17
Lillà
Sto per rientrare in casa ma prima di salutare Chris mi giro su me stessa e salto fra le sue braccia per dargli ancora un bacio prima di andare a dormire.
Mi sveglio di buon umore, cosa più unica che rara da parte mia . Mi preparo e mi dirigono verso il bar sotto casa a far colazione. Essendo ancora presto per dirigenti a scuola decido di leggere un libro che mi sono portata dietro per ingannare l'attesa. Amo la scrittrice Kate Lauren della saga di Fallen. La storia di Luce mi coinvolge ogni volta , sto leggendo Passion, terzo volume della saga quando qualcuno si siede di fronte a me.
Alzo gli occhi giusto per individuare lo sconosciuto che ho davanti e resto senza parole. La ragazza che ho davanti è la stessa che la prima volta che avevo visto stava urlando come un aquila, Tania mi sembra che si chiami. Che voleva, e perché non mi parla e poi mi lascia in pace.
<<So che hai baciato Chris brutta vipera stronza>>.
Io sgrano gli occhi non riuscendo a capire cosa stesse accadendo e come sapesse che avessi baciato Chris.
Continua con lo stesso tono piatto di prima <<Beh ti do un avvertimento vedi di lasciarlo in pace lui è il mio ragazzo e non ti conviene metterti tra noi povera sgualdrina.>>
Sto per replicare ma lei mi getta addosso la sua bibita che mi sporca la maglia.
Arrivo di corsa a casa e digito il numero del padre di Chris, ormai ho deciso e non torno indietro, devo concentrarmi solo sulla scuola e la musica.
Tempo neanche due squilli che la voce dall'altra parte del telefono <<Pronto? Chi è?>>
<<Salve signor Lopez sono Lillà , volevo dirle che ho riflettuto sulla sua offerta e accetto volentieri>>.
<<Fantastico , ci vediamo domani per iniziare le prove>>
<<Certo signor Lopez>>
<<Ah e un altra cosa dammi del tu chiamami pure Gabriel>>
Finita la chiamata mi cambio e cerco un Coffee Shop abbastanza vicino. Ne trovo uno a quattro isolati da casa mia che resta aperto anche di giorno oltre che di notte, prendo i soldi e mi dirigo li.
Ho bisogno di fumare e di schiarirmi le idee. So che sbaglio ma ne ho un disperato bisogno.
Pago la mia dose d'erba e poi mi metto all'angolo della strada a fumarne una dose. La dose che ho preso dovrebbe bastarmi per un mesetto se non fumo tutti i giorni.
Fumo metà canna e poi torno sui miei passi diretta verso casa. Appena entro mi dirigo nella mia stanza chiudendo a chiave la porta e fumando l'altra metà della canna che avevo iniziato. Mi sento molto più rilassata ora ed anche sufficientemente lucida per mettermi a disegnare. Disegno il piccolo balconcino della mia finestra con i rami della rosa selvatica che si attorcigliano intorno. Decido di lasciarlo in bianco e nero con le sue sfumature in fondo mi sembra già perfetto così.
Non so per quanto sono rimasta in stanza a disegnare ma a un certo punto sento il telefono squillare << Pronto Lillà dove sei?>>.
È Meg, cosa vuole, spero per lei non sia una stupidaggine adolescenziale perché sennò la insulto<< Dimmi cosa vuoi? Comunque sono a casa>>
<< Mamma è all'ospedale >>.
Cazzo e ora che faccio sono fatta però non posso lasciare Meg all'ospedale da sola.<<Senti Meg dammi l'indirizzo e cerco di arrivare il più in fretta possibile>>
Spazio autrice:
Ecco un nuovo capitole. Cosa ne pensate? Cosa pensate che succederà?
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top