New normal morning routine
Aveva una domanda
Solo una domanda
Ok, forse più di una ma quelli erano dettagli insignificanti!
1 Perché cazzo c'era un ragazzino a forma di palla appeso ad un fottutissimo lampadario?
2 Perché aveva accettato di lavorare per quell'uomo?
3 Perché quell'idiota del suo nuovo capo aveva addosso quella merda rosa e piumosa di prima mattina sopra un pigiama con i fenicotteri color lavanda?
Quasi come se avesse il pilota automatico la sua mano corse verso la fronte per tirarsi una manata che risuonò per tutta la stanza, facendo addirittura un leggero eco.
Davanti a lei si apriva una tavolata dalla tovaglia candida imbandita di ogni ben di dio(ma si può mai sapere chi mangia peperoni grigliati a colazione e salcicce? Forse avrebbe dovuto aggiungere questa domanda all'elenco).
Seduto a capotavola c'era lui! La causa di tutti i suoi mal di testa che erano iniziati nell'esatto istante in cui aveva firmato quel fottutissimo contratto.
Emise l'ennesimo sospiro della giornata e si preparò mentalmente(per l'ennesima volta nel raggio di 5 minuti e 32 secondi)
Non appena era entrata nella stanza seguita dal buffo e goffo uomo che l'aveva accompagnata tutti si erano bloccati e si erano girati verso di lei con aria tra il confuso e l'arrabbiato, molto confuso e molto ma molto arrabbiato!
Si limitò ad ignorarli afferrando la prima sedia libera e sedendosi accompagnata da un profondo sbadiglio mentre scrutava la tavola alla ricerca di qualcosa di commestibile.
Con la sua solita voce tremendamente fastidiosa ed irritante del fenicottero iniziò a parlarle.
- Oh, Helen, vedo che hai incontrato mio fratellino, Corason. Dormito bene? -
"Quindi avevo ragione sul fatto che fossero imparentati. Quindi il pessimo gusto in fatto di abbigliamento è di famiglia (anche se bisogna dire che i colori del minore sono discretamente decenti)"
- Direi di sì, il letto era comodo e la stanza sorprendentemente decente dal punto di vista cromatico e dell' arredamento. -
Il fenicottero ridacchiò allegramente prima di alzarsi da suo posto con un bicchiere di un liquido che somigliava fin troppo ad un alcolico.
- Allora immagino sia giunto il momento delle presentazioni! Questa è Helen, la nuova segretaria della Famiglia. Si occuperà di gestire il mio programma, farà da mediatore con le altre organizzazioni e controllerà che tutto sia in ordine.-
La donna dai capelli verdi scattò in piedi seguito dall'uomo moccioloso. Gli altri presenti sembravano abbastanza tranquilli e sembravano osservare la loro nuova aggiunta con un misto fra curiosità e dubbio mal celato.
-Signorino alcuni di questi compiti erano affidati a me! Non vorrà permettere ad un estraneo di avere a che fare con le questioni private della Famiglia! -
Alcuni dei presenti annuirono e un ombra oscurò il volto dell'uomo biondo e il suo sorriso si spense.
Nel frattempo, completamente e beatamente ignara (o più semplicemente impegnata a fare altro) Helen si stava gustando con gioia una tazza di caffè e latte alta una spanna. Dopotutto non le interessavano i conflitti interni della famiglia. Finché qualcuno non la avesse infastidita lei avrebbe continuato a fare tranquillamente il suo lavoro senza infastidire nessuno.
Il suo istruttore diceva sempre "Non iniziate mai una lotta per primi, ma se scopro che non vi siete difesi giuro che vi prendo a calci finché non diventate tutti quanti dei mirtilli giganti" in parole povere il riassunto sarebbe "non iniziare mai tu per primo un combattimento, finiscilo".
Peccato che quel toast fosse così lontano... Com'è già che si chiamava quel tipo? Ah, si!
- Corason, mi passeresti per favore quel toast? Quello con il prosciutto a destra, grazie -
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