The Beer Festival

CAPITOLO 60

"Da quanto tempo, mamma mia come sei cresciuto! Ti sei fatto bello e forte eh." Disse il ragazzo dalle iridi blu notte.

"Ma anche a tu eh, ti vedo bene Sabito." Dissi, lui mi fece un sorriso accennato.

-

"Potevi scrivermi che saresti venuto cavoli, così chiedevo qualche giornata libera." Disse e stavolta gli sorrisi io, ogni volta che andavo su io e lui eravamo inseparabili.

Spillò le birre per noi, ovviamente il nonno aveva preso una Schorschbräu che presentava ben 31 gradi, Inosuke ovviamente puntava a uccidersi e prese senza pensarci (visto che la vendevano) un boccale di Snake Vrnom, ovvero la birra più forte al mondo che presentava 67,5 gradi.

Io del mio canto decisi di prendere una Schorschbock 57, con quelle note di caramello, toast frutta secca dall'odore ma, se assaggiata potevi sentire pure il gusto del cioccolato, delle spezie e il legno.

-

Zenitsu invece optò per una Esprit De Noël, la birra più forte in Italia, con ben 40 gradi e in bocca, si propone con tutta la sua morbidezza supportata da leggere note legnose e ricordi flebili, ma riconoscibili, di cioccolato.

L'unica cosa che pensai quando ci arrivarono le birre era: faremo i soldati sta sera, torneremo a casa sui gomiti.

-

Se una birra normale di solito presenta tra i 4 e 7 gradi, mi immaginavo solo come starà Inosuke dopo la sua birra...

Guardammo le nostre birre, Inosuke era felicissimo di aver trovato quella birra, a momenti era introvabile per quanto fosse alcolica.

-

"Eh niente dimmi un po', come sta tua madre? È da un po che non la vedo.
E i bimbi?" Chiese Sabito interessato, Zenitsu alzò un sopracciglio probabilmente si chiedeva come facesse a conoscere proprio tutta la mia famiglia a momenti.

"Sta bene, l'ho vista meglio sta sera ha alzato il gomito con il vino." Dissi per poi scoppiare a ridere e lui con me.

"Anvedi la zia che si dà alla pazza gioia!" Disse e continuai a ridere.

-

"Comunque ti devo dire una cosa importante..." Disse rabbuiandosi per qualche istante, gli risposi di dirmi pure e che poteva parlarne con me.

"Io e Tomioka ci siamo messi insieme!" Disse facendo tornare il suo sorriso a trentadue denti.

-

Come prima reazione ci fu lo stupore e poi fui felice per lui.

"Vecchia volpe." Dissi dandogli un pugnetto sulla spalla.

Arrivò pure l'estathe di Nezuko e iniziammo a bere, dopo un po di risate e presentazioni varie due braccia fasciarono la vita del ragazzo al bancone.

-

E poi anche il ragazzo dai capelli blu si accorse di noi, di primo impatto fu sbalordito di vedere me e mia sorella, poi spostò lo sguardo su Inosuke e poi su Zenitsu.

Lo aveva riconosciuto e non seppi cosa dire, Zenitsu infatti era lì che lo guardava stranito.

-

"Ma che bella sorpresa." Iniziò a parlare lui con voce soave.

Iniziammo a parlare del più e del meno, Zenitsu non capendo perché la guardia che ci aveva beccato la prima volta che eravamo usciti inisme era lì, fece la fatidica domanda.

"Ma voi due come vi siete conosciuti?" Chiese Zenitsu con fare ingenuo, mi girai verso Tomioka preoccupato per quello che avrebbe potuto dire.

"Ma guarda, eravamo semplici compagni di scuola ma poi mi sono ritirato alla fine della seconda, avevo già perso troppi anni e mi girava il cazzo." Disse per poi bere un sorso di birra.

-

"Poi che siamo diventati tromba amici è un dettaglio." Silenzio, lo aveva detto.

Zenitsu a momenti gli andava la birra di traverso, iniziò a tossire e mi preoccupai oltre che Tomioka aveva parlato troppo probabilmente perché era alticcio pure lui.

"Ho detto qualcosa di male?" Chiese Tomioka, e tutti lo guardarono e poi puntarono i loro occhi su di me, soprattutto il nonno.

Deglutii rumorosamente mentre di sottofondo si sentiva Inosuke che rideva come un matto.

-

"Oddio.. Ora muoio, se rido ancora esplodo." Disse Inosuke tenendosi la pancia e le lacrime agli occhi, pensai che magari avrebbe sdrammatizzato ma niente.

-

Sembra come se la vita cercasse di impedirmi tutto.

Sabito girò gli occhi al cielo per l'affermazione del ragazzo e poi riniziò a parlare di cose normali.

Ordinammo un' altra birra, si pure Inosuke.

Infatti sapevo già che da lì a cinque minuti si sarebbe messo a ballare sui tavoli.

-

Zenitsu era teso, mi immaginavo solo cosa stesse pensando in quella testolina.

Verso la fine della seconda birra, erano già le due del mattino.

-

"Non vorrei rovinare tutto ma, secondo me dovremmo andare a disinfettare la ferita." Disse Zenitsu con sguardo sul mio petto, per via della birra che mi andava un po' alla testa slacciai altri due bottoni.

"Ino è messa così male?" Chiesi e lui mi guardò con la faccia di uno che si stava facendo un viaggione.

"L'alcool anestetissha, starai... Beneh!" Disse Inosuke con un sorriso sul volto, pensai a quanto avesse bevuto prima a cena, spera che non si sentisse male, perché dopo 6 bicchieri di Cannonau e quelle birre... Beh me lo immaginavo già a spaccarmi di nuovo la porta di casa come l'ultima volta.

-

A una certa pagai quello che avevamo preso perché decidemmo di andare a casa, Zenitsu barcollava e quindi Nezuko gli stava accanto, mentre Inosuke era stato preso in braccio dal nonno.

"Ciao ragazzi alla prossima!" Dissi salutando i due.

Non aveva fatato manco mezza volta e quella cosa mi fece rimuginare molto.

-

Mi sentivo come se stesse per arrivare una cosa brutta, ma perché?

Arrivammo davanti a casa cercai le chiavi, per fortuna erano in tasca, anche a me girava la testa e mi sembrava per un momento di veder doppio.

Ci misi un po' prima di centrare il buco.... Della serratura.

-

Entrammo e feci segno di fare silenzio mentre andavamo verso le camere, non c'erano camerieri o badanti in giro quindi decisi di prendere Zenitsu sotto braccio.

All'inizio si irrigidí ma poi, forse perché troppo stanco, si lasciò trasportare da me.

Arrivai davanti alla sua camera, gli chiesi le chiavi e lui guardandomi truce parlò.

-

"Nella tasca dietro dei pantaloni prenditela." E così feci come detto, lui aveva il viso arrossato per via dell'alcol, sorrisi a quella immagine era così carino.

Aprii la porta e la rinchiusi appena fummo passati, poi lo aiutai a sedersi nel letto ma, lui si sdraiò buttandosi all'indietro.

Sembrava offeso.

-

Mi avvicinai a lui, le sue pupille si dilatarono, mi prese per il colletto della camicia e mi baciò, poi finamente si rilassò.

"Vai a prendere il kit medico." Mi ordinò, io risi perché biascicava e così decisi di assecondarlo.

-

"Levati la camicia." Disse e così decisi di ripagarlo con la stessa moneta di prima.

"Levamela tu." Dissi e avendo capito il gioco arrossí, e le sue guance a vedermi così dominante in quel momento diventarono ancora più rosse.

Così con i suoi tempi riuscí a levare ogni piccolo bottone, e forse per abitudine mi stava già per slacciare la cintura mentre si mordeva il labbro inferiore.

-

Io risi.

-

"Perché ridi?" Mi chiese e gli feci notare che per medicarmi il torace potevo tenere la cintura.

"M-Mi sono sbagliato!!" Disse e così capii bene a cosa stava pensando, e non per dire ma ci stavo pensando pure io.

-

SALVE MIEI CARI NOTTURNI
CAPITOLO FRESCO FRESCO PRESO DAL FREEZER

HO CALDO, COME STATE?

VI È PIACIUTO IL CAPITOLO? SPERO DI SI, NEK CASO FATEMELO CAPIRE CON UN COMEMNTINO E/O UNA STELLINA.

E NOI CI BECCHIAMO... DOVE, QUANDO, COME...
COME????

IN UN PROSSIMO CAPITOLO!!!!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top