CAPITOLO XIX

Per l'ultima volta

Il ballo studentesco. Non si parlava d'altro, dopo il campionato, il pensiero fisso era solo quello: l'ultima serata da ragazzi delle superiori.

L'allestimento della palestra, adibita a sala, era stato conferito e curato dal comitato degli studenti, così come il tavolo del buffet, approvvigionamento delle bevande e la musica. Avrebbe suonato una band rock della PYJ High School, gli "Heroes".

Hyunjin decise di indossare un completo vintage di suo padre stile anni 80. Era di un bellissimo color lilla, a cui avrebbe abbinato una camicia bianca in raso e alcuni accessori di sua nonna.

Ma aveva bisogno di una lavata in lavanderia prima, così vi si recò un pomeriggio.

Qui, incontrò Nanny Valera, che invece stava ritirando un vestito da uomo.

- Hyunjin, ciao! È da un po' che non ti vedo! Come stai?

- Sto bene, signora Valera, e lei?

- Suvvia, basta con queste formalità e dammi del tu. Che bel completo! È tuo?

- Sì. Era di mio padre.

- Anche Felix metterà lo smoking di suo padre...- Sospirò. - In realtà non voleva proprio andarci. Ci ho messo un po' a convincerlo. L'ho quasi obbligato.- Rise amaramente.

Anche Hyunjin sorrise.

- Mi dispiace per come sia andata fra di voi...ma voglio dirti che Felix ti ama, se questo può valere qualcosa. Ha ricominciato a scrivere con la stessa passione e intensità di prima ed è solo grazie a te. Grazie per tutto quello che hai fatto per lui.

- Yo no hice nada.

- Has hecho más de lo que crees. Que Dios te bendiga, hijo.

- Lo mismo, Nanny Valera, lo mismo.

All'entrata della PYJ High, si accalcavano le macchine e le limousine, da cui uscivano gli studenti in coppia con i loro abiti scintillanti. All'ingresso della palestra, vi era un piccolo set fotografico, in modo che ognuno avesse un ricordo di quella magica serata.

Felix aveva invitato Jenna, anche se lo aveva fatto solo per circostanza, ci era andato esclusivamente per stare con i suoi amici (e perché gli era stato quasi imposto).

Bazzicava in giro, con un bicchiere di punch in mano, fermandosi a parlare con chi voleva scambiare due chiacchiere sulla partita, fargli i
complimenti e via dicendo.

Jenna ballava in gruppo con le sue amiche e i ragazzi.

Felix guardò il suo orologio. Non vedeva l'ora che quella tortura fosse finita, anche perché Jenna era disgustosa, flirtava persino con il frontman della band.

Verso metà serata, proprio quando aveva quasi deciso di andarsene, arrivò Hyunjin, accompagnato da Minho.

Quest'ultimo indossava uno smoking elegantissimo e aveva tinto i capelli di viola. Hyunjin era un sogno. Portava i capelli sciolti e lunghissimi grazie all'impiego di extensions, sapientemente arricciate in boccoli morbidi, il trucco nero sfumato sugli occhi e i gioielli vistosi e luccicanti. Dava il vibe di Lady Oscar. Quando lo vide Felix, il tempo si fermò. Tutti gli occhi erano puntati su quei due bellissimi ragazzi, che entrarono come due dive, due stelle, due soli.

Gli occhi si incrociarono e tutto prese a scorrere come prima, come se fosse stata una meteora che attraversa il cielo in un battito di ciglia.

Ma nel cuore del ragazzo raffiorò il sentimento della gelosia, mentre vedeva la coppia ballare, stretti l'uno all'altro. E non poteva farci nulla.

- Dai, Felix! Vieni a ballare con me! Stanno tutti ballando tranne noi!- La voce fastidiosa e cantilenante di Jenna, lo distolse dai suoi pensieri, riportandolo con i piedi per te Ok.- Fu la risposta secca.

Mentre erano in pista, Felix si avvicinò a Hyunjin e a Minho. Il primo lo guardò.

Captò qualcosa in quell'occhiata significativa. E quando ci fu l'occasione, il ragazzo sgattaiolò fuori, sulla terrazza, per prendere una boccata d'aria e schiarirsi le idee, in compagnia di un bicchiere di cola fresca.

Poco dopo, venne raggiunto da Hyunjin.


- Una bella serata non trovi?- Domandò.

- In realtà, no.

- Congratulazioni per il tuo campionato.

- E a te per il tuo spettacolo. Sei stato eccezionale.

- Grazie...e grazie per essere venuto. Hai mantenuto la tua promessa...

Felix sorrise.

Ci fu una pausa.

- Quindi...sei venuto con Minho.- Disse quest'ultimo.

Hyunjin annuì.

- E tu con Jenna.

- Non è la mia ragazza, che sia ben chiaro.

- Non ho insinuato niente.

- Guarda, non la sopporto. È il capo delle cheerleader. Ecco perché ho "invitato" lei. In realtà sono quasi stato costretto.

- Sicuramente vincerete il titolo di re e reginetta del ballo.

- Ma per favore! L'ultima cosa che voglio è mettermi in mostra per queste scemenze. Credo che dovreste vincere tu e Minho. Siete molto più belli.

Hyunjin rise.

Felix si rabbuiò in volto.

- Che c'è? Perché fai quella faccia?

- Mi mancherai Hyunjin...

Quest'ultimo sospirò.

- Non dovremmo pensare a queste cose...abbiamo avuto il nostro tempo e la nostra occasione. Sapevamo entrambi come sarebbe andata a finire...

Felix scosse la testa.

- Se solo fossi stato meno codardo...

- Non è colpa tua. Anzi...non è colpa di nessuno.

Il capitano della squadra di football aveva le lacrime agli occhi e Hyunjin se ne accorse.

- Stanno suonando "When I was your man"...è una delle mie canzoni preferite...mi concederesti l'onore di questo ballo?- Chiese inchinandosi.

Felix annuì, porgendogli la mano.

"Troppo giovane, troppo stupido per capire...
L'orgoglio, l'ego, le priorità e l'egoismo...
Gli errori incancellabili..."

Felix chiuse gli occhi e si rannicchiò sull'incavo del collo di Hyunjin.

"Anche se fa male, devo ammetterlo...
Ho sbagliato. È colpa mia. Nonostante tu metta il mio cuore prima del tuo, difendendomi dalla pessima persona che sono...e non basterà una vita intera a renderti giustizia, a ringraziarti per tutto l'amore che mi hai dato..."

- ...E il re e la reginetta di quest'anno sono...

- Hyunjin...

- Mh?

- ...Jenna McGuire e Felix Lee!

- Andiamo nel nostro posto speciale?
Hyunjin era dubbioso.

- Per l'ultima volta...

- Per l'ultima volta.

Salirono in una camera del motel, dopo una passeggiata al mare, a correre a piedi nudi, facendo alzare la sabbia, scontrandosi contro le onde, vivendo la vita. A chi importava del ballo? Di una cosa così superficiale e priva di valore? Era lì che volevano stare. Insieme.

Le luci soffuse, i baci lenti e gli occhi negli occhi. Era la prima volta per entrambi infondo...perché l'amore è un'altra cosa...percorrere ogni centimetro di pelle per non dimenticare nulla...

Spogliarsi lentamente, perché il tempo può farsi fottere...ridere...essere belli, morire giovani.

Annaspare, nessun dolore, va tutto bene.

Affondare, risalire, prendersi, spingersi.

Odore acre, odore dolce, odore che si mescola sul petto, tra le mani, nelle labbra, nelle membra.

Sapore di vita, sapore di unione, la droga soave.

Il cuore esplode, il ritmo si ferma, tutto tace.

Era perfetto.

Se non fosse stato per l'orologio che crudelmente spostava le lancette in avanti.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top