Did something happen?

CAPITOLO 16

Dopo svariati baci e carezze che sembravano vere e proprie prese lui decise di ribaltare la situazione mettendosi in mezzo alle mie gambe.

"T-Tanjiro..." Mormorai appena spinse la sua intimità contro la mia e guardandomi in quello stato si morse il labbro.

Stavamo correndo troppo?

Questo non lo sapevo però era così piacevole la sensazione di caldo prima di quel gesto che iniziai a levarmi la felpa, il rosso davanti a me mi guardò con occhi spalancati.

Alla fine rimasi a petto nudo, lui mi guardò bene tutto come per esaminarmi, prese dalla sua tasca qualcosa e mi mostrò la bandana azzurra di prima.

Ero confuso ed eccitato su cosa sarebbe successo.

Prese I miei polsi e li legò con essa per poi iniziare a baciarmi il collo, non poter toccare niente di lui mi dava delle scosse in tutto il corpo che mi istigavano a farlo sotto di lui...

Dal collo si spostò al petto dove giocò con i miei capezzoli notando quanto erano sensibili al tocco delle sue dita al momento ghiacciate.

"Vuoi qualcosa Zenitsu?" Mi chiese con una voce bassa e seducente che sentii il mio rigonfiamento fare male e di istinto volevo chiudere le gambe.

"Io... Ti prego... Fammi ciò che vuoi.." Dissi senza imbarazzo ma a bassa voce e lui lo sentí bene, eccome se lo sentí.

Mi aprì il bottone e tirò giù la zip dei jeans e sentii subito la sensazione piacevole di 'libertà' che gli stava dando.

Mi tirò il viso su verso il suo vedendo come ero attento alle sue mani sul mio esile corpo.

"Ti piace guardare eh? Lo terrò bene in mente." Disse sospirando al mio orecchio per poi rinizziare a baciarmi, chiusi gli occhi mentre la sua bocca si impossessava della mia e cercando di staccarsi il meno possibile anche lui si levò la maglia.

Il suo corpo era wow e mi ricordai della foto che mi aveva mandato qualche mese fa...

Che bono.

Un bono pazzesco.

Con le mani toccò il mio petto fino ad arrivare all'elastico dei boxer, ci giocò per poi toccarmi leggermente sopra di essi, buttai la testa in dietro essendo già troppo eccitato e di istinto dimenai i polsi per slegarli, volevo toccare quella maledetta pelle, spogliarlo e farmi scopare.

L'ho pensato davvero?

Realizzai aprendo gli occhi e tornando a vedere che ora mai era quasi arrivato quel momento tanto aspettato.

(tanto aspettato da voi)

I suoi occhi incatenati ai miei e le nostre labbra che sembrava non ne avessero mai abbastanza.

Alla fine glielo chiesi di slegarmi ma, la situazione era troppo eccitante per lui che all'orecchio mi sussurrò una frase che non capii molto bene e mi slegò i polsi...

"Sei come un frutto proibito." Disse e io mi sentii un attimo come il suo tutto, mi guardava con lussuria e in poco tempo tra baci e respiri affannati.

Una luce ci abbagliò e ci staccammo di botto, coprii il mio petto e sentii le guance prendere fuoco, davanti a noi c'era un sorvegliante o almeno quello c'era scritto sulla sua giacca blu.

"Vi chiedo di non fare certe cose in un luogo pubblico... Oh Tanjiro sei venuto qui di nuovo?" Chiese il ragazzo dai capelli blu, stra carino ma, il punto non era quello ora.

Lui ci era già andato? Con... Qualcuno ?

La testa mi iniziò a girare e mi sentivo come preso in giro. Di nuovo.

"Non è come pensi." Disse Tanjiro e io sentii un brivido attraversarmi tutta la schiena, che vergogna.

"E come dovrebbe pensarla eh, Tanjiro? Ci hai sempre portato di tutto e di più qua.." appena finì la frase il ragazzo dai capelli blu e gli occhi vuoti... mi viene un brivido di freddo e decisi di rimettermi subito la felpa della giacca, ci aveva portato cani e porci e io ci stavo cascando.

"I-Io penso che andrò... " Dissi vagamente con un filo di voce, Tanjiro mi guardò negli occhi come per chiedermi di restare ma più guardavo quel posto più bello e lontano era il ricordo di noi due a ridere e scherzare, senza quella robaccia di prima..

Inosuke aveva ragione.
Mi sentivo da schifo e mi veniva da vomitare.

Sono un coglione.

"Ti prego.." Disse Tanjiro e io guardai il telefono per poi digitare il numero del ragazzo grazioso quanto un cinghiale.

"Oi... Si cioè ehi, scusa se ti disturbo, ti mando la posizione, mi puoi venire a prendere? Lo so che è tardi... In che senso ti aspettavi una mia chiamata? Va be dai ne parliamo dopo... Okey? Si....si.. Okey grazie.." Parlai al telefono con Inosuke e gli mandai la posizione, mi disse che in meno di 15 minuti sarebbe arrivato li.. Mentre io e Tanjiro non ci guardavamo neanche negli occhi, o forse ero io a non voler incontrare il suo sguardo.

"Non ci ho portato tanta altra gente.." Disse cercando di non peggiorare la sua situazione ma alzai lo sguardo, ero tanto arrabbiato.

"Solo persone importanti..." Cercò di giustificarsi.

"Tanjiro non me ne frega un cazzo di chi ti fai, quanti te ne fai e cose del genere." Risposi secco.

"Zenitsu... Dai, ti porterò in un altro posto se questo ti dà fastidio che c'è stata altra gente." Disse e io lo guardai sbalordito.

"Cioè tu da quello che ho detto hai capito che non mi piace il posto solo perché ci hai portato altri o altre???" Chiesi sterrefatto, cioè non aveva capito un cazzo.

"Meglio che sto zitto, sto peggiorando le cose..." Disse tra se e se, io annuii per poi sentire da lontano il trombo della moto di Inosuke, arrivò con una tale velocità che pensavo investisse il ragazzo dai capelli color vino affianco a me..

Inosuke scese dalla moto, prese il casco dalla sella, mi passò esso e uno scalda collo non dicendo una parola.

"Monta." Ordinò con una tale voce incazzata che misi tutto di velocità e in men che non si dica eravamo su strada.

Mi sentivo uno schifo e la testa mi girava ancora che pensai di star stritolando il ragazzo davanti a me.

Fece le solite viuzze che piacciono a lui e in giro di neanche un quarto d'ora ero già al dormitorio, scesi dalla moto barcollando un pochetto e lui mi prese per la manica pensando stessi cadendo.

Tenevo lo sguardo basso.

Mi tirò stretto a se e scoppiai in un pianto liberatorio mentre lui mi dava delle tenere carezze sulla schiena.

"Testa di cazzo." Disse dandomi un pugno sulla testa come faceva mio nonno, sorrisi..

"Puzzi d'alcool che schifo." Disse sentendo evidentemente tutto il vino che avevo tragugiato.

Poi in silenzio lui legó la moto perché aveva paura gliela potessero fottsre da quanto era spettacolare e sempre in un silenzio tombale quasi di castigo arrivammo alla porta della sua camera.

"Allora buona notte.." Dissi ammirando le splendide piastrelle che c'erano davanti alla sua porta.

Mi prese con un braccio solo e mi alzò per poi entrare dentro la camera e chiudere a chiave.

"Non si sa mai." Disse per poi farmi un sorrisetto.


Amori miei.
Scusatemi.
Lo so.
Solo che sto avendo problemi a casa, sono in 4 superiore e sto facendo il corso che si deve fare li, scuola guida e non riesco mai a essere sola per partorire idee costruttive che vi facciano incazzare con me..

HAHAHA

COMUNQUE. Spero voi stiate bene e se sei arrivato fino a qui a leggere ricordati che potete darmi i pronomi femminili (se sbagliate non succede niente di male :))

Metti la stellina.
Così io mi ricordo che c'è della bella gente che mi vuole bene e che mi minaccia nei commenti.
SI. STO PARLANDO DI VOI.

tutti a minacciarmi :(
E scrivi un commentino, spaccia questa ff alle tue amiche e soprattutto....
Ti meriti  🍿

E tienili perché i prossimi capitoli scoppia un casino peggio di questo..
Molto probabilmente

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