8. Dig Down

When friends are thin on the ground
And they try to divide us
We must find a way

***

Rey era nascosta in un vicolo, intenta a controllare la strada principale.

Aveva deciso di rubare delle cartine geografiche di tutto quel mondo, così da poter trovare il punto di arrivo del gioco. Le mappe si potevano però trovare solo in municipio, che di giorno era affollato. Di conseguenza doveva andare a compiere il furto di notte, dato che aveva visto che erano rigidi e che ci avrebbero messo troppo a fargliele avere.

Non c'erano grossi problemi di cui tenere conto: non c'erano guardie, non c'era un sistema di sicurezza, sarebbe stato semplice entrare.

Le strade però pullulavano di vampiri, che erano di fatto l'unico ostacolo da superare.

Li aveva visti spesso correre per la strada, controllando che non ci fosse in giro nessuno, in particolare, ne era sicura, lei.

Alla fine decise di muoversi, tenendo a portata di mano il bastone a strisce della palestra. Anche quando la strada era deserta, Rey aveva l'impressione fosse popolata.

Si sentiva un sacco di occhi addosso.

Non incrociò però nessuno, lasciandola libera di infilarsi nell'edificio.

Rey lo trovò piuttosto inquietante. La luce della luna illuminava i corridoi e le stanze, ma c'erano molte zone d'ombra che potevano nascondere gremlin o vampiri senza problemi.

Avanzò con cautela, cercando le mappe che le servivano.

Le trovò in un ripostiglio, così nascosto che non lo avrebbe nemmeno visto se non avesse sentito un cigolio dietro di sé che l'aveva fatta voltare. Una volta lì prese tutti i fogli che avevano l'aspetto di mappe e li ficcò nello zaino preso dalla catapecchia del terzo giorno, rimasto invisibile tutto il tempo tanto che Rey si era totalmente scordata di avercelo ancora. Uscì poi dallo stanzino e cercò la porta da cui era entrata.

Riuscì ad uscire senza aver alcun incontro imprevisto, così tornò sul tetto del palazzo su cui si era rifugiata. Si poteva salire solo dalle scale antincendio, era impossibile essere colti alla sprovvista.

Mise tutte le mappe per terra, cercando di tirarne fuori una mappa unica. Ci riuscì e cercò il punto in cui si poteva trovare il livello finale e, magari, anche la fine del gioco.

Capì subito dove si trovava: aveva sistemato le mappe in una sorta di anello e tutte loro indicavano, verso il buco centrale dell'anello, una zona marcata come "terre ignote". Avrebbe scommesso tutto che era lì che doveva andare.

Lì doveva esserci l'ultimo livello.

Rimise tutto nello zaino e scese dall'edificio, determinata a fermare quella follia e a tornare a casa.

***

Canzone originale:

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