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Lillà
Lo odio, è uno stronzo, uno schifoso bastardo. Sento la pioggia che mi bagna, ficco le cuffie nelle orecchie e metto a palla la mia playlist di Avril Lavigne. Inizio a correre senza pensare a dove sto andando, vorrei solo fuggire da questa città. A un certo punto mi fermo sotto un portico a riprendere fiato non so esattamente per quanto ho corso ma solo che sono bagnata come un pulcino, mi passo la parte meno umida della maglia sul volto e solo allora mi rendo conto che sto piangendo. Mi sento così piccola e fragile che non so esattamente cosa fare, vorrei che mio padre fosse ancora vivo. Alzo lo sguardo e vedo Chris vicino a me, non posso credere che mi sia corso dietro, ma dopo quello che mi ha detto ho deciso di ignorarlo e continuare sulla mia strada.
<<Lillà>>, mi alzo senza guardarlo ormai è solo una parentesi chiusa della mia vita e non tornerò sui miei passi perché sarebbe stupido.
<<Lillà>> urla sta volta, ma non importa non mi girero' a guardarlo. Penso di aver ripreso fiato a sufficienza e ricomincio a correre verso casa dive potrò avere un po' di pace.
Odio le cose che si complicano vorrei fossero più facili e non sempre che debba lottare con le unghie e con i denti per avere qualcosa, in questo momento odio ogni mia piccola fragilità che mi porta a essere quello che sono.
Sono giunta a casa, Meg dorme ancora e mia madre tornerà a casa domani dall'ospedale quindi posso stare tranquilla e andare a farmi una doccia. Dopo essere uscita dalla doccia che ha rilassato i miei muscoli contratti vado in camera, chiudo la porta a chiave e mi giro una canna. Mi ha sempre dato un po' fastidio l'odore della canna ma ultimamente non ne posso fare a meno . Mi sento subito più leggera come se dopo un tiro e l'altro i miei problemi volassero via .
Sento dei rumori provenire dall'altra stanza probabilmente Meg si è alzata, ma io non ho nessuna intenzione di alzarmi per andare a vedere. Poi la sento parlare al telefono e allora mi metto in ascolto .
<<Pronto?>>
Purtroppo non so chi ci sia dall'altra parte ma mi basta sentire le risposte di Meg per capire .
<<Ah capisco>>
<<Si, credo sia in casa vuoi che te la chiami?>>
<< Cos'è successo????>>
<<Ma sei coglione?>>
<<OK ci vediamo tra quindici minuti davanti a scuola, però se le è successo qualcosa ti terrò direttamente responsabile>>.
A quanto pare chiunque ci sia dall'altra parte del telefono ha messo in agitazione Meg. Vorrei andare da lei e sapere che succede, ma sono talmente sballata dalla droga che mi sembra che la stanza giri un po'.
Mi corico nel letto e dormo un po', oggi la scuola salterà.
Quando mi sveglio sono le 10:30 e decido di andare da una parrucchiera a cambiare il mio taglio di capelli insieme al colore .  Voglio non venire più riconosciuta e dopo cambierò pure i miei vestiti.

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