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Baekhyun camminava avanti e indietro nel loro ufficio all'interno della stazione di polizia. Erano passati due giorni da quando Chanyeol si era dichiarato e Baekhyun aveva capito i suoi sentimenti, ma nonostante questo il maggiore non aveva ancora avuto il coraggio di dare una risposta al ragazzo. Continuava a ripetere e ripetere infiniti discorsi che per un motivo o per l'altro non gli piacevano mai.

<<Chanyeol, sono lieto di informarti->> iniziò BAekhyun.

<<Cos'è un'assunzione lavorativa?>> protestò Jongin contrariato.

<<Chanyeol, ho pensato molto a quello che mi hai detto, e quindi credo che->> riprovò BAekhyun.

<<Troppo lungo>> urlò Sehun.

<<Cosa dovrei fare secondo voi?>> sbottò Baekhyun esasperato.

<<Digli semplicemente di sì>> disse Minseok <<È quello che sta aspettando, un Sì o un No, lascia perdere i giri di parole>>

<<Minseok ha ragione>> concordò Jongin <<Dire che ha già aspettato abbastanza, non farlo aspettare ancora perché hai deciso di presentarti con un monologo>>

Baekhyun guardò i suoi amici, tutti seduti alle loro scrivanie. Sehun aveva i piedi poggiati sul tavolino in legno, Jongin manteneva la sua testa grazie al sostegno della sua mano mentre con l'altra giocherellava con una delle penne facendola rigirare fra le dita. Minseok era comodamente steso sullo schienale della morbida sedia, a braccia incrociate che guardava l'amico dare di matto nemmeno fosse una ragazzina delle superiori.

<<E va bene>> sospirò Baekhyun <<Andrò e lo prenderò di petto>>

<<Bene, la porta è quella>> disse Sehun indicando l'uscita della stanza.

A quella stessa porta bussarono non appena il minore finì di dire quella frase. I ragazzi si guardarono confusi perché raramente qualcuno andava da loro, escludendo Junmyeon e Yixing. Minseok invitò chiunque fosse ad entrare, e quando quella persona fece il suo ingresso i tre seduti alle scrivanie dovettere trattenere le risate mentre Baekhyun sbiancò di colpo.

<<Scusate se vi ho disturbati ragazzi>> disse <<Jongdae aveva una lezione importante, quindi ha chiesto a me di portarti queste Minseok>> disse allungando le chiavi di casa che il ragazzo aveva dimenticato nell'appartamento. Aveva chiesto a Jongdae di portargliele dato che probabilmente quel giorno sarebbe probabilmente tornato a casa prima di lui.

<<Grazie Chanyeol>> lo ringraziò afferrando il mazzo, e il più alto annuì, prima di spostare lo sguardo su Baekhyun.

I due si guardarono in silenzio per qualche secondo, non si vedevano da quella sera, e il rivedersi in quella situazione, con la consapevolezza di essere innamorato dell'altro era strano per entrambi.

<<BAekhyun...io>> provò a parlare ma fu bloccato.

<<Ah, dovevo portare questi documenti a fotocopiare, ah che sbadato>> urlò BAekhyun, correndo fuori dall'ufficio, senza alcun documento fra le mani e sotto gli occhi esasperati dei suoi amici e sorpresi di Chanyeol.

<<Sarà già arrivato alle macchinette?>> ridacchiò Sehun.

<<Probabilmente si>> concordò Jongin.

<<Esci di qui, la prima a destra poi sempre dritto, corri Chanyeol>> lo incitò Minseok, e come fosse un ordine il ragazzo eseguì.

Seguendo le indicazioni cominciò a correre per la stazione della polizia fino a quando, proprio come aveva predetto Sehun, vide il maggiore in prossimità delle macchinette.

<<Byun Baekhyun fermati dove sei>> urlò, facendo sì che tutti gli agenti nei paraggi si voltassero verso di lui e diverse porte degli uffici si aprirono dove altri uscirono per vedere cosa stesse succedendo. Anche Baekhyun si voltò per guardarsi indietro, ma a differenza di quello che aveva detto il minore, cominciò a correre ancora più veloce, fino a quando entrambi non si ritrovarono nel campo di addestramento dove Baekhyun trovò le sue reclute. Queste si fermarono per salutarlo in modo militare, e il ragazzo si ritrovò costretto a fermarsi di colpo. Non volendo che i ragazzi lo vedessero correre come un pazzo per l'intero campo. Ricambiò il saluto delle reclute, ma in quello stesso momento fu letteralmente atterrato dal minore che gli si lanciò addosso prima che potesse riprendere a correre, ignorando la squadra di ragazzi che lo guardarono confusi.

<<Potete andare>> disse Baekhyun, sperando di liberarsi di quelli sguardi.

<<Ma, signor->> provò a dire uno dei ragazzi.

<<Levatevi dalle palle>> urlò ancora Baekhyun, autoritari, e i ragazzi cominciarono a muoversi lasciando il loro capitano disteso per terra, trattenuto dal minore seduto su di lui.

<<Perché sei scappato?>> chiese Chanyeol, cercando di riprendere fiato.

Baekhyun spostò lo sguardo sul ragazzo e rimase in silenzio per un po'. Il petto del minore si alzava e si abbassava ripetutamente, i capelli erano scompigliati, le guance erano arrossate per la corsa. Era bellissimo.

<<Sì>> disse, quasi senza accorgersene.

<<Sì?>> chiese confuso Chanyeol, inarcando un sopracciglio <<Sì cosa?>>

<<Sì Chanyeol, voglio stare con te>> disse, sollevandosi leggermente per sfiorare le labbra dell'altro, sfruttando l'effetto sorpresa che le sue parole avevano avuto sull'altro. Baekhyun però non riuscì ad allontanarsi dal ragazzo, perché quando questo sentì le labbra del maggiore sulle sue lo bloccò lì, portando una mano alla sua testa e tirandolo ancora di più verso di sé per approfondire quel contatto, facendo sì che l'altro si aggrappasse alla sua felpa. Presto però il bisogno di ossigeno si fece sentire, costringendo i due a separarsi.

<<Non scappare più>> sussurrò Chanyeol, con la fronte poggiata a quella del maggiore.

<<Non lo farò>> sorrise il maggiore <<Ti amo Chanyeol, non posso scappare da te>>

<<Ti amo anch'io Baekhyun, e finalmente posso urlarlo al mondo>>

<<Tutto bene quel che finisce bene>> canticchiò Jongin.

I due ragazzi subito si voltarono per trovare i tre ragazzi in piedi davanti a loro, che sembravano godersi la scena soddisfatti.

<<Da quanto siete qui?>> chiese Baekhyun, sollevandosi da terra insieme all'altro.

<<Più o meno da quando Chanyeol ti ha atterrato>> rise Sehun.

<<Ma come avete fatto? Non vi ho sentiti correre dietro di me>> chiese il minore.

<<Non esistono solo porte e corridoi>> sorrise Minseok, indicando la finestra del loro ufficio, aperta, che affacciava proprio sul campo di addestramento.

Chanyeol li guardò con occhi sgranati, non tanto perché fossero usciti da una finestra, quanto perché questa si trovava al primo piano, e non c'era nulla al di fuori a cui aggrapparsi per scivolare giù. Era un salto libero fino al terreno. Probabilmente lui si sarebbe rotto qualcosa con un salto simile, ma i ragazzi davanti a lui stavano benissimo.

<<Ma cosa siete voi?>> chiese inarcando un sopracciglio.

<<Spie addestrate dal governo>> sparò Baekhyun, e i suoi amici lo guardarono sorpresi.

Chanyeol rimase in silenzio per quale secondo, osservandoli attentamente.

<<Ah ha, molto divertente>> rise mettendo un braccio intorno alle spalle del suo ormai ragazzo.

<<Un sorriso per Jongdae>>

<<Un sorriso per Kyungsoo>>

Minseok e bJongin urlarono quella frase insieme mentre con i loro cellulari scattarono una foto da mandare ai loro ragazzi. I ragazzi ovviamente non riuscirono a mettersi in posa, perciò nella foto i due uscirono sorpresi, come dei cervi catturati dai fari di un'auto.

<<Dobbiamo festeggiare>> urlò Sehun entusiasta.

<<Si, direi che quei due ci devono una cena>> disse Jongin indicando i due ragazzi.

<Eh?>> urlò Chanyeol.

<<Ma perché?>> seguì Baekhyun.

<<Per tutto quello che ci avete fatto passare in questi giorni>> concordò Minseok, e i ragazzi capirono di non aver alcuna via di scampo.

<<Va bene, ma se osate ordinare tutto il locale vi lasciamo lì e ve la vedrete soli per il conto>> urlarono i due in coro.

<<Ma guardateli, già parlano in sincronia>> li prese in giro Sehun, facendo ridacchiare i suoi amici e avvampare i due ragazzi. 

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