Solamente l'amore ci cambia
Crystal e Claire stavano parlando in camera di quest'ultima. Ad un certo punto il telefono di Claire squillò. Vide chi la stava chiamando e si sentì improvvisamente le farfalle nello stomaco. Alex le piaceva sempre di più. Ma lei non voleva fidarsi lo stesso, contraddicendo così la parte del suo cuore che lo amava. Rispose. Alex voleva che venisse a casa sua.
Claire's POV
'Chissà cosa vorrà Alex! Non posso credere che mi abbia invitata a casa sua! Magari mi dirà che mi ama... Ma a chi voglio prendere in giro? Non mi dirà mai una cosa del genere' Pensai mentre facevo la strada verso casa sua. Devo ammettere che sudavo freddo, anche se era estate. Ero troppo emozionata dai miei film mentali. Osservavo tutti i dettagli per strada, cosa che non avevo mai fatto. Tutti i negozietti contornavano la strada, rendendola più viva; gli alberi davano un'aria di spensieratezza con le loro verdi foglie che aleggiavano nell'aria; c'erano tanti ragazzi: alcuni li conoscevo di vista a scuola; il cielo era invece lì nel suo splendore: azzurro come una immensa distesa su cui si trovavano alcuni batuffoli di cotone. Arrivai alla porta della casa corrispondente all'indirizzo che mi aveva dato per telefono. Era una delle altre villette con un piccolo giardino. Allora bussai e appena mi vide, i suoi occhi si illuminarono. Furono solo un paio di secondi che sembrarono infiniti a guardarci negli occhi senza dir nulla. In quel momento provai un'emozione inimmaginabile: era un misto tra imbarazzo e spensieratezza. Era un'emozione che non provavo da tempo ormai: era amore.
"Ehm ciao, Claire... Tutto bene?" Si fece coraggio lui.
"Sì tutto ok, tu?" Gli dissi con un sorriso che non avevo mai fatto in vita mia.
"Sì" Disse leggermente imbarazzato. Gli diventarono tutte le guance rosse, ma io sorrisi per farlo sentire più a suo agio, o almeno questo intendevo fare.
"Ti posso offrire qualcosa?" Mi chiese cortesemente.
"Ehm... Solo un bicchiere di acqua, grazie" Gli risposi. Lui entrò lasciandomi intendere di poter entrare. Io cercavo di oltrepassare l'uscio della porta ma qualcosa bloccava il mio cammino all'interno della casa, come se qualcosa di invisibile mi bloccasse il passaggio.
"Che aspetti ad entrare? Su, entra!" Mi disse ridendo dalla cucina. Cercai di protestare dicendo che non riuscivo ad entrare ma magicamente quel qualcosa invisibile era scomparso. Non facendo caso al fatto così entrai. Pensai avessi le allucinazioni. Bevvi il bicchiere di acqua e ci sedemmo sul divano.
"Io ti devo dire una cosa importante..." Fece una breve pausa e continuò fissando me prima ed il pavimento dopo. "Io so tutto sui tuoi poteri e so anche cosa è successo ai tuoi genitori quella sera." Disse tutto d'un fiato e io avevo sicuramente la faccia sconvolta. Come poteva essere vero?
Alex's POV
"Co-cosa? Perché? M-ma c-co-come?" Ora ero sicuro di aver commesso l'errore più grande della mia vita a dirle tutto. Non si sarebbe mai più fidata di me. Io non le risposi. Sarebbe stata una storia troppo lunga da raccontare e l'avrebbe scoperta con il tempo. Allora colsi un'opportunità che avevo e decisi di farlo. Non so con quale coraggio ci riuscii, ma la baciai. Fu un bacio breve e io sudavo freddo. Non sapevo se avesse voluto che io la baciassi, così mi fermai.
"Non fermarti..." A questa frase cominciai a baciarla di nuovo. Stavolta fu un bacio più intenso e lungo. Fu così che capii di amarla veramente. La vidi diventare rossa, ma quelle guance color fragola la rendevano ancora più carina. Ma io non la amavo solo per come era fisicamente, anzi la amavo più per il suo carattere forte e perspicace. Dopo quel bacio andò via di corsa, visibilmente imbarazzata. Ora avevo capito di aver sbagliato tutto. Dovevo farmi perdonare a tutti i costi. Non volevo perderla. Avevo già perso troppe persone nella mia vita...
--Contemporaneamente--
Crystal's POV
"Vedrai se non avrai bisogno di me, sis. La pagherai. Sempre a essere la furba e io la stupida. Mi sono stancata! Vedremo se sarò io a cadere ai tuoi piedi per essere la ragazza popolare come te o vice versa..." Dissi tra me e me mentre ero in camera mia. Non mi importava più nulla di Claire. È sempre stata lei ad avere successo con i ragazzi, mentre io ero sempre la sfigata. In realtà non ero arrabbiata veramente con lei, ero solo triste perché quando si innamorava non poteva più dedicare tutto il tempo a me. E poi un po' gelosa lo ero anche perché in tutta la mia vita, l'unico ragazzo ad avermi voluto è stato Ric, credo, mentre lei ha avuto altri ragazzi. Allora andai alla porta della stanza in cui Cleo stava chiusa quando non doveva andare a lavoro, cosa che capitava spesso essendo agente immobiliare ed in questo paesino sono davvero poche le persone di altre città a venire. Cercai di aprire un po' la porta per sbirciare ma era chiusa a chiave. Nel frattempo sentii dei passi, così pensai fosse la zia, ma tirai un sospiro di sollievo quando capii che era Claire. Ma in qualche modo la zia doveva pur scoprirmi.
"Crys, che stai facendo?" Disse Claire vedendomi accovacciata vicino la porta. Io le feci cenno di stare zitta, così si zittì. Ma la zia aveva già sentito tutto così uscì con uno sguardo allarmato dalla stanza.
"Che stavi facendo, Crystal?" Mi chiese preoccupata.
"Nulla... Ehm... Io... Mi era caduto un foglio a terra vicino la porta e lo stavo prendendo e vedendomi così, Claire magari si è spaventata..." Pensai che fu la scusa peggiore che avessi mai inventato ma fu la prima cosa che mi venne in testa e allora cercai di essere credibile il più possibile. Proprio in quel momento sentii il mio telefono vibrare dalla mia camera. Non prestai nemmeno attenzione al fatto che Cleo avrebbe potuto credere o no a ciò che avevo detto perché già da lontano mi era sembrato di vedere il nome di Ric. A chiamarmi era proprio lui! Mi sentii emozionata come la prima volta che mi chiamò per uscire un po' di tempo fa. Ma perché? Non ero nemmeno sicura fosse perché volesse uscire con me. Risposi.
"Hey Ric!" Dissi con il mio viso illuminato dalla gioia.
"Hey Crys!" Mi rispose con una voce più o meno felice "Volevo chiederti se volessi uscire con me."
A quelle parole a fatica mi trattenni dal fare i salti di gioia. A malapena notai Cleo e Claire fissarmi come se avessero visto un fantasma. Subito chiusi la porta e aprii l'armadio. Misi il vestito più carino che avessi. Quando fui pronta, mandai un messaggio a Ric e mi rispose che era quasi sotto casa, così uscii. Dopo un paio di secondi uscii anche Cleo. Ma dove andava sempre? Non era qualcosa a cui dovevo badare attenzione adesso. Ric arrivò e andammo insieme al parco. Ero così felice!
Claire's POV
"Ma cosa sta succedendo? Prima mi ritrovo in un posto con la bocca e il naso che colano di sangue senza nemmeno sapere come ci fossi andata a finire e come mi fossi ferita, poi scopro che Alex, un ragazzo conosciuto per caso, sa tutto su di me e in seguito mi bacia anche! Mi mancano i vecchi tempi! Mi mancate mamy e daddy!" Dissi, una volta sola a casa, piangendo. Avevo nostalgia dei vecchi tempi e della mia famiglia come la ricordavo e non avevo bisogno di tutte queste cose per rendere la mia vita felice, anzi la vita semplice di prima mi rendeva veramente felice. Mi mancavano i tempi in cui giocavamo a Monopoly quando non avevamo nulla da fare, oppure quando io e Crystal cantavamo facendo piccoli spettacoli per i nostri genitori. Tutto questo è scomparso con una sola maledettissima notte. Allora cominciai a cantare Stardust, una delle mie canzoni preferite di Mika, mio cantante preferito, nonché cantante preferito anche di Crys. Ma mi sentii ancora più nostalgica del tempo passato. Non potevo far altro che pensare e ripensare a quella notte, di come non avrei mai più potuto vedere i miei genitori. E questo mi faceva soffrire, ed anche tanto. Ero immersa nei miei pensieri, quando all'improvviso sentii uscire dai miei occhi lacrime calde che mi fecero automaticamente venire i brividi al contatto con il mio freddo volto. Sentii una scossa salire per tutta la mia schiena fino al collo e allora feci un movimento come se volessi accoccolarmi. Stavo ancora pensando intensamente quando il trillo del mio telefono mi fece sussultare. Era ancora lui, Alex.
"Che c'è, Alex?" Dissi con voce seccata. In realtà non volevo rispondere così bruscamente, ma mi venne automatico.
"Ho interrotto qualcosa?" Mi chiese capendo il tono della mia voce.
"No, tranquillo. Che hai bisogno?" Finsi.
"Quello che ti ho detto prima non era tutto ciò che avevo da dirti... E poi tu sei corsa via e non ho potuto raccontarti tutto." Mi disse imbarazzato.
"Ehm... Allora arrivo tra venti minuti..." Dissi ancora più imbarazzata di lui.
"Ok, ci vediamo tra un po' allora." Mi disse secco.
Ma cosa gli prendeva? Prima era imbarazzato e poi seccato. Non li capirò mai i maschi io. Dopo dieci minuti ero pronta per uscire di casa e allora cominciai ad incamminarmi verso la sua. Avevo fatto solo due volte quella strada, ma già la sapevo a memoria. Arrivai e, dopo avermi aperto la porta, entrai.
"Ciao Claire. Innanzitutto scusa per prima. Non dovevo bac-"
"No, a me è piaciuto quindi non c'è problema, te l'ho già detto!" Non lo feci nemmeno continuare, non aveva senso ciò che pensava.
"Beh... Okay... Comunque, vedi questa conchiglia?" Mi disse mostrandomi la sua collana con una conchiglia. Feci un piccolo cenno con la testa per dire di sì e lui continuò. "Me la donò mia mamma quando feci 13 anni, ben 4 anni fa." Ero sempre più curiosa! Forse mi stava finalmente raccontando tutta la sua storia! "Ma fu proprio a 13 anni che mi lasciò solo e mio papà... Non ho mai saputo che fine abbia fatto."
"Mi dispiace. E per questa collana?" La volevo anche io! Sapevo che fosse solo una collana con una conchiglia ma mi intrigava molto.
"Non è così facile come credi averne una. Quando ero piccolo mia madre mi spiegò che dentro questa conchiglia c'è qualcosa particolare, ma non ricordo cosa... Serve da protezione per non far funzionare i poteri su chi la indossa. Ma l'avrai, Claire, non ti preoccupare." Mi disse rassicurandomi.
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