3. Pressure
Don't stop me
Don't choke me
I need you out of my head
You got me close to the edge
***
"Lo sentite anche voi?".
Finn si svegliò sentendo quella frase. Aprì gli occhi e sollevò la testa quel tanto che bastava per guardare Rey, in piedi su un masso, intenta a guardare un punto in lontananza.
Si mise in ascolto e sentì dei suoni lontani, che identificò come musica.
"È musica", disse alla fine guardando Rey confuso.
"Se c'è una festa qui vicino, deve anche esserci da mangiare e da bere. Non so voi, ma io sto morendo di fame. Potremmo seguire la musica e andare là a vedere".
Poe non diede segno di aver sentito nulla di quella conversazione, mentre Finn disse: "Non mangio decentemente da giorni, io ci sto".
Si mise a sedere e si sgranchì mentre Rey svegliava Poe. Appena fu in piedi si rimise la giacca, dopo averle levato la terra di dosso, e seguì i due amici verso la fonte della musica.
Scoprirono che la fonte altro non era che una vecchia scuola. Le porte dell'edificio ad essa annesso erano tutte aperte e un gran numero di ragazzi erano lì fuori a fumare.
"Non siamo vestiti molto eleganti", osservò Poe guardandoli.
"A me non interessa, io ho fame", disse Rey entrando quasi di prepotenza nella struttura e ignorando bellamente gli sguardi che tutti le rivolsero. Finn guardò Poe, poi insieme la seguirono.
La palestra era addobbata completamente, con festoni e palloncini ovunque. Una luce viola inondava l'ambiente, mentre una palla da discoteca rifletteva le luci puntate su di essa e sotto c'erano un gran numero di ragazzi che ballavano.
Finn si girò e indicò agli amici la tavolata piena di patatine e cose simili. Si fiondarono lì, riempiendosi di cibo i piatti di plastica.
Si sedettero in un angolo dopo aver preso anche da bere. Finn si girò verso la band che stava suonando in quel momento e disse: "Rocket Baby Dolls. Mai sentiti".
"Se lo saranno inventato i creatori del gioco. Più che altro, spero questo non sia un livello del gioco o simili", disse Poe sgranocchiando dei pop corn, un po' teso.
"Io me lo aspetto", disse Rey, un bastone nelle sue mani.
"E quello dove lo hai preso?", chiese Finn a bocca aperta.
"Per terra. Penso sia uno di quei bastoni per giocare a biliardo. Se lo tiro in testa a qualcuno si spezza in due di sicuro, ma meglio che essere disarmati.
"Speriamo non serva", disse Finn. Guardò Poe, che stava però guardando attentamente una palla viola che stava rotolando per la palestra.
"Dimmi che non è quello che penso", mormorò Rey stringendo la presa sulla sua arma.
La palla si srotolò come un armadillo, prendendo la forma di uno di quei gremlin che li avevano attaccati pochi giorni prima. Si accanì immediatamente contro il trio, ma la ragazza gli tirò u colpo con l'asta con abbastanza forza da scagliare la creatura contro il muro e spaccare il bastone.
Finn si alzò di scatto e prese una sedia come arma e scuso, subito imitato da Poe, mentre Rey correva a cercare un'arma di ricambio.
In pochi secondi ci fu il caos. La musica si interruppe mentre i gremlin attaccavano ogni essere vivente si muovesse.
I due ragazzi iniziarono a usare le sedie al meglio, lanciando via i gremlin o uccidendoli con le loro gambe. Poe con le battaglie così improvvisate aveva una certa dimestichezza, Finn non così tanto, ma se la cavarono comunque entrambi.
"Dove diavolo è Rey?!", urlò quest'ultimo per sovrastare le urla. Urla che stavano lentamente scemando, via via che i ragazzi venivano morsi.
La ragazza apparve dal nulla con un'asta a strisce e iniziò a colpire qualunque palla di pelo viole le capitasse a tiro. Grazie al suo intervento la band riuscì a fuggire, riparandosi con i propri strumenti.
Finn la osservò mentre si girava verso di loro e urlava che avevano dei dannati coltelli e avrebbero anche potuto usarli - dal canto suo, il ragazzo non ci aveva neanche pensato, tanto era in panico.
Fu prestando attenzione a lei che accadde: Finn vide un gremlin saltare e superare le sedie dei due ragazzi, per poi aggredire Poe.
"No!", urlò il ragazzo mentre la palla di pelo piantava le zanne nel collo dell'altro.
Si allontanò incredulo mentre tutti i gremlin rimasti si accanivano sul suo amico.
"Poe!", urlò Finn con le lacrime agli occhi, sentendosi impotente. Lo stava per perdere di nuovo, come su Jakku.
"Finn, dobbiamo andarcene!", urlò la voce di Rey.
Il ragazzo si girò per chiederle aiuto, ma la vide correre verso di lui come una scheggia. Dietro, i ragazzi della festa, gli occhi rossi che brillavano; molti si stavano lentamente alzando, altri erano già in piedi e in movimento.
Rey lo superò in corsa e Finn, a malincuore, la imitò, lasciando Poe da solo.
Fuggirono da quel posto, distrutti, sperando di trovare, almeno per loro, un posto sicuro.
***
Canzone originale:
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top