You should rest
CAPITOLO 28
Non mi accorsi neanche che mi ero appisolato, e al mio risveglio ero nella mia stanza dalle pareti giallo pastello, i rumori della notte fuori si sentivano lievi.
Mi misi seduto cercando di capire come ci fossi arrivato qui visto che mio nonno mi avrebbe svegliato, purtroppo non sono più piccolo e lui non può più prendermi in braccio.
Ma allora come ero arrivato li?
Mi girai di scatto cercando il cellulare, controllai la mia gamba e vidi che sotto di essa c'erano due cuscini di media grandezza.
Subito ritorna la mia attenzione al telefono perché proprio in quel momento delle 2 del mattino qualcuno mi aveva scritto, i miei occhi si stavano ancora abituando alla luce abbagliante del telefono.
Eravamo finiti sul giornale per il crollo della grotta e quasi tutti i contatti che avevo mi avevano scritto, ad un certo punto sentii dell'acqua scorrere e distolse l'attenzione dai milioni di messaggi.
Qualcuno era nel bagno di camera mia.
Mi alzai e saltellando con l'altra gamba andai a controllare, avevo una paura fottuta, sentivo il mio cuore battere talmente forte che non riuscivo a capire perché mi fossi alzato.
Cercai di ritornare al letto quando sentii la porta aprirsi.
Stavo tremando e la gamba su cui stavo saltellando da mezz'ora mi stava cedendo, mi appoggiai con le mani al letto.
"Ehi, ma ti sei svegliato.." Disse una voce da me anche troppo conosciuta, mi girai e sedetti sul letto mentre davanti a me la figura di un Tanjirou con i miei vestiti da pigiama mi sorrideva tranquillamente.
Aveva delle occhiaie sotto gli occhi e venne verso di me.
Mi prese il viso e mi diede un tenero bacio sulle labbra, sentii il viso prendere fuoco in un istante, mi scansai guardando di lato imbarazzato dalla naturalezza in cui avesse fatto quel gesto che mi stava facendo esplodere il cuore.
Mi riprese il viso e ci guardammo negli occhi.
Quella sera con la sola luce della luna i suoi occhi erano quasi seduttori, con quel rosso che sembrava un rubino mi guardavano nei miei facendomi perdere.
"Come ti senti? Perché ti eri alzato?" Mi chiese facendo una faccia prima preoccupata e poi rimproveratoria.
"I-Io mi sento b-bene... Dai.. Mi ero alzato perché a-avevo visto la luce accesa in bagno e mi sono spaventato..." Ammisi sentendomi ancora di più imbarazzato.
"Ah vero tu dormivi quando ti ho portato qui." Disse lui pensieroso.
"IN CHE SENSO." Quasi urlai con il viso che mi stava bollendo.
"Shhhh... Ti ho portato in braccio qua perché tuo nonno mi ha chiesto una mano, si ricordava bene il mio nome hahaha, e poi dopo cena mi ha chiesto se volevo rimanere a fare la veglia su di te... Come si fa tra le coppie ha aggiunto." Disse e buttai la faccia sul cuscino urlandoci dentro per la figura di merda che mi aveva fatto fare mio nonno.
Così si capiva che avevo parlato di Tanjirou a lui.
Chissà cosa si sono detti così tanto tempo soli.
Mi sembrava di vedere il mio fantasma vicino a me, mi guardò e mi disse "Io sono la tua dignità. E mi hai persa. Ciao." per poi andarsene.
Tanjirou dal canto suo si mise a ridere e mi chiese se avessi fame.
SI.
CIOÈ.
CIBO.
ORA.
SUBITO.
Mi fece salire in braccio sulla schiena, mi portò al piano di sotto dove mi chiese cosa volessi mangiare.
"Non ne ho idea, dolce o salato?" Chiesi, almeno sarei riuscito almeno a pensare qualche idea possibile.
"Mh.. Tanta o poca fame?" Chiese lui non rispondendo alla mia forse facendolo apposta.
"Abbastanza..." Di tutta risposta la mia pancia brontolò, mi sorrise e mi fece il verso.
Eravamo in cucina e mi mise sulla penisola, mi guardai e avevo una maglia lunga enorme che mi arrivava quasi al ginocchio, color sabbia.
Andò ad accendere la luce e ritornò verso di me, si mise tra le mie gambe.
Con le sue mani mi strinse le cosce guardandomi negli occhi.
"Oh adesso si che ho davvero fame." Disse con tono provocatorio al mio orecchio, mi vennero i brividi e pensavo che era davvero uno stronzo visto che avrei dovuto riposare.
"C'è mio nonno in casa." Questo era il no categorico che non si poteva abbattere.
Mi baciava a tradimento cercando di convincermi.
"Ma lui è nel letto a dormire tranquillo, io e te invece siamo qui in cucina..." Mi sussurrò soavemente, mi iniziò a baciare il collo prima lento e poi con più passione in punti più mirati.
"Spero che non sentirà questo... Perché interromperebbe il mio pasto..." Disse dandomi un morso tra il collo e la spalla.
Mi buttai la mano alla bocca con forza per non urlare.
"Tanjiro... Ho detto no..." Dissi mentre lui non ascoltandomi mi alzò la maglietta iniziando a toccarmi il petto, mi diede una piccola pacca alla spalla per farmi quasi sdraiare sulla penisola.
Continuò a baciarmi senza sosta facendo danzare le nostre lingue, ero troppo stanco per oppormi...
Si...
"Se dopo questo mi dici di no ti lascio stare." Disse e io allora accettai in un certo senso, si posizionò praticamente sopra di me.
Con una mano stuzzicava il capezzolo di sinistra e con la sua bocca tortura a quello di destra.
Io non riuscivo a tenere la testa su, il piacere mi stava dominando... Lui mi stava dominando, lo mordicchiava, succhiava, lo leccava intorno guardandomi negli occhi e il mio amichetto la sotto era bello che attivo.
A questa goduria aggiunse il toccarmi il mio piccolo problema, mi venne da tirare su gli occhi per la goduria, sapeva come toccarmi.
Lamenti sconnessi già da prima cercavano di non uscire dalla mia bocca senza successo.
"Oh...~" Ammetto che mi sarei fatto fare di tutto un quel momento... Dopo tutto lui era molto bravo a stuzzicarmi..
Staccò la bocca dal mio capezzolo e lo ammirò, era rossastro grazie a lui e completamente turgido.
Lo toccò ancora un po' con le dita mentre mi limonava, spingeva il suo amico contro al mio finché non sentii dei passi.
Lo lanciai via risistemandomi la maglia in modo tale non si vedesse che avevo un erezione in mezzo alla cucina.
Tanjirou mi guardò leccandosi le labbra.
Mi fece un sorrisino e mentre si alzava e guardava dentro al frigo mi nonno entrò in cucina.
"Zenitsu, Tanjirou ma che ci fate svegli a quest'ora??" Chiese mio nonno.
"Eh nonno avevamo un po' fame e Tanjirou mi ha portato giù per vedere se c'era qualcosina per chiudere il buco nero che avevo nello stomaco.." Dissi e mio nonno ne fu intenerito.
"Mh.... Forse è il tuo giorno fortunato Zen. Ho fame pure io." Disse per poi guardare cosa c'era in frigo, era un ottimo cuoco e un gran golosone.
"Tanjirou mi aiuti te, Zenitsu è un incapace in cucina." Disse lui facendo ridere Tanjirou e a me mettere un broncio.
"Mentre voi vi ingeniate io saltellerò in bagno." Dissi e così feci, sperando di avere un paio di pantaloncini in bagno per non stare in mutande davanti a mio nonno, si okey avevo la super maglia oversize ma... Preferivo cosí.
Entrai in bagno e decisi che avrei fatto una cosa fastidiosa, aprii l'acqua congelata nel lavandino, abbassai i boxer e decisi di ritornare normale la sotto.
Ciao ragazz*!!!
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Mi siete mancati 👉👈
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SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO, IN CASO FATEMELO SAPERE CON UN COMMENTINO I UNA STELLINA QUA SOTTO
(PS. Potete dirmi anche solo come state e come è andata la giornata che mi fa piacere)
COMUNQUE
Vi voglio bene
Fate i bravi.
Dalla vostra scrittrice di fiducia ciauuuu
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