Spazio autrice
Questo è lo stesso incipit di un altro libro che ho pubblicato ma che purtroppo non continuerò mai, così ho deciso di aggiungere questa storia alla raccolta e cancellare il precedente libro :3

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Una bicicletta correva veloce verso la città, per arrivare in città l'autostrada era l'opzione più veloce. Era tutto tranquillo quel giorno, non c'era nemmeno una macchina in strada e nel silenzio del tragitto lui non faceva che pensare a quella ragazza dagli occhi verdi e dalla gonnellina rossa.
"Come ho fatto a non riconoscerla subito?"
Questa domanda lo tormentava da quando aveva preso la bicicletta, si sentiva così stupido. . .
La bicicletta era oramai senza controllo, Salvatore non aveva mai corso così tanto in vita sua. D'improvviso una macchina gli taglia la strada e lui si ritrovó dolorante fra i fili d'erba del prato che costeggiava l'autostrada, non potè far a meno di chiudere gli occhi.

"Ragazzo, ehy ragazzino! Svegliati!" grida la voce di un uomo preoccupato.

Salvatore apre lentamente gli occhi per poi richiuderli poco dopo.

"Presto Fiorenza, chiama il 118! Hai preso il numero della targa, Chiara?"dice l'uomo rivolgendosi a sua moglie e a sua figlia

"Si, papà. Ho fatto una foto alla targa e ho ricopiato il numero, ecco a te" dice la ragazza consegnando un foglietto al padre

"Perfetto! Resta con lui, devo fare qualche telefonata"dice infine il padre.

Salvatore apre definitivamente gli occhi trovandosi quella ragazza dagli occhi verdi e i capelli rossicci; vedendo i suoi occhi scuri e i suoi capelli castani e ricci anche lei lo riconobbe e si guardano negli occhi mettendo sempre più a fuoco i ricordi che avevano l'uno dell'altra e viceversa.