Sign of my love

CAPITOLO 65

Lanciò essa vicino a me, alla mia sinistra, sentivo la stanza scaldarsi o forse ero io..

Lui mi guardò negli occhi, e io di scatto li abbassai guardando il suo torace, il segno della bruciatura dovuta allo scontro dell'altro giorno, solo al pensiero di quello che era successo il mio corpo lo sentii prender fuoco.

"Questa penso sia la dimostrazione più grande che avessi potuto fare a qualcuno sull'amore che provo nei suoi confronti." Disse cercando di aver un tono dolce ma serio, vedevo che le sue mani tremavano e io bramavo di capir dove avrebbe puntato con quelle parole.

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Mi sentivo emozionato, nessuno mai aveva avuto un segno sul corpo, permanente, per dimostrare quanto tenesse a me. Pensavo che quella scottatura significasse soltanto quello che era accaduto qualche giorno fa, ovvero lo scontro, che non significasse un qualcosa di così profondo.

Gli fece un sorriso per fargli capire che poteva andare avanti col suo discorso, in un certo senso cercai di incoraggiarlo.

"Quello che voglio dirti con queste parole è che, il giorno dello scontro... quel cameriere che cercava di portarti via da me mi aveva fatto ingelosire un pochino...ma chi voglio prendere in giro ero geloso marcio!" Disse stropicciandosi il viso con le mani, mi sembrava molto nervoso e non sapevo cosa dire, la rivelazione della sua gelosia mi fece battere il cuore talmente forte che pensai per un momento lo potesse sentire.

Si mise in ginocchio davanti a me guardandomi con quei maledetti occhi.

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"Farei di tutto per vederti felice. Ti amo Zenitsu e non sai nemmeno quanto." Disse lui prendomi le mani tra le sue, il suo sguardo e i suoi comportamenti urlavano 'sono tuo'.

Si alzò lentamente facendo una leggera pressione sulle mie cosce, mi prese il viso, sembravo così fragile e piccolo davanti alla sua stazza.

"Ho voglia di far l'amore con te." Dissi mentre passava il pollice sopra al mio labbro inferiore che, dopo il suo tocco morsi leggermente, non ero così bravo a parole soprattutto dopo quelle parole.

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(RAGA PER FARVI CAPIRE STO SCRIVENDO E ASCOLTANDO LA MUSCA E MI È PARTITA "I wanna be yours")

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"Voglio esser tuo. Voglio esser la ragione del tuo meraviglioso sorriso. E baciare le tue lacrime se qualcuno ti ferirá." Dissi quasi come un sospiro, mi stavo avvicinando alle sue labbra istintivamente, lui sorrise alle mie parole e penso abbia capito che per me era importante. Il più importante.

Dopo quell'agonia di sguardi che bruciavano ogni cellula del mio viso, decise di cessare la distanza che c'era tra le nostre labbra.

"Mio." Ripeteva tra un bacio e l'altro, da prima dolci e bisognosi passarono ad essere puro fuoco, ci desideravamo e in questi giorni era stata dura non comportarci come al solito.

Mi diede un leggero spintone sul petto per farmi stendere e salirmi di sopra, mi iniziò a baciare il collo con fare sensuale, il suo profumo mi inebriava mentre qualche gemito strozzato usciva dalla mia bocca.

Mi diede un morso sulla spalla mentre cercavo di aiutarlo a levarsi i pantaloni, ma appena misi le mani sulla cintura lui fece un sorrisetto malizioso, per poi prendermi le mani e rinchiuderle sopra la mia testa con una delle sue.

"Ci penso io a te." Asserí con tono dominante, mi aiutò a togliermi il dolcevita che indossavo per poi lanciarlo dove aveva buttato la sua roba.

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Tolse la sua cintura nera, mi guardò con fare furbo e vedendo che non riuscivo a stare ai suoi ordini mi ci legò i polsi.

Ora era molto difficile che io disubbidissi...

"Cosa ho detto?" Chiese come tono istigatore sulle mie labbra, Cercai di avvicinarmi per baciarlo ma mi rispinse sul letto.

Togliemmo gli ultimi indumenti che avevamo rimanendo solo in intimo, la sua erezione sembrava più grande del solito, mi beccò a guardarci e fece un mezzo risolino.

Visto che mi piaceva dargli fastidio, mi misi in modo tale da arrivare con le mani lì giù, con le mani legate era un po' difficile ma riuscii ad abbassargli i boxer, lui mi guardava mordendosi il labbro, la sua intimità penso gli facesse male da quanto fosse duro.

Iniziai a fare su e giù usando entrambe le mani, per poi avvicinare il mio viso per accompagnare il tutto con la mia bocca.

Un ringhio uscí dalle sue labbra appena mi guardò negli occhi, in quella posizione, con le mani legate e la sua intimità dentro la mia bocca gli stava facendo piacere potevo vedere.

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"Mi farai... Ah~... Impazzire." Disse mentre metteva la mano destra tra i miei capelli, leccai tutta l'asta guardandolo spudoratamente negli occhi.

"Non sto facendo niente di che.. Tanjirou.." Dissi con fare innocente, lui al solo sentire quelle parole portò la testa all'indietro spingendo la mia testa a prenderlo tutto, così feci sentendo un "Oddio.." da parte sua.

Continuai ancora un po' a farlo impazzire finché non si ricordò che doveva essere lui quello che dominava.

Mi staccò dal mio lavoretto, aveva il fiato corto e togliemmo gli ultimi indumenti, inumidí due dita nella sua bocca per poi andare verso la mia apertura.

Appena infilò il primo dito mi si mozzò il respiro, e per punizione spinse subito anche il secondo dito dentro di me, cercai di chiudermi la bocca per non urlare.

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"Che c'è amore mio?" Chiese lui muovendole lentamente dentro di me, il mio basso ventre stava prendendo fuoco, se prima avevo sentito un leggero dolore iniziale, ma mano che sforbiciava con le sue dita dentro di me potevo sentir crescere il piacere, la mia voce non riusciva a dire una frase senza rompersi.

"Solo questo sai fare?" Chiesi per stuzzicarlo ancora un po', lui mi sorrise cogliendo le mie intenzioni e mentre me lo prendeva in bocca inserí un terzo dito.

Adesso la velocità delle sue dita erano molto veloci, e io mi sentivo così bagnato, gemiti su gemiti uscivano dalla mia bocca.

Sentivo che da lì a poco sarei venuto ma, aveva altri piani, da veloci e costanti iniziò ad andare più lentamente facendomi perdere il lume della ragione.

"Potrei fare tante cose... Se tu me le chiedessi.." Disse istigandomi, lo guardai negli occhi, sentivo che il mio corpo tremava. Volevo venire.

-

"Sai... C-Cosa... Si~ voglio..." Dissi con tono disperato mentre lui nel mezzo della mia frase riprese a fare dentro e fuori con le dita dentro di me cercando un punto nello specifico.

Non riuscivo a parlare beato di quella grazia, volevo Tanjirou, volevo essere di Tanjirou.

"F-Fermati!" Dissi tra tutte le mie lamentele e preghiere nei suoi confronti.

Lui eseguí, ero sul punto di venire nella sua mano, avevo il respiro velocizzato e lui si sdraiò vicino a me facendomi cenno di venire da lui.

Mi misi a cavalcioni sopra al suo ventre, mi slegò i polsi vedendo che si stavano arrossando troppo, li baciò e mi chiese con lo sguardo se lo volessi.

Io come risposta mi posizionai meglio, appena sentii la punta dell'erezione dalla mia apertura scesi, inarcai la schiena.

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"È così... Grande.." Dissi a fatica, mi sentivo pieno, lui sorrise aspettando che mi abituassi, all'inizio sentivo dolore.

Appena mi abituai alzai leggermente il mio corpo per iniziare a fare su e giù, lui mise le mani sopra ai miei fianchi per accompagnare i movimenti e quando sentii scemare il dolore e sentire di nuovo quella botta di piacere, iniziai a saltellare più velocemente sotto i suoi occhi che mi guardavano come fossi la cosa più bella del mondo.

Mi morsi il labbro mentre stringeva i miei fianchi, non ce la poteva fare a quel ritmo e così mi sbatteva con più forza, io ora mai non sapevo neanche più cosa dire, sembrava un costante piagnucolio ogni parola uscisse.

E quando si lasciava andare, i suoi gemiti erano pura arte, che mi portarono ad avvicinarmi a lui col viso e baciarlo con passione.

Ma ogni bacio con lui che entrava dentro di me diventava sempre più bagnato, e il mio respiro veniva mozzato a ogni spinta per far uscire un gemito.

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"Ti amo anche io." Riuscii a dire staccandomi un attimo, lui soddisfatto delle mie parole, e probabilmente dell'aspetto in cui mi stava riducendo, mi graziò arrivando a toccare la prostata.

Non c'è molto da dire, urlai.

Continuò in quel punto sempre più velocemente e con spinte più profonde finché non venimmo, io sui nostri vetri e lui dentro di me a riempirmi.

"Dio quanto ti amo." Si fece scappare mentre arrivava all'orgasmo.

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Ancora in quella posizione ci riprendemmo, i nostri respiri da corti e veloci pian piano stavano tornando normali.

Mi appoggiai al suo petto ancora in quella posizione, lui mi faceva i grattini tra i capelli ed ero felice perché era ancora dentro di me.

Quando c'era lui io mi sentivo completo.

Mi sentivo bene.
Avrei voluto dirlo a tutti, io amavo Kamado Tanjirou.

"Buona vigilia di Natale girasole." Disse lui, sul mio viso si fece spazio un ampio sorriso, poi vabbè mi alzai avendoli fatto gli auguri pure a lui.

-

E quando tornai in camera aveva aperto le tende, fuori era meraviglioso, aveva nevicato molto in quella oretta e ogni cosa era ricoperta di bianco.

Mi avvicinai emozionato da quello spettacolo.

E in quel momento guardando Tanjirou un pensiero mi balenò nella mia testa.

Non vedo l'ora di esser tuo marito..

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SCIAO RAGAZZUOLI.
SI IERI HO PUBBLICATO SENZA NEANCHE UN SALUTO, SCUSATEMI, È STATO UN PERIODACCIO.

ho lavorato davvero tanto e finalmente ora respiro un po' di più..

Come state? Mi siete mancati molto.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, nel caso fatemelo sapere tramite un commentino e/o una stellina :)

NOI CI VEDIAMO...
DOVE.. QUANDO... COME..
COME????

IN UN PROSSIMO CAPITOLO!!!


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