Stop and fuck
Helen si avvicinò lentamente, ogni singolo passo era misurato al millimetro: ogni singolo movimento da quel preciso istante avrebbe potuto costarle la vita! Un ombra scura passò su i suoi occhi mentre nella sua mente continuava a ripetere quello che avrebbe dovuto fare come un mantra senza fine, ogni singolo movimento di ogni singolo muscolo. Le sue spalle si tesero leggermente, pronte a scattare da un momento all'altro e un sorriso beffardo le dipinse il volto..
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Doflamingo sgranò leggermente gli occhi da sotto le lenti colorate e le sue sopracciglia si inclinarono leggermente.
"Quei movimenti.. quello sguardo.. non era possibile giusto? Aveva sentito che chiunque avesse mai provato a lasciare la corporazione non era riuscito nel suo intento per ovvi motivi.. Chiunque ne facesse parte aveva spesso forti contatti con la malavita e i Nobili Mondiali ed una fuga di informazioni segrete potrebbe causare un collasso dell'intero sistema ed equilibrio mondiale! Eppure quell'aria omicida.. Non c'è altra spiegazione! Doveva essere così!"
Venne attraversato da una scarica di adrenalina che non fece altro che allargare ancora di più il suo sorriso. Si leccò le labbra inumidendole leggermente per l'impazienza mentre un brivido freddo gli attraversò la schiena partendogli dal collo.
Era paura? Era eccitazione? Non lo sapeva nemmeno lui ma di una cosa era decisamente certo: le cose stavano prendendo un piega decisamente interessante!
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Si mosse rapida, con un singolo movimento fluido che aveva ripetuto più volte molti anni prima. La lama scivolò rapida fuori dalla tasca della borsa, luccicando colpita dalla luce del sole, come a salutarlo prima di portare nelle ombre una vita.
Ma il colpo non raggiunse mai il suo bersaglio
Helen sgranò leggermente gli occhi notando il suo polso destro intrappolato nella gigantesca mano del suo obbiettivo. Contemporaneamente a ciò il click della sicura delle pistole riempì l'aria attorno a lei..
Era finita.. ma non per lei!
Il coltello saltò dalla mano destra a quella sinistra della ragazza, guidato da un preciso movimento delle sue mani mentre il suo corpo agiva automaticamente per tentare un secondo affondo all'addome scoperto di quell'abominio rosa. Il colpo venne fermato di nuovo ma, questa volta, era riuscito a ferirlo, per quanto superficialmente. La ferita era superficiale e non aveva raggiunto nessuno dei suoi organi interni ma a questo punto aveva entrambe le mani intrappolate!
Sollevò lo sguardo per osservare l'espressione dell'uomo e sbiancò quando notò che stava ancora sorridendo, anzi il suo sorriso si era allargato ancora di più! Quest'uomo era totalmente pazzo!
-Tutto quello che sai fare tesoro?-
A quel punto agì di istinto: usò la presa del suo avversario per mantenere l'equilibrio e alzò la gamba colpendolo precisa sui genitali.
Uno dei sottoposti dell'uomo urlò mentre il suo capo si limitò ad emettere un forte gemito, a mollare la presa sulle sue mani e a piegarsi su se stesso per il dolore. Approfittando della momentanea libertà Helen fece un salto all'indietro, pronta a scattare e fuggire via da un momento all'altro. Perché non lo fece subito? Magari perché aveva tre pistole puntate contro?
L'uomo viscido ed unto si avvicinò velocemente al fenicottero blaterando qualcosa sulle preziosissime palle del suo preziosissimo signorino e di come tutto ciò avesse infranto le sue ambizioni (e non solo quelle)
- COME HAI OSATO COLPIRE IN QUESTO MODO IL SIGNORINO!?!?!?!? MERITI LA MORTE PER QUELLO CHE HAI FATTO! MONET, VERGO!-
Non appena i loro nomi vennero pronunciati i due allinearono le pistole alla donna, pronti a fare fuoco alla prossima parola dell'uomo. Helen strinse forte il coltello: le cose non stavano andando esattamente come aveva pianificato! Aveva ancora una carta da giocare ma avrebbe preferito evitare.. Era troppo rischioso fare una cosa del genere con tutte quelle pistole puntate addosso, soprattutto perché quel vecchio Moccio stava appiccicato alla sua carta vincente!
Le labbra del vecchio si aprirono leggermente mentre Helen si preparava a scattare in avanti..
Uno.. Due..
-FERMI!-
I suoi sottoposti abbassarono leggermente i fucili, e il tempo riprese a scorrere normalmente.. Solo in quell'istante Helen si rese conto di aver perfino smesso di respirare: quell'uomo aveva veramente un aura terrificante! Era certa che una persona normale non avrebbe mai resistito ad un influenza così forte! Il tono di voce era stato fermo e duro, inaspettatamente potente e severo, rispetto a quello visto fino a quel momento.
-Abbassate le pistole-
-Ma Doff..-
-HO DETTO: ABBASSATE LE PISTOLE!-
Appoggiandosi all'uomo di fianco a lui Donquixotte Doflamingo si raddrizzò ancora dolorante per il colpo precedente. Il suo viso era diventato serio, troppo serio e una vena pulsava pericolosamente sulla sua fronte. Il suo sguardo passò su tutti i presenti, scrutandoli attentamente, con una particolare attenzione per Helen. Il silenzio parve durare delle ore ma alla fine l'uomo parlò indicando la donna davanti a lui.
-Lei viene con noi.-
Le reazioni di ognuno dei presenti furono diverse:
Trebol divenne rosso di rabbia e iniziò a biascicare qualcosa sul fare annegare le persone con un blocco di cemento ai piedi
Monet iniziò a guardare prima il suo signorino e poi la donna, poi il signorino..
Vergo si limitò ad inclinare un sopracciglio
Helen sbiancò
"Cazzo!"
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