Say It Right
CAPITOLO 46
Mi teneva per i fianchi, all'inizio andava piano per farmi abituare, ma non ci mise molto a darne di più secche e decise.
Gemevo e mugulavo il suo nome, e anche se non potevo guardarlo in faccia, immaginavo come potesse essere.
-
Le iridi dilatate, la sua pelle così liscia e con l'inesistenza di imperfezioni, il caldo stava salendo e non poco.
"Zenitsu... Ti prego..~ dimmi che sei mio e solo mio." Disse a fatica con respiri profondi e un ringhio.
"L-Lo dovresti... Ah~ sapere.." Dissi io mentre iniziava a dare spinte più forti.
Il rumore dei nostri corpi sbattere l'uno contro altro mi faceva impazzire, che iniziai a muovere i fianchi contro di lui sentendo l'esigenza di sentirlo tutto dentro.
"Dillo." Setenziò lui, sentii che una mano la tolse dal mio fianco per poi sentire caldo sulla natica destra.
Urlai, non mi aspettavo uno schiaffo sul culo, mi morsi istintivamente il labbro.
"Voglio sentire la tua voce dirlo..." Disse di nuovo tirandomene un altro, la parte della pelle che aveva toccato pulsava ed era bollente...
-
Urlai di nuovo.
-
Questo contrasto di bollentezza e la tiepiditá dell'acqua che andava sui nostri corpi mi fece fremere.
Nell'aria sentivo il suo profumo e questo mi faceva gemere ancora di più in cerca di aria.
"Sono t-Tuo..." Dissi mentre sentivo la sua intimità dentro di me pulsare, mi tirò a se e mi mise una mano al collo delicatamente.
Mi posò le sue labbra sopra ad esso mentre continuava a spingere dentro di me.
"Dillo bene." Disse con il respiro sempre più affannato, strinse leggermente la presa mentre non dava tregua alla mia natica palpandola.
"Aaah!!~ T-Tanjirou ti prego!"
Urlavo, aveva colpito il punto in cui ero più sensibile e ora mai dalla mia bocca uscivano solo lamentele sconnesse, gemiti, miagolii a momenti.
Mi tirò uno schiaffo sulla nautica sinistra, gridai dal dolore iniziale.
"Sono tuo! Solo tuo... T-tan... Nji..rou~ ti prego, ti amo, fammi quel che v-vuoi!" Urlai, così mi rimise a pecora come all'inizio e spinse rítmicamente nel mio punto debole, dovette tenermi perché l'eccitazione e la goduria che provavo era troppa.
"Oh... Si! T-Ti amo anche io~"
Andava così forte e veloce dentro di me... Mi tremavano le gambe, segno che stavo per venire.
"Mio...solo mio."
-
I nostri sospiri e poi venimmo, orgasmai lasciandomi andare totalmente a un urlo di goduria.
Le gambe mi cadevano dalla venuta molto... Come dire... Forte.
-
Fu bellissimo e appena finito decidemmo di far veramente la doccia.
Mi passò il bagno schiuma alla vaniglia che mi piaceva tanto e mi indaponai il corpo.
Lui fece lo stesso ma con il suo dall'odore inconfondibile al gelsomino, così delicato ma allo stesso tempo meraviglioso.
Presi il mio shampoo alla camomilla, lo adoravo, ed era perfetto per i miei capelli, e sapevo che a lui quel profumo su di me piaceva eccome.
Intanto lui faceva i suoi con quello ai frutti rossi.
Mi piaceva guardarlo negli occhi, l'acqua che ci scorreva addosso come pioggia rendeva la situazione magica.
Mi passò una mano sulle zone che aveva colpito.
-
"Ti fanno male?" Chiese preoccupato.
"Non tanto dai, perché?" Chiesi e lui mi guardò con fare un po' rabbuiato.
-
"Ti ho lasciato il segno delle dita amore.. Scusami, la prossima volta cercherò di far più piano." Disse lui abbraccaindomi.
"Ehi, mi è piaciuto scemo, poi eravamo così presi..." Dissi e sentii che lui mi strinse ancora di più a se.
"Se dovesse non piacerti qualcosa... O comunque se tu sentissi dolore... Me lo dirai?" Chiese prendendomi il viso tra le mani.
"Certo amore." Risposi senza esitazione, mi baciò sotto il raggio di acqua calda rendendo tutto molto romantico.
Rimanemmo giusto un pochino abbracciati per poi uscire dalla doccia, presi il suo accappatoio e glielo passai, mentre io presi il mio.
-
Asciugati, belli e profumati andammo in camera.
-
Finalmente dopo mesi e mesi che continuavamo a dormire in due letti separati... Ovvero due in un letto.
Sposta il mio mettendolo vicino al suo, lui mi sorrise e poi mi sussurrò all'orecchio una cosa.
"Se vuoi... Possiamo sostituire i due letti con uno solo.. Sai sarebbe più comodo per molte cose.."
Lo guardai male.
"Sempre a quello pensi?" Chiesi diventando tutto rosso.
-
"Sei tu che hai pensato quello, io intendo che è più comodo un matrimoniale... Sai per coccolarci... E anche per metterti in ogni posizione del mondo... Ma quelli sono dettagli!" Disse lui prendendomi eor il mento, mi baciò e mi prese per poi buttarmi sul letto.
" Nanna? " Chiese molto teneramente.
Annuii, così spegnemmo tutto, mi ricordai che nonno ci aveva detto di scrivergli appena arrivati, così presi il telefono...
-
-Ciao nonno, mi sono dimenticato di avvisarti quando siamo tornati, scusami! Buona notte-
Mi misi a dormire sapendo ovviamente che adesso stava dormendo... Beh erano le 3 di notte...
Ci accoccolammo a nanna, mettemmo i cellulari a caricare e togliamo tutte le sveglie.
Domani si dormiva, eccome se si dormiva!
Dopo poco sentii la palpebra calare e in me che non si dica mi ritrovai tra le braccia di morfeo.
Sognai, dopo tanto tempo ero riuscito a fare un bel sogno, sembra però tutto così lontano...
Quando riapriu gli occhi avevo qualcosa di pesante starmi addosso, ovviamente era Tanjirou.
Guardai l'orario... Era mezzogiorno, cavoli quanto avevo dormito.
Toccai il viso al mio amato, era così bello pure quando dormiva, gli diedi un piccolo bacio sulla fronte.
Vidi la schermata del mio telefono illuminarsi per le varie notifiche, controlli e tra queste c'era pure la risposta di mio nonno al messaggio di ieri... Oggi?
Mi rispose così :
-Ci credo che ti sei dimenticato, sono stato anche io giovane-
Arrossii, tantissimo cioè sapeva anche quando facevamo valore quell'uomo.
Mi alzai cercando di non svegliare il mio ragazzo, mi guardai allo specchio.
-
La mia figura esile, le gambe magre, la maglietta che avevo usato per dormire bianca e i boxer.
Si avevo dormito senza pantaloni. TANJIROU ERA 800 MILA GRADI DI NOTTE, FACEVA CALDO.
-
Mi girai controllando i segni che mi aveva fatto Tanjirou, ricordo di non aver sentito così tanto dolore il giorno prima... Ma appena vidi ancora li la parte arrossata con il segno proprio delle cinque dita.. Arrossii.
E mentre mi guardavo, notai che pure un'altra persona mi stava guardando.
Mi girai in imbarazzo.
"Buongiorno mio girasole..~" Disse con una voce roca che mi fece fremere.
"Perché non vieni... un po' qui con me... Nel letto?" Chiese ovviamente intendo altro.
-
-
Risi un po', ma lui no, e notai subito il gran motivo.
"Non abbiamo tempo, dobbiamo fare altre cose!" Provai a dire, si alzò e mi prese a mo sacco di patate riportandomi sul letto... Sul suo bacino.
"Aspetteranno..."
Hey ragazz*!!
Oggi capitolo più lungo e molto carino/ spicy.
Sti poveri cristi erano in astinenza hahaha.
Comunque spero che questo capitolo vi sia piaciuto, nel caso fatemelo capire con una stellina e/o un commentino...
E noi ci becchiamo... Dove, quando, come... Come?
A UN PROSSIMO CAPITOLO!!!
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top