love me like a mother
Will You Be There?...



Cominciai a canticchiare questa melodia che usciva direttamente dal cuore e la dedicai a John e a tutti quelli come lui, alla gente che aveva talmente il cuore pieno di dolore da sentirsi sola. La dedicai a chi era solo, a chi cercava qualcosa di positivo per ritornare a credere, ai miei amici, alla mia famiglia, ai malati, ai poveri e ai bambini dimenticati, ma soprattutto a loro, la mia gente, il mio cuore, i miei fan, che nonostante tutto, sono sempre stati lì, accanto a me. Mi sostenevano, si fidavano di me, cantavano con me, e mi amavano per come ero, senza filtri!
Io ci sarò, ci sarò John, ci sarò per tutti, perché chi è stato lì per me non lo dimentico.
Finii di cantare l'ultima frase che mi costò una lacrima.

<<Mike, mio caro Mike..tu e la tua voce siete incredibile, e questa da dove ti è uscita?>>
Mi trovai davanti un John pieno di lacrime mentre posavo il mio quaderno con dentro la canzone appena cantata.
<<Viene dalla sofferenza John, e viene anche da te..tu ne fai parte.>>
<<No Mike, questa viene da qui.>> disse picchiettando il suo indice sul punto in cui stava il mio cuore.
Guardai quel punto a lungo dimenticando quasi la presenza di John e mi accorsi di una cosa.
Ecco, io ero fortunato.
Dio mi aveva dato tanto.
Mi aveva dato la voce, la passione per la musica, una famiglia fantastica, una vita ricca e bella.
Ma soprattutto un cuore, e quello forse era tutto ciò che mi serviva sapere.

<<È vero John, viene da qui. Viene proprio da qui..>>
Dissi sorridendo.
Lo abbracciai forte, perché ero felice, perché nonostante la tristezza sapevo che tutto poteva essere superato.
E io lo farò.
Diamine, sono Michael Jackson dopotutto.








Eccoci alcapitolo ragazzuole!! Scusate la tanto attesa ma stavo male e soprattutto non riuscivo a elaborare al meglio il capitolo e preferivo farvi aspettare piuttosto che presentarvi un capitolo orrendo.
Spero vi piaccia, e commentate, voglio le vostre reazioni, voglio sapere se vi piace, tutto tutto tutto!!
A presto moonwalker, ce se vede bellezze 😘👞✌❤💙
(Scusate eventuali errori)

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top