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CEDRO: è simbolo di pietà e misericordia per i suoi frutti ritenuti benefici per gli uomini. A causa della sua lunghissima vita era anche simbolo di immortalità per la stirpe di chi lo portava sullo stemma gentilizio. Il Cedro è il simbolo dell'immortalità e dell'eternità. È l'incarnazione della grandezza d'animo e di elevazione spirituale per l'altezza del suo fusto e dei suoi rami. Spesso le statue sacre sono scolpite nel legno di questo robusto ed elegante albero. Il Cedro del Libano, in antichità, era molto diffuso nella Mediterraneo Orientale. Si ritiene, infatti, che il tempio di Gerusalemme, il palazzo di Salomone ed il Labirinto di Minosse, fossero sorretti da colonne di Cedro.
CEIBA: è uno dei simboli più cari alla cultura Maya. Tra tutti la ceiba ricopriva un ruolo privilegiato. Era l’albero sacro per eccellenza. Una leggenda del Popul Vuh, il libro sacro dei Maya, racconta che furono gli dei creatori a seminare ogni ceiba, più una Grande Madre Ceiba al centro dell’universo. Questo albero mitologico era intriso di significati in ogni sua parte. I rami che arrivavano fino al cielo erano il punto di contatto con la divinità. Il tronco rappresentava la vita sulla Terra e le radici erano un’allegoria dell’oltretomba.
Basandoci nel Chilam Balam, un altro testo importante della cultura Maya, troviamo però una versione distinta. Sarebbero state le radici della ceiba a sorreggere il pianeta per non farlo cadere. La ceiba era l’asse del mondo. Il verde delle sue foglie era simbolo di eternità e dalla sua preziosa linfa scaturiva il lignaggio degli antenati.
Sotto le fronde della ceiba i Maya praticavano i loro rituali. Questo albero forte, imponente e centenario, è la migliore incarnazione in chiave naturalistica dell’idea di divinità e sacralità ricercata dalle antiche civiltà precolombiane. Alla ceiba venivano offerti doni, come miele e fiori. Le erano addirittura dedicati sacrifici di animali, compiuti in precisi riti con l’accompagnamento tradizionale delle parole dei sacerdoti.
CELIDONIA: simboleggia il preannunciarsi di un lieto evento e la fine delle sofferenze
CELIDONIA MINORE: significa "felicità in arrivo"
CELOSIA ARGENTEA: simboleggia l'immortalità ed è un significato ampiamente utilizzato nel campo dei sentimenti.
CERFOGLIO: è simbolo di sincerità
CICERCHIA A FOGLIE LARGHE: è simbolo del piacere duraturo
CICLAMINO: simboleggia la diffidenza e la scarsa fiducia, quando viene regalato significa che la persona a cui è regalato non si sta comportando come dovrebbe o dovrebbe avere più fiducia in sé stessa
CICLAMINO ROSSO: è simbolo di un amore complicato e di diffidenza nei confronti dell'amante
CICLAMINO BIANCO: il significato è da accostarsi all'idea di purezza, dolcezza e semplicità della vita.
CICORIA: ha un significato di temperanza e frugalità. E in molte tradizioni chi voleva dichiarare i propri sentimenti e le proprie intenzioni portava per buon auspicio in tasca della cicoria
CICUTA: pianta selvatica resa celebre da personaggi storici quali Socrate e Platone, il potentissimo il veleno che se ne ricava, fin da tempi remoti veniva utilizzata quale strumento sicuro per eliminare nemici scomodi. Intrighi di corte, dispute regali di successione, corti papali poco inclini al dialogo, riuscivano a sbrogliare complesse relazioni e giochi di potere con un semplice caldo infuso di erba molto comune. Da qui dunque, dalla cattiveria umana che ha fatto un uso malvagio di una modestissima pianticella, divenne simbolo della perfidia.
FIORE DI CILIEGIO: simbolo della ricchezza e buon auspicio. La varietà più diffusa è quella bianca striata di rosso. Una leggenda giapponese narra che i petali inizialmente fossero solo bianchi. Dopo l'ordine dell'imperatore di seppellire i samurai morti in guerra sotto gli alberi di ciliegio, i petali si sono man mano trasformati assorbendo il sangue versato dai guerrieri nei loro combattimenti tanto da striarsi di diversi toni di rosso. Un fiore quindi intrinseco di significato nobile e quasi sacro. Tanto che in Giappone esiste un vero e proprio rito che consiste nell'osservare la fioritura degli alberi come un processo celeste, metafora di immortalità dei loro eroi guerrieri.
In Sotto la foresta dei ciliegi in fiore di Sakaguchi Ango la fioritura del ciliegio prende una connotazione negativa di solitudine, inquietudine e pazzia, infatti proprio in questa foresta il protagonista uccide la moglie che si trasforma in petali di ciliegio. Il racconto è nato da un'esperienza personale dell'autore, quando durante la seconda guerra mondiale assistette alla cremazione delle vittime del bombardamento di Tokyo avvenuto sotto un albero di ciliegio, in quel momento il silenzio era diventato inquietante, insopportabile.
I fiore di ciliegio, in giapponese sakura, hanno un duplice significato: da un lato sono simbolo della bellezza effimera, della malinconia e della consapevolezza della fine, difatti la fioritura dura non più di una o due settimane. Dall'altro invece hanno un significato di nuovo inizio. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu un simbolo propagandistico per ricordare e omaggiare i caduti in guerra.
Una leggenda giapponese narra che esisteva un bosco dove la guerra non aveva toccato nulla, c'erano alberi, profumi e animali. Nessun guerriero osava entrarci per rovinare la natura. Proprio qui c'era un albero che non fioriva mai e sembrava morto. In realtà non lo era ma era molto triste e solitario perché non poteva mai godere della bellezza dei colori dei fiori. Gli animali per paura non si avvicinavano, l'erba attorno non cresceva.
Ma un giorno, la fata dei boschi vedendo tanta solitudine si commosse, si avvicinò a lui e disse che avrebbe lanciato un incantesimo che sarebbe durato 20 anni. Durante questo lasso di tempo, l'albero avrebbe provato quello che prova il cuore umano. Forse così si sarebbe emozionato e avrebbe trovato la fioritura.
La fata gli disse ancora che si sarebbe potuto trasformare in essere umano e poi di nuovo in pianta, ma se finiti i 20 anni non fosse riuscito a diventare vitale, sarebbe morto per sempre.
L'albero si trasformò in umano, ma all'inizio trovò solo odio e guerra. Per questo tornava spesso ad essere una pianta, fino a quando da uomo, camminando vide una bellissima ragazza. Era Sakura che si mostrò gentile: parlarono a lungo condividendo sogni e speranze.
Quando Sakura gli chiese quale era il suo nome, all'albero venne in mente una sola parola: "Yohiro", che significa speranza. Tra i due nacque una profonda amicizia e in breve tempo sbocciò l'amore. Un giorno Yohiro confessò a Sakura tutto il suo amore e la sua vera natura. Sakura rimase impressionata e restò in silenzio. Il tempo era passato e la scadenza dei 20 anni stava per avvicinarsi. Yohiro, che tornò ad assumere le sembianze di un albero, si sentiva molto triste.
Ma Sakura confessò all'albero tutto il suo amore. Fu allora che apparve nuovamente la fata e chiese a Sakura di scegliere: restare umana oppure fondersi con Yohiro sotto forma di albero. Lei pensò all'odio e alla guerra e decise di fondersi con Yohiro. Ed ecco che i due si fusero e divennero uno solo, e come per miracolo, l'alberò fiorì e divenne simbolo del vero amore e della pazienza. Il fiore di ciliegio è anche il simbolo della buona educazione
CIMBALARIA: Il movimento del peduncolo della cimbalaria, che sembra accompagnare i semi verso un luogo "idoneo" dove poter germinare, ha evocato l'allegoria dell'accompagnamento dei morti nell'Aldilà
CINERARIA: simboleggia la calma
CINQUEFOGLIA o POTENTILLA: simboleggia l'amore materno, tale significato è dovuto ad una singolare caratteristica della pianta; durante le giornate di pioggia le foglie si richiudono sopra il fiore come a volerlo proteggere. Il nome potentilla deriva dal temine latino "potentia" che significa potenza e forza con l'aggiunta della desinenza diminutiva "illa", in questo modo il nome della pianta ha il significato letterario di grande potere in una piccola pianta
CIPOLLA: pianta di origini antichissime, la cipolla si trova rappresentata anche nelle pitture delle tombe dei faraoni egizi. La sua conformazione ha dato origine a diverse immagini simboliche. Il bulbo, racchiuso in sé, può evocare nella mente un'idea embrionale, o all'opposto, una natura sfuggente che si nasconde sotto veli sempre nuovi, simbolo di doppiezza e ambiguità. Si crede che la cipolla si rimpiccolisca man mano che cresce la Luna, e non a caso, quindi, in molte antiche raffigurazioni compare la frase: "Te crescente decresco", "al tuo crescere mi faccio piccola". È per questo che la cipolla è simbolo dell'invidia che "soffre" vedendo gli altri prosperare.
CIPRESSO: esercita da sempre una funzione importante nei siti religiosi e monumentali, ed ha assunto un significato simbolico ambivalente di pianta della vita e della morte, quindi è simbolo di lutto. I Persiani vi coglievano l'immagine evocatrice della fiamma e del fuoco e quindi della vita e dell'immortalità. Per gli antichi greci erano simbolo del dio Crono, un inno alla vecchiaia, invece nel cristianesimo hanno assunto un significato legato alla fede, in veste di speranza nell'aldilà. Dedicato a Plutone e ritenuto quindi albero funereo, cingeva il capo dei suoi sacerdoti e avvolgeva con le foglie i cadaveri degli Etruschi. I Romani usavano mettere a guardia di giardini, vigne e campi, grandi statue di Priapo, dio della fecondità, intagliate nel suo legno: per la loro forma fallica, sono ancora oggi in Oriente simbolo di fertilità. Le foglie sempreverdi e il legno incorruttibile hanno invece dato al cipresso il valore dell'immortalità: la freccia di Eros, lo scettro di Zeus, la mazza di Eracle erano di cipresso. Questi alberi longilinei si spingono dove l'uomo non può andare: verso i cancelli del cielo, a un passo tra l'uomo e il divino, per metterli in contatto tra loro. Sono i guardiani che vegliano la morte.
Anche nella mitologia il cipresso è simbolo di nobiltà. Il mito narra di un giovane principe di eccezionale bellezza caro ad Apollo, di nome Ciparisso, al quale il dio aveva dato in custodia un cervo sacro dalle corna d'oro. Il giovane aveva gran cura del cervo e lo amava come se fosse domestico: gli aveva adornato il collo con un collare di pietre preziose e fibbie d'argento. Un giorno però il ragazzo, durante un pomeriggio di sole, aveva lasciato libero l'animale di brucare l'erba nel bosco e aveva deciso di andare a caccia con il suo arco addentrandosi tra gli alberi.
Rincorse una volpe nella folta vegetazione, scagliò una freccia e fu in quell'istante che il caso gli tirò un brutto scherzo: Ciparisso colpì proprio il suo cervo. Sconvolto dal dolore il principe raccontò il fatto ad Apollo, chiedendo al dio di trasformarlo in un essere immortale per piangere in eterno il suo caro amico.
Così Apollo toccato da tanta devozione, accettò di esaudire la sua richiesta e mise la mano sulla fronte del principe e lo avvolse nel suo mantello verde. Fu in quel momento allora che Ciparisso guardò il cielo, le sue lacrime divennero piccole foglie verdi scure, i suoi piedi si indurirono nella terra e si trasformò per sempre in un cipresso.
Ciparisso diventò allora l'albero che conosciamo, che ancora dalle sue fronde si spinge verso l'alto, come a cercare quell'amore perduto nel mondo dei vivi.
"I cipressi sono sempre nei miei pensieri. Vorrei farne una tela come i quadri di girasoli e mi stupisce che nessuno li abbia ancora fatti come io li vedo. Sono belli come linee e proporzioni e somigliano ad un obelisco egiziano e il verde è così particolare" queste sono le parole di van Gogh riguardo il cipresso
CISTO: simbolo di gelosia pura, a causa degli stami che si agitano senza motivazione o sollecitazione, un po' come fanno le persone gelose, per la stessa ragione è il fiore della paura. Sonom il simbolo anche dell'infedeltà poiché non solo i cistus sono infedeli verso la propria specie, si ibridano cioè facilmente, ma si trovano addirittura degli ibridi di ibridi, con quattro genitori
CLEMATIDE: Assai di moda nell'Inghilterra del Settecento, ha conosciuto un vero e proprio "exploit" nel periodo vittoriano, forse per il suo aspetto gentile e delicato. Sul piano simbolico rappresenta valori assai contrastanti: la gioia, la fortuna e l'augurio di una buona riuscita nelle attività che si stanno svolgendo, l'intelligenza limpida, l'onestà, ma anche l'artificiosità. Nella tradizione popolare inglese una specie di clematide è conosciuta col nome di "erba dei cenciosi": forse deriva da qui il significato di povertà attribuitogli nel linguaggio dei fiori. In Francia simboleggia anche la bellezza interiore e intellettuale
CLEOME: significa "vieni via con me"
CODA DI GATTO o ACALIFA: può significare "disperato ma non impotente" oppure simboleggia la lunga vita e viene regalata per augurio agli anziani o in occasione di compleanni
COLCHICO: Secondo un'antica leggenda della lontana Colchide, sul Mar Nero, una principessa fece cadere una gemma in una valle e la stessa si frantumò trasformandosi in fiori violacei, come il suo colore, fu così che nacque il colchico, una sorta di augurale "buonanotte" prima del lungo sonno dell'inverno. Nell'antichità era il simbolo della morte, mentre nel moderno linguaggio dei fiori rappresenta l'unione matrimoniale.
CONVOLVOLO o BELLA DI GIORNO: è una delle piante infestanti più resistenti, il nome deriva dal latino Convolvulus, che significa avvolgere, e sta a significare la tendenza della pianta ad attorcigliarsi. E' una pianta estremamente tenace e difficile da estirpare e proprio per questo motivo essa è l'emblema della caparbietà e convinzione. Però ha anche una connotazione negativa, infatti rappresenta la debolezza del corpo e anche dello spirito
CORBEZZOLO o ARBUTO: significa "amo solo te" . Essendo una pianta sempreverde il Corbezzolo è simbolo di Immortalità ed Eternità e la sua presenza è caratteristica di varie usanze funebri antiche. Nell'Eneide Virgilio ci racconta che era tradizione posare ramoscelli di Corbezzolo sulle tombe dei propri cari
COREOSSIDE: simboleggia l'allegria perenne
CORIANDOLO:si usava infatti per incantesimi d'amore, e addirittura aggiunto al vino per stimolare il desiderio ed il piacere sessuale. Il fiore simboleggia anche il valore
CORONA IMPERIALE o GIGLIO ORIENTALE o FRITILLARIA: è un fiore particolarmente amato dai francesi, dove prende il significato di fuga e persecuzione. Originaria del territorio himalayano, iraniano, pakistano, afghanistano e turco, è più noto come simbolo di regalità, della maestosità, del potere e dell'eleganza.
PIANTA DI COTOGNO: simboleggia la tentazione
COSMEA o ASTRO DEL MESSICO: il suo nome deriva dal greco kosmos, ordine, e grazie al suo aspetto semplice e lineare, simboleggia l'armonia, la tranquillità, l'integrità e la modestia. Nel suoi luoghi di origine (Amarica centro-meridionale) rappresenta la gioia di vivere e amare, quindi un amore felice e sincero
CRASSULA OVATA o ALBERO DI GIADA: Secondo la cultura cinese infatti è simbolo di prosperità e abbondanza. Ogni nuova fogliolina è un nuovo guadagno , una crescita non solo economica
CRESCIONE DEI PRATI: simboleggia l'errore paterno
CRISANTEMO: simbolo della vita. Il crisantemo simboleggia l'energia e la potenza del sole levante con i suoi raggi gialli e splendenti. Non per nulla il termine crisantemo deriva dal greco "fiore d'oro" chrysòs ànthemon. In Corea e in Cina è il fiore dei festeggiamenti (matrimoni, compleanni, ecc.); in Giappone è il fiore nazionale e la sua bellezza viene celebrata ogni anno dall'Imperatore che, in occasione della fioritura, apre al pubblico i giardini della Reggia, presentando le più recenti varietà a tutti gli invitati. Nel Regno Unito viene donato per celebrare una nascita, in Australia è il fiore della festa della mamma e negli Stati Uniti simboleggia gioia. In Italia invece questo fiore è conosciuto come fiore dei defunti, a causa della fioritura al tempo della festa di Ognissanti; si usa dunque per decorare le tombe e addobbare i cimiteri ai primi di novembre.La leggenda narra che in un piccolo villaggio una bambina vegliava in lacrime sulla mamma moribonda, ma uno spirito impietosito, vedendo la bambina tanto disperata, le comparve vicino e le porse una margherita, dicendole di darla alla morte perché gli spiriti avevano concesso e lei e sua madre di continuare a restare insieme per tanti giorni quanti erano i petali del fiore. Quando lo spirito scomparve, la bambina con molta cura e delicatezza, iniziò a ridurre i petali in striscioline sottilissime senza farli staccare e quando giunse la morte, che già era stata avvertita dallo spirito della concessione fatta alla bambina, vide il fiore dall'infinito un numero di petali, così tanti che non riuscì a contarli tutti, dunque concesse alla madre una lunga vita.
CRISANTEMO GIALLO: simboleggia l'amore sconsolato
CRISANTEMO ROSA: significa "ti amo"
CROCO: nell'antica Grecia era sacro a Demetra poiché rappresentava il ritorno della primavera. Secondo un mito simboleggiava l'amore passionale e l'amore coniugale, secondo un mito Mercurio uccise Croco, entrambi innamorati della ninfa Smilace, lanciandogli un disco ed intrise col suo sangue il fiore di zafferano così che gli stimmi rosso vermiglio fosse il monito per gli uomini che si fossero opposti alle volontà delle divinità.
Per i romani simboleggiava la speranza di una serena vita ultraterrena, durante l'età Vittoriana assunse il significato di giovinezza spensierata. Al giorno d'oggi il croco simboleggia la passione e l'amore appassionato giovanile
CUMINO: nell'antica Grecia simboleggiava la piccolezza oppure, come ci testimonia Plutarco, l'amicizia
CURCUMA: simboleggia il sole e come tale, o meglio in ricordo di questo elemento è stato utilizzato per millenni dalla cultura vedica indiana e in altri rituali indù.Per molti anni è stata utilizzata per accrescere l'effetto mistico delle danze sacre. Tradotto in un linguaggio dei fiori "moderno", possiamo dire che il fiore di curcuma può esprimere l'importanza di un sentimento, la gioia.
CYCAS: in Polinesia e Papuasia è associato alla sacralità e alla protezione, infatti le foglie delle Cycas hanno un significato simbolico:ci costruiscono grandi ventagli che vengono dati in dono ai membri più importanti delle tribù indigene. I capi tribù e gli stregoni le usano per scacciare via gli spiriti maligni.
DALIA: fiore della gratitudine e del buon gusto, usato solitamente per ringraziare profondamente qualcuno
DALIA ROSSA: simbolo di disonestà e tradimento
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