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Driin Driin.
<<Le mie orecchie...spegnete questo affare!!>>
Mi tappai le orecchie cercando di dormire quando con un occhio aperto capii la provenienza di quel suono.
Il telefono.
<<Pronto?>> dissi con voce assonnata dopo aver alzato la cornetta.
<<Michael sono io, scendi, ho qualcosa per te..>> sentii Mark sorridere dall'altra parte del telefono.
Mi alzai controvoglia e mi misi i pantaloni del pigiama, mi sistemai tanto quanto bastava per rendermi presentabile e scesi.
Solitamente Mark non mi chiamava mai mentre dormivo beatamente, il suo lavoro si riduceva a proteggermi da fans accaniti, e spesso la sua preoccupazione mi faceva sorridere.
Arrivai in salotto e tutti si girano verso di me quasi sorpresi. Specialmente una ragazza molto carina dallo sguardo impaziente e allo stesso tempo entusiasto.
<<Ciao a tutti..>> salutai distogliendo lo sguardo dal vestitino fin troppo corto della ragazza.
<<Allora Mark, cos'hai per me?>>
Gli chiesi cercando di capire la presenza di una giovane donna in casa mia.
<<Michael, lei è Lara, ed è la figlia del reverendo John, ricordi?>>
<<Oh eccome..una persona davvero brava, davvero! E quindi tu saresti la figlia? Piacere.. Beh Michael..>> risi, rivolgendole i miei occhi divertiti.
<<Piacere Lara..allora signor Jackson ..posso chiamarla Michael?>>
<<Certo, devi farlo. Non sopporto quando usano così tanta formalità, io sono Michael.>>
<<Neanche io lo sopporto..però tu sei Michael e forse non dovrei..ma tento lo stesso!
Comunque Michael quello che mi ha portato fin qui è troppo urgente e importante per me..>>.
<<Dimmi pure...>> le dissi continuando ad osservare i suoi occhi color dell'ambra.
Ammetto di amare infinitamente le donne, tutte, e quando mi trovo davanti una bella donna non posso che rimanerne estasiato.
Spesso non capisco se le donne siano attratte da me o dalle mie tasche. Per questo sto molto attento a chi faccio entrare nella mia vita.
Essere Michael Jackson non è proprio una passeggiata.
<<Innanzitutto ti volevo mandare i saluti da mio padre..e poi ti volevo parlare in privato se era possibile.>>
<<S..si.. Certo!>> dissi mentre facevo segno a Mark di allontanarsi per lasciarci un po' di privacy.
Appena Mark e il signore che era con lui si allontanarono rimasi da solo con quella donna, che oltre ad essere bella mi ispirava molta tranquillità e agitazione che non riucivo a capire.
<<Sediamoci sul divano così potremo parlarne meglio. Vuoi qualcosa da bere? Un'aranciata, un succo?>> le chiesi gentilmente.
<<Un'aranciata mi va benissimo grazie.>>
Mi alzai per prendere dal frigo l'aranciata che le versai nel bicchiere di vetro.
<<Ecco a te..>>
<<Allora..sono curioso, dimmi tutto!>>
La vidi portarsi i capelli dietro le orecchie e allungarsi il vestito. Prese il bicchiere, e dopo qualche sorso assunse una posizione dritta e rigida, segno che il discorso stava iniziando.
<<Michael.. Mio padre mi ha sempre raccontato di te sai? Dice che sei una bravissima persona e che ci sei sempre stato per lui e per tutte le persone che ne avevano bisogno.>>
<<Immagino di si..mi rende felice e soddisfatto poter aiutare qualcuno, è un'esigenza che sento dentro, dal cuore.>> dissi toccandomi il petto con l'indice.
<<Lo vedo..sei sincero. Ed è per questo che ti parlo con il cuore in mano, mio padre... Michael, mio padre ha la leucemia...>> una goccia scivolò dal suo occhio destro cadendo sulla gonna lillà.
E in quel momento il mondo intorno a me si fermò, tutto intorno a me divenne ghiaccio.
Il reverendo John stava morendo?
John stava morendo.
Un altro componente della mia vita stava lasciando questa terra.
Ed io non potevo permetterlo, non di nuovo.
Eccoci al 2^ capitolo di questa storia!
Fatemi sapere cosa ne pensate, le vostre reazioni, emozioni, cosa vi aspettate. Commentate, commentate e commentate!
Spero vi piaccia e scusate per eventuali errori.
Ciao family, alla prossima 💞💞
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