It hurts me

CAPITOLO 23

Zenitsu's pow

Mi svegliai il giorno seguente con un dolore, ma un dolore che avrei voluto asportarmi il culo.

Oddio cosa è successo ieri sera?

Era la mattina del 1 novembre e io ero nudo, non nel mio letto, con un Tanjirou anche lui NUDO.

Caddi dal letto solo al pensiero di quello che avevamo fatto il giorno prima.

Mi ricordavo anche troppo bene cosa fosse successo, e il mio dolore sempre più forte alla parte bassa della schiena mi confermò che lo avevo preso.

Finalmente o' pesc
Mi misi a ridere per quel pensiero mentre il ragazzo dai capelli bordeaux si girò mezzo addormentato verso il botto per terra che aveva sentito qualche attimo prima.

Mi guardò e avvampai, faceva o no un po' troppo caldo in quella stanza.

"Niente secondo round?" Chiese stroppicciandosi gli occhi.

INIZIAI A URLARE PIÙ O MENO COSÌ MENTRE TIRAVO LE COPERTE PER COPRIRE IL MIO CORPO COMPLETAMENTE NUDO.

"Zenitsu calmati." Disse lui alzandosi per darmi una mano ma praticamente avevo il suo enorme membro davanti alla faccia.

Mi ributtai per terra e lui mi prese il volto dove ci stampò un bacino delicato al fior di labbra.

Mi sorrise e così come mamma l'ha fatto e io me lo sono fatto, andò in cucina a fare la colazione e portarmi una ciotola con dentro caffè, latte e i miei amati corn flackes.

Io in tutto ciò ero immobile per terra.

Decisi di alzarmi e cercare di nascondermi dietro al séparé per mettermi qualcosa velocemente, optai per dei boxer grigi e una maglietta  azzurra oversize.

Quel giorno non c'erano lezioni perché era festività l'1 novembre, andai in cucina dove lui si stava versando una tazza di caffè dove mise due cucchiaini di zucchero.

"Buongiorno.." Disse lui dañado mi un abbraccio da dietro con una tale voce roca da farmi venire i brividi, come era bello con i capelli spettinati e il viso appena sveglio.

Mi girai e gli diedi un bacio a stampo.

Sembrava colpito dal mio gesto.

"Allora ieri sera non era solo alcool?" Mi chiese facendo una risatina e sentendomi di un imbarazzo, cosa significava quella frase? Era solo perché avevamo alzato il gomito che noi eravamo finiti a letto ieri sera?

"Sei uno stupido Kamado Tanjirou." Dissi alzando gli occhi al cielo per poi alzarmi, lasciare la colazione lì sul tavolo e andare in bagno dove mi sarei fatto una bella doccia.

Mi sentivo uno schifo, quella battuta poteva risparmiarsela.

Non sapevo se passarci sopra o no, alcune cose di ieri non le ricordavo oltre l'atto in sé...

Mi feci una doccia calda per chiarirmi le idee, però bho mi aveva dato proprio fastidio quella maledetta frase.

"Sei ancora arrabbiato? Non mi hai aspettato per fare la doccia?" Chiese alla porta bussando leggermente, sentii che provò a tirare giù la maniglia per aprire la porta ma notò che io avevo chiuso a chiave.

"Ma era una battuta Zenitsu, non si può più scherzare?" Chiese quasi irritato da questa cosa.

Aprii la porta di botto, ero già vestito per uscire con abiti puliti, avevo addosso un maglioncino marroncino a maniche lunghe che mi arrivava a metà coscia e dei jeans neri strappati.

"Ieri sera per te è stato un gioco? Chiedo eh, sai ci ho solo rimesso la verginità io." Dissi con tono arrabbiato.

Lui mi guardò stupito.

"I-Io, cioè tu .." Rispose boccheggiando cercando una risposta.

"Come pensavo, complimenti ciao." Cercai si uscire dalla porta ma mi prese per il polso, mi girai velocemente ero furioso.

"Non mi fai manco finire di parlare." Disse e io dimena il mio polso perché non volevo mi toccasse.

"Su. Parla. Sono tutto orecchie." Dissi alzando di un po la voce.

"Noi..." Incominciò la frase.

"C'è pure un NOI ora?" Chiesi alzando un sopracciglio, incrociai le braccia e indietreggiai verso la porta.

"Se TU MI FACESSI FINIRE UNA FRASE CAPIRESTI CHE MI PIACI." Disse incazzato nero prendendomi per le spalle e mi mise al muro.

Aveva una presa ferrea e forte alle mie spalle ed io c'ero rimasto si stucco.

"Mostramelo." Dissi serio guardandolo nei suoi occhi cremisi.

Mi prese il viso e iniziò a baciarmi con desiderio, che cercai di ricambiare.

Mise le sue maniai lati della mia testa rendendo quel mini spazio così intimo.

"Questo non dimostra niente." Dissi mentre con la bocca iniziava a ispezionare il collo scoperto lasciando baci bagnati su tutta quell'area.

"Non puoi far sempre così Tanjirou, mi fai perdere la testa ogni volta." Dissi intendendo il suo comportamento e lui di tutta risposta mi lasciò un bel succhiotto sul collo.

"Quindi ti piaccio almeno un pochino?" Chiese guardando il mio viso tutto rosso sotto la tortura che mi stava servendo.

"Tu dici?" Chiesi retorico perché era più che evidente che li sotto qualcuno si era svegliato... Lui ovviamente ci guardó e fece un bel sorriso pieno di lussuria.

"Questo... Non mente mai." Disse toccandolo a tempo delle sue parole.

"T-Tanjirou...mh.. Mhhh.." Mugulavo sotto le attenzioni che dava al mio membro.

Mi slacciò I pantaloni con un movimento veloce, e iniziai a sentirmi meglio perché era così duro da far male.

"Vuoi ancora uscire o passare la giornata con me?" Chiese mentre aveva iniziato a fare su e giù con la mia asta ora mai fuori dai boxer.

"I-Io... Tu... Maledetto, stupido, stupido, stupido..." Dissi buttando la testa in dietro tra i miei gemiti di piacere, aumentó la velocità della sua mano e capii che sarei venuto lì e anche da lì a poco.

"Sei così bello mentre godi per mano mia." Disse facendo scontrare le nostre bocche dove le nostre lingue stavano ballando una danza tutta loro.

"Guardami." Mi sussurrò sulle labbra dove c'era solo un filo di saliva a separare le nostre labbra.

Stavo per venire quando vedo che si mette in ginocchio davanti a me per poi metterlo non bocca dove dopo poco venni, lui mi guardava con quei occhi e non ce la feci a non urlare il suo nome più volte, la sua lingua giocava con il mio membro anche dopo la venuta e mi sentivo quella parte così delicata da darmi tremare le gambe dal piacere e dal solletico che mi faceva.

Lui era senza maglietta ancora, aveva solo i boxer addosso, mi tolse del tutto i pantaloni lasciandoli davanti alla porta e mi portò con solo il maglioncino addosso che era semi trasparente sul letto.

"Adesso sono cazzi tuoi, e di questo meraviglioso maglioncino, tu non te ne rendi conto di quanto tu mi piaccia Zenitsu." Disse mentre scendeva con il viso tra le mie cosce dove sulla mia pelle bianca latte dava morsi, baci, succhiotti e ho detto morsi?

Il mio amico li sotto voleva già venire su, mi chiusi la bocca e lui sorrise la pensiero di qualcosa che potevo solo immaginare o vedere in un p0rn0.

"Sicuro di voler chiudere la bocca sta volta?" Chiese con la bandana azzurra in mano.

"Ti do una mano, e guardami bene Zenitsu, non voglio sentire niente però...." Disse con tono sensuale e io mi immaginavo già che se avessi fatto anche solo un mini gemito mi avrebbe dato qualche tipo di punizione.


(death) Note dell'autrice :

Ciao guys non sono morta, ho avuto tre mesi di tirocinio in tutta l'estate e non ho avuto neanche il tempo di poter scrivere o pensare di poter scrivere.

Spero questo capitolo vi sia piaciuto, fatemelo capire mettendo un commentino o una stellina e noi ci vediamo nel prossimo capitolooooooooooo!!!!

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