Di chi mi devo fidare?
Claire's POV
"Ormai non posso proprio più fidarmi di nessuno... Ma cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo?" Dissi tra me e me.
"Crystal ormai si è fidanzata con Ric e quindi non mi calcola nemmeno più..." Dissi lasciando scivolare un'altra lacrima sul mio volto ormai rigato.
"Cleo, Nate, Alex e le sue due sorelle sono parte della Congregazione..." E naturalmente un'altra lacrima ancora cadde sul mio viso.
"Danielle non la vedo da un pezzo..." Feci una breve pausa perché singhiozzai "Mentre Kim e Daisy sono come svanite nel nulla da quando le vidi l'ultima volta, all'ospedale quella maledetta notte"
Il riepilogo di una breve parte della mia vita era così triste... Pensai che la morte dei miei genitori e i miei poteri causarono una distruzione totale, proprio come accade alle città quando sono soggette ad un terremoto...
"Claire, tu non devi piangere... Non un'altra singola volta..." Ripetevo, sussurrando, questo mio mantra più volte. Allora notai che la mia stanza era completamente in disordine: alcuni vestiti erano sparsi sul letto, altri sulla sedia... Decisi allora di conservare quelli puliti e lavare quelli sporchi. Dopo un'ora e mezza circa avevo finito. Allora uscii e andai nel bosco. Sfogai tutta la mia tristezza e piansi tantissimo. I miei singhiozzi erano l'unico rumore che si ripercuoteva per tutto il bosco. Stavolta non volevo smettere di piangere, io ne avevo un gran bisogno, dovevo sfogarmi. Sapevo bene che quella non sarebbe stata l'ultima volta, ma ora dovevo farlo veramente più che mai. Ad un certo punto mi sedetti sotto un albero e misi le ginocchia al petto: volevo chiudermi in me stessa. Incrociai le braccia e feci sprofondare la mia testa tra di esse. Desideravo solamente una cosa in quel momento: volevo svegliarmi e dire "Che brutto incubo ho fatto!"; non volevo nient'altro. Per un momento, le lacrime, sembrarono smettere, ma poi pensai di nuovo a quello che mi stava succedendo e sentii di nuovo gli occhi farsi pesanti e ricominciai a vedere tutto sempre più sfocato. Allora piansi ancora. Piangere così tanto mi stava uccidendo dentro. Dopo mezz'ora decisi di fare una passeggiata: quando venivo qui da piccola se ero triste, diventavo felice. Osservavo come la luna si stesse riflettendo elegantemente sul lago. Ma nulla poteva calmarmi. Vidi un'ombra lontana tra gli alberi. Il mio cuore cominciò a battere fortissimo. Avevo l'impressione che si potesse sentire anche all'esterno. Quando quella sagoma arrivò in una zona più illuminata, capii che era Nate. Non avevo intenzione di parlare con nessuno, ancora meno con lui. Mi misi a correre più veloce che potevo, ma naturalmente lui mi raggiunse.
"Claire!" Io non risposi nulla. Fissavo solo il terreno perché avevo gli occhi pieni di lacrime che erano sul punto di cadere; e poi dovevo avere tutto il volto arrossato. Lui, con la mano, alzò il mio viso e mi guardò negli occhi. Mi fissava con uno sguardo triste, come se capisse cosa stesse succedendo. Allora io tolsi la sua mano dal mio mento e andai via.
"Claire che fai in mezzo ad un bosco, sola e alle 23:00?" Mi chiese un po' scosso.
"Potrei chiedere lo stesso." Non avevo nessuna intenzione di raccontargli tutto.
"Beh... Ok, lo ammetto: volevo stare un po' fuori, ma non potevo andare al parco per la ragione che sai... Sicura che qui non viene nessuno di loro, vero Claire?" Mi chiese preoccupato.
"Ehm, non ne sono molto sicura. Però pensa che comunque qui sia più sicuro che in centro!" Gli dissi cercando di tranquillizzarlo un po'.
"Signorina! Lei non ha ancora risposto alla mia domanda!" Disse serio, ma poi mettendosi a ridere.
"Quale domanda? Ah sì! Ehm... Volevo stare semplicemente un po' sola..."
Nate's POV
Io non ci credevo. Cioè, sì, voleva stare sola, ma per volerlo, doveva essere successo qualcosa, anche perché stava piangendo.
"Perché volevi stare sola?" Le chiesi.
"Tu non mi hai detto il perché!" Mi disse ridendo.
"Claire, sono serio! Tu stavi piangendo quando ti ho vista! Dimmelo!" Le dissi severo.
"Non sono Tiffany! Non c'è bisogno che tu mi protegga!" Dicendo ciò mi ferì molto, ma non glielo volevo fare capire, non volevo sapesse le mie debolezze.
"Andiamo nella baita." Disse con nessuna emozione nel suo tono. Non dissi nulla, semplicemente la seguii. Dopo circa cinque minuti arrivammo. Claire aprì la porta ed entrò.
"Tesoro! Non posso entrare!" Sapevo bene che fosse per via dei miei poteri e per il fatto che non stessi indossando la mia collana.
"Succede anche a me! Entra Nate!" Entrai "Mi spieghi perché succede?" Stavo per risponderle ma sentii il rumore di alcune macchine e potevo vedere nella mia "visione" che era quella donna, Cleo Martin, insieme agli altri della Congregazione.
"Claire ti fidi di me?" Le chiesi.
"Onestamente no, perché?" Mi disse secca.
"Ora fidati, ti prego. Scappiamo. Ma non da qui. Non hai un'uscita dal retro?" Le chiesi preoccupato.
"Di lì!" Mi disse indicando un corridoio lungo e abbastanza buio.
"Ah giusto! Me n'ero dimenticato nel panico!" Le dissi. Ma lei continuò semplicemente a correre. Vidi che all'improvviso si fermò.
"Claire cosa stai facendo? Siamo in pericolo! Loro ci troveranno! Ti prego Claire! Non voglio lasciarti sola! Non posso, Claire!"
"La Congregazione è qui!"
"Ora ti fidi?"
"Sì!" Aprì la porta di scatto e io la richiusi di soppiatto alle mie spalle mentre avevo il fiato corto.
"Nate! Grazie per avermi salvata! Cioè, è vero, avrei avuto la visione, ma tu me l'hai detto prima non mi hai lasciata sola... E ti ringrazio. Ma come facevi a saperlo?"
"Io ho il potere di avvertire quando sono in pericolo e di vedere le cose e persone che mi stanno intorno, senza che io le possa vedere "normalmente" con gli occhi: in questo caso la macchina di Cleo fuori nel bosco." Lei non disse nulla e per alcuni istanti ci fu un silenzio imbarazzante. "Comunque ti va di uscire con me più tardi?"
"No, non posso." Mi rispose. E se ne andò. Mi sentivo così triste. Lei aveva Alex, io ero al massimo la sua seconda scelta.
Claire's POV
'Come ha potuto chiedermi una cosa del genere? Io non posso uscire con lui, perché già sanno che esco con Alex e lo amo veramente.' Pensai.
Il giorno dopo pensavo ancora a quel fatto. 'Chissà Nate dov'è per ora...' Ogni volta che riflettevo tra me e me, qualcuno doveva chiamarmi, infatti che sentii vibrare il mio telefono sul comodino accanto al letto su cui ero seduta. Lessi chi mi chiamava: Alex.
"Hey Alex!"
"Claire! Vuoi uscire con me stasera?"
"Sì, per me va benissimo"
Feci una doccia, poi aprii l'armadio e indossai un vestito rosso acceso abbinato ad un paio di ballerine, dello stesso colore. Per me quel completo era molto importante perché quando lo mettevo poteva significare una sola cosa: ero forte e nessuno poteva battermi; lo pensavo per via del colore. Comunque durante quell'uscita non lo baciai nemmeno una volta. Non lo sentivo più così vicino, come prima. Ma soprattutto feci attenzione a non rivelare il fatto del giorno prima. Nate per me non era nemmeno un amico e non volevo che le persone pensassero male.
Hey! Grazie tanto per le visualizzazioni, per i voti e per i commenti. Questo capitolo potrebbe non sembrare molto avvincente come i precedenti, invece è il contrario! Ho lasciato spazio a Nate senza però dare certezza delle sue alleanze. Voi che ne pensate? Secondo voi Nate vuole aiutare Claire o no?
Kisses, Vanessa007love 💖
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