Dirty
CAPITOLO 35
Cenammo tutti insieme, tra Inosuke che aveva gli occhi a forma di cuore verso il cibo che aveva preparato il nonno, Nezuko e Tanjirou che mangiavano tranquillamente.
"FINITO!" Urlò Inosuke alzandosi.
"Signor Nonno di Zenitsu. Ce ne è ancora?" Chiese lui alzandosi da posto, il nonno lo guardò e gli disse di sedersi.
"Prima aspetti che finiscono tutti così almeno si divide." Rispose il nonno, sorrisi mentre davo la mano a Tanjirou sotto al tavolo.
"MA STO MORENDO DI FAME!"
"Aspetti."
Alla fine il nonno spartí gli spaghetti cinesi a tutti, la sua cucina era mozza fiato, finito di mangiare, Inosuke e Nezuko ci chiesero se potessimo accompagnarli ai dormitori della scuola, visto che intanto ci dovevamo andare anche noi chiesi al nonno se potessi andare che intanto ci sarebbe stato Tanjirou con me.
Prendemmo gli zaini e le cose che ci servivano, oltre che una borsa frigo che mio nonno aveva già preparato, tanto buon cibo per noi.
Entrammo in macchina, io davanti perché soffrivo la macchina e Tanjirou, Nezuko e Inosuke dietro.
Arrivammo ai dormitori, entrammo e andammo alle nostre stanze, Nezuko disse che andava da una sua amica, Kanao e Inosuke ci chiese se volessimo passare la serata assieme.
Rimanemmo io, Tanjirou e inosuke.
"Film?" Chiese Inosuke appena piombò nella stanza, accettammo e guardammo Avatar 2.
Davvero un bel film ma, non batterà mai il primo.
E soprattutto io e Tanjirou dovevamo mettere apposto alcune delle nostre cose.
Di 2 ore e mezza quasi tre di film, decidemmo che forse era meglio andare a dormire.
Ma ovviamente le mie ansie divennero enormi, mi chiesi... Che tipo di rapporto avesse Tanjirou con la sua famiglia.
Non sapevo altro oltre che avesse Nezuko, che non ci fossero più?
Mi girai a guardare il ragazzo che amavo, cercavo di capire se fosse il momento giusto per chiedergli una cosa così.
E capii di no nel momento in cui lui mise una serie tv da compagnia, magari non era il momento per parlarne... Volevo che lui stesse bene e dopo gli ultimi periodi che non sono stati il top, magari quella conversazione era da archiviare momentaneamente.
Finimmo la "serata" con un Tanjirou addormentato sul mio letto ancora vestito, accompagnai Inosuke alla porta saltellando e andai a dormire, l'indomani sennò sarebbe stata dura svegliarsi.
La svegliai fa il suo lavoro, sono le 7 e apro gli occhi, le tende facevano sì che la luce del sole fosse meno accecante ma, appena sveglio strizza o gli occhi per abituarmi.
Quando riuscii a svegliarmi, Tanjirou si era messo in pigiama durante la notte ed era accoccolato a me.
Lo guardai, innamorato perso di lui e felice di come stesse andando la mia vita tutto sommato.
"Hey, buongiorno." Dissi e lui mugugnò qualche lamentela mentre si girava in modo tale da non avere la luce in faccia.
"Non ho voglia di svegliarmi." Disse tra le varie lamentele.
"Però buongiorno amore." Quelle parole mi facevo partire bene la giornata, tra due coccole e la sensazione come se il tempo stesse volando.
In 10 minuti ci alzammo, Tanjirou decise di andare a fare la colazione sia per me che per lui mentre io mi preparavo.
Decisi che un pantalone della tuta nero, maglietta di sotto color porpora e felpa nera come i pantaloni, non avevo molta voglia pure io di andare a scuola.
Anzi.
Per niente.
Finito di prepararmi presi le stampelle e andai nella cucinetta.
"Ti ho fatto il ginseng con i biscotti alla cannella che ti piacciono tanto." Mi informò, gli sorrisi, era quello che ci voleva per questa giornata.
Lui andò a vestirsi e appena fummo pronti, uscimmo dalla porta portandoci con noi gli zaini.
Sapevo che quella signora ieri aveva detto al figlio di lasciarci in pace, però io sapevo che sarei andato nella stanza del corso di teatro..
Avevo come il sesto senso che sarebbe successo il peggio.
Cercavo di distrarmi mentre camminavamo verso l'istituto.
"Ti vedo... Agitato, dormito male?" Non parlavo e questo faceva crescere il sospetto in Tanjirou, mi prese per mano e decisi di sorridere così che capisse che era per quello.
"Dormire ho dormito bene tranquillo, solo ho un impegno a fine scuola.." Risposi, mi guardò curioso.
"L'amante?" Chiese lui scoppiando a ridere.
"Scemo." Risposi per poi continuare a camminare, vidi il gruppo dei bulletti.. Erano già davanti all'istituto.
"Non abbiamo ancora parlato su cosa dobbiamo fare quando siamo in giro..." Iniziai quel discorso, lasciai la mano del mio compagno, avevo paura di quanto male le persone potessero farci.
"Tu vuoi farlo sapere? Per me non ci sono problemi lo sai?" Chiese e avevo paura della mia risposta.
"No, si lo so che non ci sono problemi per te... Ma ho tanta paura che qualcuno se la prenda con noi per quello che siamo..." Dissi e lui anche se aveva il volto ferito perché volessi nasconderci, lui annuí.
"Allora per il momento possiamo sembrare amici in pubblico... Capisco le tue paure, le persone a volte non sono pronte per queste cose... E a volte non lo sono mai.." Disse, vedevo della sofferenza e a un certo punto sentii freddo, lasciai la mano del mio amato.
Degli occhi ghiacciati mi seguivano con lo sguardo e non avevano intenzione di lasciarmi andare.
Avevo i brividi quando quel ragazzo mi fissava, i suoi occhi cercavano di spogliarmi e sembrava molto esplicito che i conti con lui non erano finiti..
Andai nella sala teatro cercando di convincere Tanjirou che sarei andato a studiare in biblioteca con alcuni della classe.
Andai dal palco, intanto se doveva succedermi qualcosa adesso era il momento giusto, non avevo nessuno e solo perché uno stronzo avrebbe potuto rendermi la vita impossibile.
"Sei venuto alla fine." Disse una voce dalla parte buia della stanza, lo intravidi dai posti delle poltrone.
"Che cosa vuoi da me?" Chiesi con un tono arrabbiato, lui si alzò e camminò lentamente verso di me.
"Non lo so. Ci sto ancora pensando." Rispose sempre con tono calmo, abbassati lo sguardo, avevo una brutta sensazione.
"Io non farò quel che vuoi sappilo." Risposi anche io cercando di non balbettare, mi tremavano e sudavano le mani e il mio cuore batteva molto forte.
"Sei sicuro?" Chiese con tono incalzante, come se avesse il modo di obbligarmi a fare ciò che vuole.
"Non puoi ricattarmi con niente, tu non sai niente di me." Risposi ancora, lui era praticamente davanti al mio cospetto, mi guardò e sorrise maliziosamente.
"Non mi serve sapere qualcosa su di te per volerti."
"Tu sei pazzo." Mi uscí cosí naturale che mi prese per il collo in un istante.
Mi alzò, una forza mostruosa aveva e io non riuscivo a respirare.
Cercavo con tutte le mie forze di staccargli le mani dal mio collo, sentii che il mio respiro si affannava sempre di più e poi tutto nero.
Non ricordo cosa è successo, però il mio sonambulismo aveva colpito di nuovo.
Mi risvegliai con lui per terra, avevo un dolore allo stomaco e il collo, mi alzai spaventato e corsi via da lì, è stata una pessima idea venire a quell'incontro ma, non può ricattarmi con niente almeno.
Sentii il telefono squillare, 3 chiamate perse da Tanjirou.. E 1 di Inosuke.
"Oh cazzo, cazzo, CAZZO." Urlai guardando che erano già le 6 e 30 e che i ragazzi mi sarebbero venuti a prendere alla biblioteca per poi andare a casa mia per la cena con il nonno.
Mi misi apposto e richiamai Tanjirou.
"Pronto.." Rispose con tono deluso il rosso.
"Tanjirou... Ho fatto una stronzata." Dissi con gli occhi che mi si stavano riempendo di lacrime.
"Chi è lui?" Chiese Tanjirou e io immediatamente gli dissi che aveva capito male.
"Dove sei? Per davvero sta volta." Chiese lui con tono duro, gli dissi dove ero e rimasi fuori dalla sala del teatro.
Arrivarono di corsa, Inosuke mi guardò con fare preoccupato e appena Tanjirou vide come ero ridotto, capí che non era un tradimento quello che era successo.
"Cosa è successo?" Chiese più dolcemente, piangevo e tra le lacrime cercavo di dirgli tutto.
Aprí la porta e lo vide atterra.
"Vedo che... Sai difenderti." Disse lui vedendo che il ragazzo a terra non dava segni di coscienza.
"Quando mi impanico tanto... Svengo e poi mi si attiva il me sonnambulo.. Che è molto forte e non so come controllarlo.." Speigai e sia Inosuke che Tanjirou guardarono di nuovo il tipo a terra e poi me per qualche volta.
"Me coglioni." Proferí parola Inosuke dopo un silenzio di stupore devastante.
Hey!
Già sono viva, mi sento leggermente meglio dall'ultima volta che ho scritto ed eccomi qui con questo capitolo più lungo degli altri.
VOLEVO FARE GLI AUGURI A TUTTI QUELLI COME ME CHE STA SERA HANNO LA FESTA DEI 100!!!!
Si, sono in quinta superiore.
Sono vecchia.
Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto (grazie per i mille commenti di supporto del capitolo precedente) lasciate un commentino e una stellina per farmelo sapere e noi ci rivediamo in un prossimo capitolo!!!!
Grazie davvero di tutto, anche per i bellissimi traguardi che stiamo tagliando insieme.
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